Palermo 1 marzo 2025 – Lunedì 3 marzo la Cgil ricorda Epifanio Li Puma nel 77° anniversario della sua uccisione. Il programma delle iniziative prevede alle ore 9 la deposizione di una corona davanti alla lapide a Borgo Verdi, a Petralia Soprana. Alle ore 9.30 la deposizione di una corona a Raffo, a Petralia Soprana, davanti al ceppo a lui intestato, dove interverrà Lillo Spitale, responsabile Camera del Lavoro zonale Alte Madonie. Alle ore 10 la deposizione di una corona al monumento a Petralia Sottana.
Quindi alle 10,30, l’iniziativa al Cine Teatro Grifeo (Petralia Sottana) dal titolo “Per non dimenticare la nostra memoria storica per le nuove generazioni”. Dino Paternostro, responsabile del dipartimento Archivio e memoria storica della Cgil Palermo, presenterà il documentario “Una strage ignorata. Sindacalisti agricoli uccisi dalla mafia in Sicilia”. Quindi seguirà l’intervento di Arturo Neglia, testimone delle lotte contadine sulle Madonie.
Prenderanno poi la parola: Pietro Polito, sindaco di Petralia Sottana, Pietro Macaluso, sindaco di Petralia Soprana, Maria Grazia Di Gangi, dirigente dell’Istituto comprensivo Castellana Sicula- Polizzi Generosa – Alimena, Vito Pecoraro, dirigente IISS Pietro Domina di Petralia Sottana, Enza Pisa, segretaria generale Flai Cgil Palermo e Laura Di Martino, segretaria Cgil Palermo.
“Ricordare Epifanio Li Puma - dichiarano Laura Di Martino, Dino Paternostro e Lillo Spitale - significa tenere viva la memoria e soprattutto trasmetterla alle giovani generazioni. La storia non si cancella, si ricorda, si pratica, rafforzando e non demolendo i diritti conquistati con il sangue di donne e uomini. Li Puma non volle piegarsi alla prepotenza e alle minacce di un potere e di un sistema politico-mafioso e per questo è stato ucciso. Le rivendicazioni e le mobilitazioni di allora si intrecciano con le lotte necessarie ancora oggi contro la precarietà, il caporalato e le infiltrazioni mafiose”.
Rivendicazioni che sono quelle alla base dei referendum della Cgil della prossima primavera per un lavoro stabile, tutelato, sicuro e per la cittadinanza. “La storia dimostra - aggiungono Di Martino, Paternostro e Spitale - che i diritti non sono conquistati una volta e per tutte. È necessario difenderli per conquistarne di altri. Oggi per difendere e conquistare nuovi diritti abbiamo la grande opportunità di lottare per fare in modo che in Italia si affermino i cinque ‘sì’ ai referendum promossi dalla Cgil. E siamo sicuri che in questo modo interpretiamo nella maniera più corretta il messaggio ideale portato avanti per tutta la vita da Epifanio Li Puma e dagli altri dirigenti sindacali uccisi dalla mafia”.
Per la segretaria della Flai Cgil Palermo Enza Pisa, “mai come oggi risultano attuali i valori e gli obiettivi alla base delle lotte contadine, condotte da compagne e compagni valorosi come Epifanio Li Puma, che proprio per queste lotte è stato ucciso dalla mafia”.
“Se è vero – aggiunge Enza Pisa - che i diritti non si conquistano una volta per tutte, sono ancora tanti e troppi i diritti da conquistare e da difendere. Gli operai e le operaie del settore agricolo vivono ancora una grande sofferenza economica. Quello dell'agricoltura è un settore tutt'ora fragile, dove persiste lavoro nero e grigio, lavoro sfruttato e precario, con una scarsa applicazione dei contratti collettivi. Per questo vi è un legame forte con i referendum proposti della Cgil che proprio su questi temi chiama tutti e tutte alla partecipazione al voto perchè cambiare si deve e si può”.
Nessun commento:
Posta un commento