venerdì, febbraio 28, 2025

Al via la 50/a edizione del Premio Marineo: un omaggio alla poesia e ai poeti emergenti


Al via la cinquantesima edizione del Premio Marineo, dedicato alla poesia e ai poeti emergenti, con scadenza per le opere fissata al 3 giugno 2025.

di Lucrezia Russo

Al via la cinquantesima edizione del Premio Marineo, una manifestazione di grande rilievo dedicata alla poesia e ai poeti emergenti, organizzata dal Circolo Culturale Cattolico di Marineo, nella provincia di Palermo. Gli autori possono inviare le loro opere, redatte tra il 1° gennaio 2024 e il 31 maggio 2025, fino a martedì 3 giugno 2025, presso la segreteria del premio, situata in via Agrigento 37, Marineo. La cerimonia di premiazione avrà luogo domenica 7 settembre 2025, un evento atteso con entusiasmo da tutti gli amanti della poesia.

Le sezioni del premio

In vacanza a Gaza Beach


di Giuseppe Savagnone 

La svolta di Trump

Ha fatto il giro del mondo il video creato e postato da Donald Trump, ambientato a Gaza, in cui lui e il premier israeliano Netanyahu, in costume da bagno, stanno comodamente sdraiati al bordo di una lussuosa piscina, sullo sfondo di modernissimi grattacieli e di una enorme statua d’oro raffigurante il presidente USA. Una provocazione kitch che riassume gli ultimi clamorosi sviluppi della tragedia della Striscia.

Lo scorso 4 febbraio, pochi giorni dopo il suo insediamento alla Casa Bianca, il nuovo presidente degli Stati Uniti, in una conferenza stampa congiunta con il primo ministro dello Stato ebraico, ha annunciato a un mondo incredulo la sua intenzione di occupare direttamente Gaza, per far sorgere sulle macerie della guerra un resort turistico di lusso. «Penso che lo trasformeremo in un posto internazionale, bellissimo». «Sarà la rivière del Medio Oriente».

Assistenza sanitaria, la Sicilia bocciata: peggio solo la Calabria e la Val d’Aosta


Male la prevenzione e le cure territoriali, va meglio invece l’area ospedaliera L’assessore: «Occorre potenziare la capacità di raggiungere gli obiettivi»

Andrea D’Orazio

Bene per l’area ospedaliera, male per la prevenzione e per le cure territoriali, in un quadro che, se si considera la media delle tre voci, piazza l’Isola al terzultimo posto del ranking nazionale, superata in basso solo da Calabria e Valle d’Aosta, mentre i virtuosismi di Piemonte, Lombardia e Veneto confermano, se ce ne fosse ancora bisogno, il gap tra Nord e Sud del Paese per offerta di salute. Sono le nuove pagelle della Sicilia in materia di Lea, i Livelli essenziali di assistenza sanitaria, stilate come ogni anno dal ministero delle Salute attraverso il Comitato permanente di verifica, utilizzando il nuovo «Sistema di Garanzia»: uno strumento di valutazione elaborato da appositi tavoli tecnici con rappresentanti istituzionali ed esperti, formato da 88 indicatori e da un sottoinsieme di 22 parametri – cosiddetti «Core» – suddivisi in tre macro-aree e in grado di cogliere sinteticamente l’erogazione di cure e prestazioni mediche nei territori.

Ritratti: fotografi del nostro tempo. Maurizio Piscopo incontra Franco Lannino

Franco Lannino

di MAURIZIO PISCOPO

Inizio scrivendo che questa non è una intervista come le altre. Conosco Franco Lannino da moltissimi anni. Nello studio conservo due sue foto, una scattata nel 2000 al Palazzo di città, mentre Rita Consiglio Canta Palermo d’inverno con il Coro Luigi Braille, l’altra scattata il 23 novembre 2005 per il quotidiano La Repubblica, dal titolo “Il mandolino del barbiere” (un pezzo scritto da Tano Gullo, poetico ed espressivo, da incorniciare), presso la barberia di Antonino Orlando a Piazza Sant’Oliva insieme agli amici del Gruppo Popolare Favarese Giuseppe Calabrese, Mimmo Pontillo e Antonio Lentini.

