domenica, aprile 27, 2025

All’asta il ritratto di Riina il figlio del boss cerca fan


Pubblicata sui social la foto del quadro che ritrae il capo dei capi Così la mafia cerca nuovi consensi per riconquistare potere


di SALVO PALAZZOLO
Anche adesso che è in Spagna, a fare non si sa cosa, Salvo Riina — il terzogenito del capo di Cosa nostra — non rinuncia a rilanciare il nome della sua famiglia. E, ancora una volta, sceglie i social per farsi sentire. Questa volta, su Facebook e Instagram ha iniziato a pubblicare dei ritratti del padre, che è morto in carcere nel 2017. E come sempre ha ricevuto centinaia di like, con relativi entusiastici commenti («Bellissimo grande uomo» , «Grande zio Totò» ).

Il 30 aprile ricorrerà il 43esimo anniversario dell'omicidio del segretario regionale del PCI Pio La Torre e del compagno e autista Rosario Di Salvo


Colpire La Torre, politico illuminato e profondo conoscitore della storia di Cosa Nostra, voleva dire non solo eliminare un nemico scomodo per la mafia, ma anche zittire una voce invisa per le sue denunce contro il sistema di potere politico-affaristico-mafioso e l'installazione dei missili cruise a Comiso.
In un periodo storico in cui i venti di guerra soffiano sull'Europa e in particolare sulla Sicilia, ormai avamposto militare nel Mediterraneo, e in cui corruzione e mafie continuano a prosperare, fare nostre le battaglie di Pio La Torre e Rosario Di Salvo è un dovere: contro quel sistema di potere politico-affaristico-mafioso che governava e governa tutt'ora, contro il riarmo e la militarizzazione dei nostri territori.

Il testo ufficiale dell’omelia del cardinale Re ai funerali di Papa Francesco

Il cardinale Re commemora Papa Francesco

In questa maestosa piazza di San Pietro, nella quale Papa Francesco tante volte ha celebrato l’Eucarestia e presieduto grandi incontri nel corso di questi 12 anni, siamo raccolti in preghiera attorno alle sue spoglie mortali col cuore triste, ma sorretti dalle certezze della fede, che ci assicura che l’esistenza umana non termina nella tomba, ma nella casa del Padre in una vita di felicità che non conoscerà tramonto.

A nome del Collegio dei Cardinali ringrazio cordialmente tutti per la vostra presenza. Con intensità di sentimento rivolgo un deferente saluto e vivo ringraziamento ai Capi di Stato, ai Capi di Governo e alle Delegazioni ufficiali venute da numerosi Paesi ad esprimere affetto, venerazione e stima verso il Papa che ci ha lasciati. Il plebiscito di manifestazioni di affetto e di partecipazione, che abbiamo visto in questi giorni dopo il suo passaggio da questa terra all’eternità, ci dice quanto l’intenso Pontificato di Papa Francesco abbia toccato le menti ed i cuori.

sabato, aprile 26, 2025

La Cgil, L'Anpi e il Comune lunedì ricorderanno i partigiani corleonesi


L'iniziativa "Partigiani corleonesi": lunedì ore 10.30 alla villa comunale e alle 11 in sala consiliare
Palermo 26 aprile 2015 - Nell'ambito delle commemorazioni per l'80 della Liberazione, la Camera del lavoro "Placido Rizzotto" di Corleone, l'Anpi e l'amministrazione comunale ricorderanno i partigiani corleonesi lunedì 28 aprile alle ore 10.30 nella villa comunale, con la deposizione di una corona di fiori. Alle ore 11 nella sala consiliare si svolgerà una seduta del consiglio comunale dei ragazzi.
"Sarà l'occasione - dichiarano Caterina Pollichino, segretaria della Camera del lavoro di Corleone e Salvatore Di Miceli, presidente dell'Anpi di Corleone - assieme alle Istituzioni, per coltivare la memoria insieme ai ragazzi degli istituti scolastici

