Atto di Sindacato Ispettivo n. 4-01872, pubblicato il 4 marzo 2025, nella seduta n. 280, dei senatori del M5S DAMANTE, SCARPINATO, LOPREIATO, MAZZELLA, LICHERI Sabrina, LOREFICE, NAVE
Al Ministro della salute.
- Premesso che:
si apprende da notizie stampa di una preoccupante carenza di medici specialisti, quali pediatri, cardiologi, radiologi e ginecologi, presso l’Ospedale di Corleone (Palermo), che sta comportando, oltre alla costante riduzione delle prestazioni sanitarie, l’ormai inoperatività del punto nascita. Detta situazione rende necessario il trasferimento di neonati e partorienti verso strutture più lontane, come l'Ospedale Ingrassia a Palermo, situato a oltre 80 chilometri di distanza, percorrendo strade che versano in pessime condizioni;
le carenze in termini di personale, che gravano sulla struttura, rappresentano un’emergenza a causa della quale l'ospedale di Corleone affronta una minaccia continua di ridimensionamento, inclusa la potenziale chiusura del punto nascita, prospettiva che ha catalizzato una crescente mobilitazione a difesa della struttura stessa, vedendo un'ampia partecipazione dei sindaci del comprensorio, rappresentanti dell’Azienda sanitaria provinciale, sindacati e comitati civici, uniti nell’esprimere preoccupazione e nel richiedere azioni decisive per mantenere operativo il presidio ospedaliero;
- considerato che:
l’Accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010 reca «Linee di indirizzo per la promozione e il miglioramento della qualità, della sicurezza e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio cesareo». Si tratta di 10 linee guida complementari e sinergiche che, nella logica del documento, avrebbero dovuto essere implementate congiuntamente a livello nazionale, regionale e locale: misure quali l'analisi del contesto assistenziale a livello regionale e locale, l'elaborazione, diffusione ed implementazione di raccomandazioni e strumenti per la sicurezza del percorso nascita, le procedure di controllo del dolore nel corso del travaglio e del parto, la formazione degli operatori, il monitoraggio e verifica delle attività e l'istituzione di un Comitato interistituzionale per il percorso nascita, con la funzione di coordinamento permanente;
in particolare, la prima di tali linee guida, recante misure di politica sanitaria e di accreditamento, ha previsto la razionalizzazione e la riduzione progressiva dei punti nascita, arrivando alla determinazione dello standard di 500 parti annui, identificato come volume minimo di parti idoneo a giustificare il mantenimento in attività dei punti nascita;
con decreto del Ministro della salute 2 aprile 2015, n. 70, sono stati definiti gli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera, per garantire livelli di assistenza adeguati alle migliori tecniche;
il successivo decreto ministeriale 11 novembre 2015 ha introdotto la possibilità di derogare ai predetti standard consentendo di mantenere in attività punti nascita con volumi di attività inferiori ai 500 parti/annui e in condizioni orogeografiche difficili;
- in virtù della citata normativa, al punto nascita di Corleone è stata riconosciuta una deroga ministeriale come punto nascita in zona disagiata e pertanto il suo funzionamento va concretamente garantito attraverso risorse finanziarie adeguate, necessarie a garantire tutte le professionalità necessarie,
- si chiede di sapere:
• se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti descritti e se non ritenga opportuno adottare iniziative di competenza volte a garantire che nelle zone disagiate del territorio nazionale, com’è il caso di Corleone e dei comuni del comprensorio, siano presenti tutti i presidi sanitari, nel rispetto del diritto alla salute tutelato dall’articolo 32 della Costituzione;
• quali iniziative intenda assumere per assicurare le risorse umane necessarie al corretto e appropriato funzionamento dei punti nascita, che hanno ottenuto una deroga ministeriale come punto nascita in zona disagiata.
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