Franco Lannino non è solo un fotografo, è un poeta, un artista raffinato, di una sensibilità particolare. Infatti, sa cogliere le luci e le ombre della città “infelicissima”, se ci riferiamo alla mattanza di Palermo. Franco racconta: “C’erano giorni in cui a Palermo non si poteva respirare con i morti uccisi al volante, fermi al rosso di un semaforo, per strada, o ancora inseguiti mentre sono in fuga, raggiunti e assassinati sul marciapiedi, accanto ad una cabina telefonica “.

LA LEZIONE ELETTORALE TEDESCA: C’È MOLTO DA RIPENSARE E RIPROGETTARE!

di Giuseppe Lumia

Il risultato elettorale in Germania ha scatenato inevitabil-mente una ridda di analisi e reazioni: le estreme destre cantano vittoria, i centristi gongolano per il successo, le sinistre si consolano. Non c’è solo il conflitto “a somma zero”, come ci indicano i politologi, ma siamo pervasi anche da analisi parziali e riduttive e quindi altrettanto “a somma zero”. 

Quanto è successo in terra tedesca rappresenta invece una lezione severa un po’ per tutti i Paesi europei e occidentali e quindi anche per il nostro Paese, a patto che si metta da parte una lettura rassicurante che fa perno su due aspetti comunque molto positivi: 

giovedì, febbraio 27, 2025

La menzogna dell’Europa disarmata


Antonio Minaldi

Il ciclone Trump tra le sue tante sparate non ha mancato di bacchettare gli alleati (o meglio i servi) della vecchia Europa spingendoli alla necessità di spendere di più in armamenti e indicando l’obiettivo di dedicare alla difesa il 5% del PIL. 

Immediata la risposta della Ursula von der Leyen che da ubbidiente soldatina ha avanzato la proposta di scorporare le spese militari dalle strettoie del patto di stabilità, rendendo in questo modo evidente (se ancora ce ne fosse bisogno) l’imbroglio del debito pubblico che a quanto pare porta gli Stati al fallimento e alla catastrofe se si spende per costruire scuole o ospedali, ma che diventa del tutto innocuo se i soldi servono per produrre o comprare armi. Evidentemente tutto dipende sotto quale colonna si scrivono i numeri del debito.

Assemblea del Forum sanità pubblica Palermo e provincia. Tutte le denunce in un “libro bianco”. “Continuiamo la nostra mobilitazione. Il servizio sanitario a un punto di non ritorno”

Un momento della riunione del Forum Sanità 

Palermo 26 febbraio 2025 – Ospedali non attrezzati per assistere le persone  con disabilita' e non adeguati per i non vedenti, visite mediche impossibili per chi sta in carcere, scomparsa dei presidi per persone con problemi di salute mentale,  come la neuropsichiatria infantile, continua fuga  dei medici verso il privato e trend in crescita del personale sanitario importato dall’estero.  
 


Con le denunce raccolte a microfono aperto alla partecipatissima assemblea che si è svolta ieri pomeriggio al Cre.Zi. Plus, il Forum sanità pubblica Palermo e provincia si appresta a scrivere un Libro Bianco sullo stato di salute della sanità palermitana, dove confluiranno storie vissute e denunce sul diritto alla salute negato e sulla malasanità. Tra le altre iniziative annunciate, un’azione di protesta il prossimo 7 aprile per la giornata mondiale della salute. 
Dalla segnalazione del garante dei detenuti Pino Apprendi, sul fatto che nelle carceri non si riesce a realizzare la visita prenotata perché se manca la macchina o la scorta la visita si deve prenotare nuovamente, alla situazione dell’ospedale di Corleone senza pediatri e con le pazienti dirottate a Partinico e all’ospedale Ingrassia, malgrado le strade interrotte, 

Piana degli Albanesi, le osservazioni della Cgil al sindaco per dare maggiore spazio ed evidenza nel museo della città alla strage di Portella della Ginestra e a Nicola Barbato

Un momento dell’incontro di ieri al municipio 

Palermo 27 febbraio 2025 – La Cgil ha inviato oggi le sue osservazioni e integrazioni al comune di Piana degli Albanesi per ridefinire lo spazio espositivo dedicato alla strage di Portella della Ginestra nel museo cittadino.
 

