CORRADINO MINEO
Ci sono evidenze, un sistema di finanziamento illecito del partito per 7 milioni di euro, persino il maggiordomo del castello Le Pen veniva pagato dal Parlamento Europeo. Tre giudici hanno emesso la condanna: 4 anni, di cui due condonati e due con il solo obbligo di indossare un braccialetto elettronico. Il collegio avrebbe potuto aspettare il giudizio di appello prima di ordinare la non eleggibilità di Marine Le Pen. Ha deciso di procedere per evitare che passasse troppo tempo tra reato constatato ed esecuzione della pena. Un errore? I giudici non hanno sempre ragione, può darsi.
Ma è ridicolo che chi per anni ci ha rotto le scatole con “la casta”, e la richiesta di far pagare caro e tutto ai politici sorpresi con le mani nella marmellata, ora insorga. Sechi, Libero: “Ghigliottinata la destra”, Belpietro, La Verità: “Il partito della guerra brinda. Fatta fuori anche Marine Le Pen”. Il Fatto Quotidiano e Travaglio divagano: “Eurodeliri. Preparate le famiglie e i giovani alla guerra”. Noto che chi ha chiesto la forca per i corrotti, si becca una pena contenuta. E che l’eventuale interferenza dei giudici francesi sul diritto di voto è poca cosa rispetto a una folla spinta da Trump ad assaltare il Parlamento per annullare elezioni che lui aveva perso.
A proposito di giustizia e politica. Contro Netanyahu, il Tribunale Penale Internazionale ha emesso ordine di cattura per “crimini di guerra e contro l’umanità”. È imputato in Israele per tre casi di corruzione e bombarda Beirut e Gaza -altri 300 bambini uccisi- perché solo la guerra gli assicura la poltrona, ha cacciato il capo dello Shin Bet per proteggersi dall’accusa di aver favorito i finanziamenti del Qatar ad Hamas, forse lucrandoci. Due suoi stretti collaboratori sono appena stati arrestati. Bene, costui sarà accolto come un eroe dal “pacifista”, con il sedere degli ucraini, Orban. Voto per allontanare, noi, dall’Unione l’Ungheria di Orban.
E in Italia? Nel 2024, l’anno scorso, 93mila 410 giovani tra i 18 e i 39 anni sono scappati all’estero. È questo il dato che, qualifica il governo Meloni come uno tra i più inefficienti e pericolosi della storia repubblicana. Più di quelli su povertà assoluta e cassa integrazione. Perché parte, dei sei milioni di poveri, sono immigrati condannati a restare irregolari. Uno schifo, ma il governo se ne vanta. Parte sono invece vittime di un disagio sociale: divorziati o anziani che han perduto la casa restando senza tetto. I giovani lasciano l’Italia perché valgono e li aspettano salari bassi, perché lo Stato non investe nella ricerca, pubblica e libera, nei saperi e nella trasformazione di un modello economico stantio, perché abbarbicato a imprese. commerci e partite iva, di riffa o di raffa, assistiti dallo Stato.
E la guerra e il riarmo? Prevengo chi ama ciurlare nel manico. Riarmo. Stamani a Omnibus ho detto l’Unione dovrebbe prima censire i 27 eserciti e le armi e solo dopo decidere se per una difesa comune servano missili anti missile, sistemi informatici per controllare lo spazio aereo e marittimo, droni. Al conduttore la mia è parsa una “supercazzola”. Credo che sia più facile contrapporre l’affare delle armi al disarmo totale. Pace. Ho citato ieri lo slogan del mio amico e collega Michele Santoro: “Pace, Terra, Dignità”. Dunque Pace per Gaza “martoriata” -Francesco dixit- e per l’Ucraina invasa. Terra, a chi là vive da centinaia di anni. Dignità, per i popoli aggrediti che difendono lingua e cultura. Ma non Pace per arrendersi al più forte. Né la Terra sia dell’ultimo che la conquista. Né la Dignità per il lupo che dice all’agnello: “mi ha offeso tuo padre, che ha bevuto la mia acqua”.
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