giovedì, gennaio 02, 2025

CI SCRIVONO. Via Sammartino, il declino della “strata mastra” di Corleone

Via Sammartino, angolo vicolo Sarzana

CALOGERO RIDULFO

Il quartiere San Martino di Corleone nasce e si sviluppa nel Tardo Medioevo in quanto zona residenziale e l’omonima via viene definita la strata mastra del quartiere sottano. Lungo quella via sono sorte le domus nobiliari e i cosiddetti tenimenta domorum, che a differenza delle abitazioni semplici ed essenziali, erano costituite da più corpi, normalmente sette o anche più

In quella via risiedettero le più importanti casate di Corleonetra le quali, solo per citarne alcune, ricordiamo i Sarzana, che esercitarono il ruolo di notai, giudici e giurati, e i Firmaturimarchesi di Chiosi. Di queste due notevoli famiglie permangono, nella via San Martino, i loro palazzi nobiliari, ma in essa prospetta anche il secondo più importante tempio della cristianità della diocesi, così come si trova la chiesa dedicata all’Immacolata Concezione,

da secoli patrona principale di Corleone, e si trovavano anche la chiesa di san Giovanni di Rodi e il monastero cinquecentescodella Badia Nuova o della Santissima Annunziata, aboliti dopo l’Unità d’Italia. Una via, quindi, in cui spiritualità e nobiltà si fondevano in un’atmosfera di grande dignità e compostezza. I residenti di essa sicuramente tenevano molto alla pulizia e al decoro di quel luogo, secondo i canoni di quel tempo. 

Nei giorni odierni, però, le cose non stanno più in questi termini. Da tempo, ormai, quella via e quel quartiere sono tenuti in scarsa considerazione dai suoi stessi abitanti e dalle autorità cittadine, la pressoché inesistente manutenzione dà agli automobilisti la sensazione di trovarsi tra i flutti di un mare agitato, la non considerazione da parte del servizio di nettezza urbana ne fa una delle strade più sporche di Corleone. 

Come se questo non bastasse, da qualche tempo spregevoli soggetti, probabilmente residenti nei dintorni, vigliaccamente e in orari poco consueti, depositano sacchetti di immondizia per nulla differenziata, all’altezza di vicolo Sarzana. È superfluo sottolineare quanto questa gente sia indegna di abitare in un paese civile, quanto meriti la spregio più profondo da parte dei comuni cittadini; è, piuttosto, utile fare un appello alle autorità cittadine affinché si attivino gli strumenti adatti a non permettere che tutto questo avvenga e che si attenzioni meglio lo stato di tenuta di una delle più importanti arterie di Corleone.

Calogero Ridulfo

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