Dopo l’incontro chiarificatore di ieri con il sindaco Rosario Petta, la Cgil Palermo offre il contributo del sindacato per arricchire il nuovo allestimento museale e restituire il giusto spazio all’eccidio del 1 maggio del 1947 e alla figura di Nicola Barbato, al quale il museo è dedicato, entrambi sacrificati, in particolare Barbato, così come osservato tra l’altro dall’Associazione dei familiari delle vittime di Portella. 

Lorefice, un anatema contro il crack: «I giovani contro la nuova Cosa nostra»


In duemila alla 42ª storica marcia da Bagheria a Casteldaccia. I primi organizzatori: sono i ragazzi a dover conservare la memoria. Cracolici: «Non è finita, la lotta va rilanciata»

Pino Grasso

Erano oltre duemila i partecipanti alla marcia antimafia, organizzata dal Centro studi Pio La Torre, che ieri mattina hanno preso parte alla 42ª edizione della manifestazione contro mafia, droga e corruzione. Mobilitate scuole, istituzioni e chiesa all’indomani delle ultime retate che, tra Palermo e Catania, hanno portato in carcere oltre 200 boss mafiosi ma anche politici. Il lungo corteo si è snodato da piazza Vittime della mafia a Bagheria, ha attraversato la strada dei Valloni che veniva utilizzata dai killer di Cosa nostra come via di fuga dopo gli efferati delitti compiuti nel triangolo della morte e che si è conclusa a Casteldaccia. In prima fila il presidente emerito del Centro studi Pio La Torre Vito Lo Monaco, don Cosimo Scordato e don Francesco Stabile, tra i promotori della prima edizione del 1983:

mercoledì, febbraio 26, 2025

La marcia antimafia Bagheria-Casteldaccia: “Oggi, come in quel 26 febbraio del 1983, abbiamo marciato per ridare dignità alla nostra Terra“

L’intervento di Sofia Schillaci


Pubblichiamo l’intervento di Sofia Schillaci, studentessa del liceo Scaduto di Bagheria alla marcia antimafia Bagheria-Casteldaccia di stamattina 

Sofia Schillaci*

Abbiamo percorso una strada che negli anni è stata calpestata, oltraggiata, offesa da quanti fuggivano la giustizia, da quanti ripudiavano ogni forma di correttezza morale. Noi Scuola, Voi rappresentanti delle Istituzioni, della Chiesa, delle Associazioni operanti nel territorio, Voi Magistrati, Forze dell’Ordine, insieme, oggi, come in quel 26 febbraio del 1983, abbiamo marciato per ridare dignità alla nostra Terra, ai nostri morti onesti trucidati barbaramente da uomini del disonore; l’auspicio è che questa sia una marcia compatta, quotidiana e non solo commemorativa. (GUARDA IL VIDEO)

martedì, febbraio 25, 2025

Corleone, i festeggiamenti in onore di S. Leoluca: dolci, balli, la vita del santo in un quadro e… pasta, finocchi e sarde


A Corleone sono iniziati da qualche giorno i festeggiamenti in onore del patrono San Leoluca.

Alla novena, che viene celebrata ogni sera nell’omonima chiesa, si intersecano alcuni eventi mirati a diffondere e promuovere la conoscenza della figura di questo santo concittadino. I direttivi delle rispettive confraternite, hanno organizzato “Ragazzi in festa con San Leoluca”, coinvolgendo bambini e ragazzi della comunità ecclesiale di Corleone per far conoscere ai più piccoli San Leoluca attraverso piccole rappresentazioni e proiezioni.

lunedì, febbraio 24, 2025

Il 27, ore 10.30 presidio di Cgil Palermo e Rete palermitana per la difesa della Costituzione di fronte al palazzo di Giustizia. Alle ore 12 sostegno alla protesta dei magistrati in piazza della Memoria contro la separazione delle carriere

Palermo 24 febbraio 2025 - La Cgil Palermo e la rete per la Costituzione sostengono lo sciopero indetto il 27 febbraio dall’Associazione nazionale dei magistrati. 