Mille persone a Palermo sfilano per la Liberazione, ma Ustica non festeggia


Il sindaco dell’isola annuncia con un post di non celebrare la ricorrenza. L’opposizione: “Irrispettoso”. Aricò alla cerimonia del Giardino Inglese. 
L’attore Davide Enia tra i partecipanti: “La risposta che la città ha dato è stata quella di scendere in piazza in massa”


di FRANCESCO PATANÈ
A Palermo hanno sfilato più di mille persone per gli ottant’anni dalla Liberazione dal nazifascismo ma nella vicina isola di Ustica il sindaco Salvatore Militello, vicino a Fratelli d’Italia, ha deciso di non celebrare la ricorrenza. «A seguito della circolare della presidenza del Consiglio dei ministri con la quale si proclamano cinque giorni di lutto nazionale — scrive Militello in un breve post sui social — Questa amministrazione ha scelto di non celebrare la consueta manifestazione del 25 aprile, ancorché possibile in modo sobrio e consono alla circostanza».

A Palermo, strade intestate a partigiani e antifascisti. Azione di protesta del Pd


Cinque vie cittadine dedicate a personaggi legati al colonialismo per un giorno intitolate alle vittime dei regimi

Il 25 aprile a Palermo è stata anche l’occasione per l’intitolazione simbolica di cinque strade di Palermo a partigiani e alle vittime dei fascismi di ieri e di oggi. Luoghi che per un giorno « hanno smesso di essere vie dedicate a figure ed episodi legati a un passato coloniale e di guerra per celebrare, in modo simbolico, i protagonisti siciliani della lotta per la liberazione dal fascismo » dice Mari Albanese componente dell’assemblea nazionale del Partito Democratico.

Già ci manca. Quella sua camminata strana, sempre il sorriso sulle labbra, la battuta sempre pronta…


BINO MOSCATO

Già ci manca. Quella sua camminata strana, sempre il sorriso sulle labbra, la battuta sempre pronta. Un Papa che parlava come si mangia. Senza “censure”. A volte anche lasciandosi andare ad espressioni “politicamente scorrette” (che ha fatto arricciare il naso ai benpensanti e agli ipocriti). Oggi tutti si affollano (sui giornali, le tv, i social) a tesserne le lodi.

Il Papa di tutti, dei più poveri ed emarginati; il Papa ecologista ed economista che ci ha messo in guardia dallo sfruttamento del pianeta in nome del dio-capitalismo e del dio-globalizzazione esasperando il divario tra i pochi ricchissimi e i tanti, troppi, poverissimi; il Papa che fino all’ultimo si è “sgolato” ad invocare la pace, il disarmo, ma anche la cancellazione del debito pubblico dei Paesi più poveri… un Papa che diceva “pane al pane e vino al vino”, senza riserve, senza guardare in faccia a nessuno. Ma con questo modo di fare senza mai offendere nessuno (se c’è stato qualcuno che si è sentito offeso forse il problema era innanzitutto suo…) ma amando tutti ed offrendosi a tutti. Fino alla fine. Bello il ricordo di uno dei politici che hanno espresso il loro ricordo di Papa Francesco in occasione della seduta a camere riunite del Parlamento il 23 aprile che ha citato la frase di Giovanni 13,1: “…dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine”.

DIALOGO SUI TRAVAGLI DELLA FEDE, LETTERA DEL 26 APRILE: LA VISIONE DI CHIESA COLTIVATA DA PAPA FRANCESCO


Mi capita spesso di dialogare con Silvia. Silvia è una donna intelligente, piena di curiosità, non credente ma aperta alle domande più radicali che la vita ti pone e, recentemente, molto interessata a comprendere la dimensione religiosa sul pensare e dire Dio dentro i duri travagli del nostro tempo.


GIUSEPPE LUMIA

Dialoghi, Lettera del 26 aprile 2025 

LA VISIONE DI CHIESA COLTIVATA DA PAPA FRANCESCO


Cara Silvia, ho accolto la Tua insistente sollecitazione di riflettere sulla visione di Chiesa che ha caratterizzato il pontificato di Papa Francesco.

Si scriveranno fiumi di articoli, saggi e libri, il suo pensiero verrà scandagliato minuziosamente. Si utilizzeranno approcci equilibrati, altri più apologetici, ma vedrai che non mancheranno le riflessioni critiche e soprattutto faziosamente contrarie.