 Per tale motivo hanno indetto per giovedì alle 10.30 un presidio simbolico di fronte al Palazzo di Giustizia, aperto alla partecipazione della società civile, per dare lettura di quegli articoli della Costituzione che “rappresentano i pilastri fondamentali del nostro vivere civile e per spiegare, a tutti coloro che vorranno ascoltarci, perché ci siamo mobilitati in difesa della costituzione e dei diritti di tutti".

Cgil, preoccupazione per il museo di Piana: “Il nuovo allestimento sottovaluta e snatura il senso della strage di Portella della Ginestra”. Chiesto un incontro col sindaco

L’ingresso del museo di Piana degli Albanesi 

Palermo 24 febbraio 2025 – La Cgil Palermo interviene sulla nuova esposizione museale   realizzata all'interno del museo civico dal comune di Piana degli Albanesi e chiede un incontro chiarificatore con l’amministrazione comunale.

“Anche noi, come la associazione dei familiari e dei sopravvissuti della stragedel 1° maggio 1947, dopo avere effettuato una visita al Museo riteniamo che questa nuova configurazione sottovaluti, fino a snaturarne il senso, la tragica vicenda della strage di Portella della Ginestra e il ruolo storico-politico svolto da Nicola Barbato, ‘apostolo del socialismo’, dirigente del movimento dei Fasci dei lavoratori siciliani”, scrivono in una lettera al sindaco di Piana,  Rosario Petta,  Mario Ridulfo, segretario generale Cgil Palermo, Dino Paternostro, responsabile Archivio e memoria storica Cgil Palermo e  Maria Modica, responsabile Cgil Camera del Lavoro di Piana degli Albanesi.

ADDIO A IANO MONACO, PROTAGONISTA DELL’ARCHITETTURA E DELLO SPORT

Iano Monaco

di
 Pietro Scaglione

La progettazione del nuovo Palazzo di Giustizia, l’ideazione di Piazza della Memoria (dedicata ai magistrati siciliani uccisi) e lo sbarco della Coppa Davis a Palermo furono alcuni tra i motivi d’orgoglio per il compianto Iano Monaco, Presidente provinciale dell’Ordine degli Architetti, scomparso all’età di 77 anni. 

Figlio del professore Giusto Monaco (filologo classico, latinista e grecista di fama, negli anni Novanta presidente dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico), Iano Monaco si laureò nell’Università di Firenze nel 1970, divenne architetto nel 1971, insegnò nell’Ateneo di Palermo fino al 1986, restaurò beni culturali, progettò scuole, ospedali, residenze, spazi pubblici e tante altre opere.

domenica, febbraio 23, 2025

SCRIVERE DI MAFIA: L’ORA E GLI ANNI DI NISTICO’


Riflessioni sulla brillante indagine storica di Ciro Dovizio, premiata al concorso “Saperi della legalità, Giovanni Falcone”


di ANTONIO ORTOLEVA 

L’Antimafia in Italia nacque sessantaquattro anni fa con un’inchiesta giornalistica in ventuno puntate, la prima della storia, e una bomba che distrusse la tipografia. Era il 1958 a Palermo e un piccolo quotidiano del pomeriggio, con una redazione di giornalisti in gran parte intellettuali di estrazione social-comunista, si misurava con l’organizzazione criminale, che sarebbe divenuta la più potente del mondo, nonché con i suoi padrini politici, la Dc fanfaniana del tempo. 

La storia del giornale L’Ora - “u’ L’Ora”, così pronunciato, anzi gridato dagli strilloni agli incroci – coincide con la schiusa dell’uovo di serpente della Cosa nostra moderna che si trasferisce dai feudi agricoli in città assieme alla fase del cemento selvaggio che sfregiò per sempre il volto urbano della Sicilia.

La poesia di Maria E. Fuxa contro la disumanizzazione dell'essere umano, per la conquista della salute mentale. Incontro con l'autrice Maria Teresa Lentini


22 febbraio 2025 - Sabato in camera del lavoro si è tenuta la presentazione dei libri di Maria Teresa Lentini “La voce della crisalide” e “Lasciate ogni speranza” sulla straordinaria storia della poetessa Maria Fuxa che visse metà della sua vita in manicomio. 
Due libri ricchi di storie, aneddoti,  che toccano temi importanti: poesia, amore, antifascismo, guerra, malattia mentale, discriminazione.

Ha coordinato l’incontro Dino Paternostro (Cgil Palermo), hanno dialogato con l’autrice Caterina Pollichino (segretaria Cgil Corleone), Antonella Sanzio (Presidente assoc. amicizia Italia-Cuba) e Giovanni Giaccone (medico e membro dell'Associazione ODV). Ha letto brani del libro Irene Pslernostro. Abbiamo parlato della poesia di Maria Fuxa,  dell'antifascismo di  Pietro Mormino (unico e grande amore di Maria Fuxa  in seguito cognato in quanto sposò la sorella gemella Nicoletta) fucilato nel campo di concentramento di Fossoli,  della legge Basaglia che ridefinisce la concezione della malattia mentale mettendo  la persona al centro della cura, della crudeltà e della follia della guerra, tema tristemente attuale, di quello che provoca nella mente e nell’anima delle persone.

Al Pacino, da Sonny Boy a stella del cinema, col nonno imbianchino originario di Corleone

Al Pacino

di AL PACINO

"Quando mia madre, dopo una delusione amorosa, cadde in depressione lasciai la scuola di teatro, la famosa Performing Arts di New York, a diciassette anni cominciai a fare mille lavoretti: pony express, le commissioni per l’American Jewish Committe, le pulizie all’Herbert Berghof Studio nelle aule dove si insegnava danza, traslocatore, cameriere, ma venni licenziato perché sorpreso a mangiare gli avanzi dai tavoli, per dire la fame che avevo. 

Intanto facevo provini teatrali, arrivavo col testo ma poi finivo a recitare Shakespeare (Amleto o Macbeth), mi lanciavano uno sguardo da cui capivo che avevo già perso ogni chance. Martin Sheen (Marty), compagno di corso venne a stare da me, così potemmo dividere l’affitto. Insieme lavoravamo al Living Theater nel Greenwich Village, dove pulivamo i gabinetti e stendevamo i tappeti per le rappresentazioni. Dopo aver visto uno degli spettacoli di Judith Malina e Julian Beck, come minimo tornavi a casa, ti chiudevi in camera tua e te ne stavi per due giorni a piangere e guardare il soffitto. L’impatto era quello.

Il ricordo di Maria Letizia Colajanni di “Biblioteca delle donne” e “Centro di consulenza legale” Udi Palermo

Maria Letizia Colajanni


Maria Letizia Colajanni non è più con noi. Da giugno stava male e temevamo questo momento. Un altro pezzo di storia di questa città va via lasciando un segno indelebile.
 

Letizia aveva un cognome importante, impegnativo, di cui andava fiera. Una famiglia storica di democratici, comunisti, antifascisti impegnati fin da inizio ‘900 per la libertà, la giustizia sociale e il riscatto della Sicilia. Ricordava quando bambina aiutava la madre che con Anna Nicolosi Grasso e Lina Caffaratto Colajanni, le formidabili donne dell’UDI di Palermo, confezionava i pacchi per le famiglie povere con i prodotti forniti da un'organizzazione delle Nazioni unite istituita per aiutare le popolazioni colpite dalla guerra.

E’ morta la nostra Maria Letizia Colajanni vice Presidente dell’ANPI di Palermo e della Presidenza Onoraria Nazionale dell’ANPI

Maria Letizia Colajanni

OTTAVIO TERRANOVA*

E’ morta la nostra Maria Letizia Colajanni vice Presidente dell’ANPI di Palermo e della Presidenza Onoraria Nazionale dell’ANPI. La sua morte per tutta l’ANPI Siciliana e per la sinistra è una grande perdita.

Diversi anni fa, in rappresentanza del Partito Comunista,era stata eletta Consigliera Provinciale Palermo. Maria Letizia, per tantissimi anni ha insegnato in tante scuole della Sicilia e come Preside, ha chiesto e ottenuto che la sua scuola, portasse il nome di Pio La Torre che era stato appena assassinato dalla mafia.

* presidente Anpi Palermo

È morta Maria Letizia Colajanni, presidente onoraria dell'Anpi

Maria Letizia Colajanni

È morta Maria Letizia Colajanni. Nata ad Agrigento l’8 settembre 1936, è stata membro del Coordinamento Nazionale delle Donne dell’Anpi e del Consiglio Nazionale. Per la sua lunga dedizione alla memoria e ai valori della Resistenza è stata nominata presidente onoraria Nazionale dell’Anpi. Continuo il suo impegno per la difesa della democrazia e della giustizia sociale.

Dopo aver conseguito la laurea in Lingue e Letteratura Inglese presso l’Istituto Orientale di Napoli, ha intrapreso la carriera nell’insegnamento prima di assumere il ruolo di preside negli istituti secondari superiori statali.

sabato, febbraio 22, 2025

La pace di Trump e il destino dell’Europa


di Giuseppe Savagnone

La fine dell’Occidente

Neppure nei loro incubi peggiori Zelensky e i leader europei avrebbero potuto immaginare il radicale capovolgimento della posizione degli Stati Uniti da indefettibili alleati del governo di Kiev a suoi accusatori, con toni del tutto simili a quelli usati da Putin.

È passato poco più di un mese dall’insediamento di Trump, il 20 gennaio scorso, ma è stato sufficiente per far crollare tutte le illusioni di una transizione graduale  dalla precedente linea alla nuova.

Il presidente americano, con una violenza di linguaggio inusuale nei rapporti diplomatici, ha definito Zelensky un «comico mediocre» e un «dittatore», attribuendogli la responsabilità di aver iniziato la guerra e di aver sperperato i miliardi di aiuti inviati dall’America.

Unicredit: il mutuo ai Riina del Banco di Sicilia e il ricorso (respinto) in Cassazione


Gaetano Riina
di  
Mario Gerevini

Il finanziamento del 2005 alla nipote e al fratello di Totò Riina. L’appartamento a Mazara del Vallo. La sentenza: quel mutuo non doveva essere erogato. Fonti Unicredit: nostra prassi tutelare i crediti fino in fondo

Unicredit è andata fino in Cassazione (sentenza pubblicata il 27 gennaio scorso) per veder riconoscere correttezza e buona fede di un mutuo fondiario da 120 mila euro erogato nel 2005 dal Banco di Sicilia a una donna, con garanzia ipotecaria e fideiussione del padre e della madre. La donna era Maria Concetta Rita Riina, il padre Gaetano Riina, ovvero nipote e fratello di Totò Riina, il più sanguinario mafioso della storia. Il Banco di Sicilia (Bds) nel 2005 era del gruppo Capitalia-Banca di Roma che si è fuso con Unicredit nel 2007. La Cassazione ha dato torto a Unicredit e respinto la richiesta della banca di essere ammessa con il suo credito alla ripartizione dell’attivo patrimoniale dopo che lo Stato aveva confiscato a Gaetano Riina l’immobile di Mazara del Vallo insieme a una serie di altri beni. 

Il difetto di buona fede

Piana, «sanatoria» sul museo, Portella rimane ma è scontro


Esclusa la soppressione della sezione dedicata alla strage del 1° maggio 1947: le prime polemiche per il cambio del nome

Leandro Salvia

Piana degli Albanesi - È di nuovo scontro sull’allestimento museale della cultura arbëreshe. Il Consiglio comunale ha approvato, con i soli voti della maggioranza, l’adeguamento dello statuto e il regolamento di funzionamento del museo civico Nicola Barbato. Il provvedimento, che arriva sei mesi dopo l’inaugurazione, ha gli effetti di una sanatoria. Soprattutto sul nome che, come fa notare l’associazione Portella delle Ginestra, era già stato cambiato senza il parere preventivo dell’assise comunale. Da museo civico Barbato a Musarb, museo della cultura arbëreshe Nicola Barbato.

venerdì, febbraio 21, 2025

Piana degli Albanesi. La denuncia della Associazione dei familiari delle vittime: “Archiviata la storia di Portella della Ginestra”


IL COMUNICATO DELL’ASSOCIAZIONE: L’Amministrazione comunale di Piana degli Albanesi ha deciso di archiviare la storia d’eccidio di Portella della Ginestra, la prima strage politico mafiosa della Repubblica Italiana.

Con il pretesto che occorreva «rispettare gli standard imposti dalla moderna museologia» ha soppresso la sezione dedicata alla strage di Portella della Ginestra, cancellando perfino la mostra documentaria “Portella della Ginestra 1947-1997: tra storia e memoria”, allestita dalla Biblioteca comunale di Palermo in occasione del cinquantesimo anniversario.

L’interrogazione Pd sulla riduzione degli spazi destinati alla memoria della strage di Portella della ginestra a Piana degli Albanesi

Il pianoro di Portella della Ginestra

INTERROGAZIONE 
(risposta orale ed urgente) per Chiarimenti ed intendimenti della Regione siciliana sulla vicenda della riduzione degli spazi destinati al ricordo della strage di Portella della Ginestra all’interno del Museo della cultura Arbëreshë

al Presidente della Regione SicilianaallAssessore dei beni culturali e dellidentità siciliana

 

premesso che

da segnalazioni si è appreso che gli spazi destinati alla mostra documentaria e ai filmati relativi alla strage di Portella della Ginestra e a Nicola Barbato in seguito a lavori di ristrutturazione del Museo della Cultura Arbëreshë Nicola Barbato, Musarb a Piana degli Albanese sono stati ridotti notevolmente facendo sollevare l’indignazione della Associazione “Portella della Ginestra” che ha evidenziato oltre la riduzione degli spazi destinati alla strage anche delle imprecisioni storiche nei testi contenuti nei due pannelli  e nel catalogo del museo;

Associazione Nazionale Magistrati, sezione distrettuale di Palermo: sciopero dei magistrati a difesa della Costituzione


Il sistema di valori e diritti disegnato dalla Costituzione prevede un Giudice e un Pubblico Ministero, soggetti solo alla legge, imparziali, indipendenti e appartenenti allo stesso ordine giudiziario. 

Solo così possono assicurare l’attuazione del principio di uguaglianza di tutti i cittadini dinanzi alla legge.Il pubblico Ministero inserito nella giurisdizione è il primo giudice che il cittadino incontra e solo finché appartiene all’ordine giudiziario rimane aperto al dubbio sull’innocenza dell’imputato.

“Fermiamo la guerra nell’est del Congo”: sabato 22 febbraio ore 15.30, corteo di solidarietà alla popolazione del Congo a Palermo, da piazza Crispi a piazza Politeama


Palermo 21 febbraio 2025 - Domani, sabato 22 febbraio, si terrà a Palermo una manifestazione di solidarietà alla popolazione della Repubblica democratica del Congo. Il concentramento sarà alle ore 15.30 in piazza Crispi. Alle 16 il corteo si muoverà per raggiungere piazza Politeama.  

A organizzare la manifestazione sono la comunità congolese di Palermo con la Cgil Palermo e un gruppo di assoczioni, Diaspore per la Pace, Donne di Benin City, Movimento Right to be, Algeria Trinacria per la Cooperazione, Mondo Africa, Africa Solidale, Arci Palermo. 

Officina siciliana “Nonviolenza”: Programma formativo 2025


È stato presentato martedì scorso il programma 2025 dell'Officina Siciliana di Nonviolenza.
Questa proposta è il frutto di quasi due anni di lavoro tra varie persone e associazioni per offrire alla città di Palermo e alla Sicilia un luogo dove ci si possa formare ai valori della Pace e alle pratiche di risoluzione nonviolenta dei conflitti. 

giovedì, febbraio 20, 2025

Acate (Rg), convegno su “comunicare il sacro: Agata, Lucia e Rosalia, donne di speranza”

Un momento della conferenza

Organizzato dal coro polifonico di Acate (Rg),diretto dalla maestra Aurora Muriana (organista, direttore di coro e giornalista), si è svolto nella Parrocchia di S. Nicolò Abate la conferenza:  Comunicare il Sacro. Agata, Lucia e Rosalia, Donne di Speranza

L’evento è stato contestualizzato in un periodo non lontano dalla festa di Santa Lucia né da quella di Sant’Agata,sorelle di fede, come ha puntualizzato la prof.ssa Mariuccia StelladoroLe tre sante hanno affrontato con coraggio i loro persecutori e carneficiai quali hanno avuto il coraggio di direNodifendendo la loro verginità fino al martirio. La prof. Mariuccia Stelladoro ha affrontato altresì il tema dell’agionimia della evoluzione della Passio graeca: dal sec. V, quella più arcaica, a quella bizantina del sec. IX. 

“Riavulicchiu Testamento e Nanni. Il Carnevale a Corleone”. Presentazione del libro di Leoluca Cascio


Sabato 22 febbraio verrà presentato alle ore 18:00, presso la Casa del Popolo in via Bernardino Verro, il libro di Leoluca Cascio “Riavulicchiu Testamento e Nannu. Il Carnevale a Corleone”. 

Il carnevale, legato ai cicli stagionali agricoli del mito della vita-morte-rinascita in connessione con la prevalente economia del territorio dei secoli passati, non conserva oggi più i significati e le funzioni primordiali. È stato celato e represso l’arcaico valore rigenerativo di una festa la quale celebrava e propiziava le trasformazioni della natura, scandendo i ritmi della vita individuale e sociale nonché della produzione agricola.  

Persistono tuttavia all’interno della festa e nel lessico carnevalesco, pur a volte nella loro parvenza, alcuni degli elementi

Sanità, martedì ore 17, al Cre.Zi. Plus, assemblea cittadina del Forum sanità pubblica Palermo contro lo smantellamento del servizio sanitario nazionale. Microfono aperto per le denunce di cittadini e cittadine

Palermo 20 febbraio 2025 – Si terrà martedì 25febbraio alle ore 17, al Cre.Zi. Plus, ai Cantieri Culturali alla Zisa, l’assemblea cittadina del Forum sanità pubblica Palermo e provincia. Con microfono aperto alle cittadine e ai cittadini palermitani, per denunciare le inefficienze della sanità sicilia, che serviranno per la realizzazione di un libro bianco e che saranno alla base per la programmazione di nuove iniziative di lotta. Da più di due anni il Forum sanità pubblica Palermo eprovincia promuove incontri e manifestazioni pubbliche in cui denuncia lo statodi crisi del Servizio Sanitario Pubblico chiedendo risposte alle istituzioni.

mercoledì, febbraio 19, 2025

SANTI LA ROSA - VENERA TOMARCHIO, Gelsominaie. Storie di donne, flotte, fiori e profumi. La Sicilia profumata. Le gelsominaie e il riscatto del lavoro

Pippo Oddo

di PIPPO ODDO

La vita è come andare in bicicletta. Per mantenere l’equilibrio, devi muoverti. (Albert Einstein)

Premessa. Quando Santì La Rosa mi chiese di scrivere una nota per questo libro, non esitai ad accettare per vari motivi. Innanzitutto perché, pur avendo accennato alle lotte delle gelsominaie di Milazzo in due saggi, sentivo di non avere ancora reso il giusto omaggio ai suoi genitori: Tindaro La Rosa ed Eliana Giorli,animatori del movimento volto a migliorare le condizioni di vita e di lavoro delle raccoglitrici di fiori di gelsomino, che fornivano la materia prima all’industria profumiera francese. Il fenomeno hasfiorato il mio vissuto di sindacalista e di studioso. Il bisogno diapprofondirlo scaturisce anche dal fatto che l’opera è impreziositada una ricerchia di Venera Tomarchio, che attesta l’esistenza del fenomeno in un'altra plaga del territorio siciliano, che conosco bene. Mi sia, infine, consentito di confessare che non sono mai stato indifferente al fascino del gelsomino.