Tutto si può dire di Papa Francesco tranne che non abbia avuto un piglio coraggioso nel far valere le ragioni profonde di una fede che non si rassegna all’eclisse del dire e vivere Dio, soprattutto nelle società secolarizzate, e nel riproporre un modello di Chiesa coerente con le scelte innovative del Concilio Vaticano II.

venerdì, aprile 25, 2025

La Pasqua del profeta inascoltato


di Giuseppe Savagnone 

L’impressionante risonanza mondiale di una morte

Impressiona la risonanza che sta avendo, a livello mondiale, la morte di papa Francesco. Era prevedibile in Italia, dove il Consiglio dei ministri ha deliberato cinque giorni di lutto nazionale e, segnale ancora più significativo, è stato sospeso perfino il campionato di calcio. Ma lo era assai meno nella Spagna laicista del socialista Pedro Sanchez, che anch’essa ha indetto un lutto nazionale di tre giorni e in cui le bandiere sono a mezz’asta a Madrid e in tutto il paese. Ma il lutto si è esteso a tutta l’Europa. A Parigi la Tour Eiffel è stata oscurata in omaggio a Bergoglio. E il presidente Macron lo ha definito come un portatore di «gioia e speranza ai più poveri».

giovedì, aprile 24, 2025

Svincolo Brancaccio, solidarietà della Fp Cgil Palermo alla dirigente, capo area del settore Ambiente, Giuseppina Liuzzo, dopo gli attacchi ricevuti

I rifiuti che infestano lo svincolo di Brancaccio

Palermo 24 aprile 2025 – La Fp Cgil Palermo esprime piena solidarietà alla dirigente capo area del settore Ambiente, Giuseppina Liuzzo, per gli attacchi gratuiti espressi da parte dei consiglieri comunali Giuseppe Milazzo e Gianluca Inzerillo sulla vicenda dello svincolo di Brancaccio ancora chiuso per la presenza di cumuli di rifiuti non rimossi.

“Non si possono scaricare sulla dirigente colpe non sue. La dottoressa Liuzzo ha più volte segnalato la presenza di amianto tra i rifiuti, chiedendo i fondi per rimuoverlo, ma purtroppo i fondi non sono mai arrivati - afferma il segretario generale Fp Cgil Palermo Andrea Gattuso - Si plaude invece alla preparazione e alla determinazione della dirigente del settore Ambiente che, tutelando così la salute di ogni lavoratore, non ha inviato alcun dipendente sul luogo dove è stata individuata la presenza di amianto".

Sarà comunque un grande 25 Aprile

Gianfranco Pagliarulo

GIANFRANCO PAGLIARULO 
presidente nazionale Anpi 


Nonostante la bizzarra richiesta del governo di dar vita a manifestazioni “sobrie”, onoreremo l’80° della vittoria di quell’ampio movimento che combatté il nazifascismo che abbiamo chiamato Resistenza. In memoria dei sacrifici della lotta e perché oggi tornano le parole chiave di quel tempo di ferro e di fuoco: pace, democrazia, lavoro (ma dove e come celebreranno loro?). Avremo nel cuore l’ultimo messaggio di Papa Francesco, la cui scomparsa è un lutto pesantissimo: “Nessuna pace è possibile senza un vero disarmo!”. 

E ribadiremo il “mai più” del giuramento di Mauthausen: “La pace e la libertà sono garanti della felicità dei popoli, e la ricostruzione del mondo su nuove basi di giustizia sociale e nazionale è la sola via per la collaborazione pacifica tra Stati e popoli”

Sarà un grande 25 aprile, nonostante tutto.

Agricoltura: Leoluca Pollara, siciliano di Corleone, è stato nominato coordinatore nazionale giovani dell’Associazione Italiana Coltivatori

Leoluca Pollara


Col presidente nazionale
Imprenditore vitivinicolo (gestisce con la sua famiglia l’Azienda che commercializza il marchio “Principe di Corleone”), favorirà il ricambio generazionale nel settore

L'Associazione Italiana Coltivatori (AIC) annuncia la nomina di Leoluca Pollara a Coordinatore Nazionale del comparto Giovani. Sposato, due figlie, Con una solida esperienza nel mondo dell'agricoltura e una forte passione per l'innovazione sostenibile, Pollara si impegna a promuovere iniziative volte a favorire la crescita professionale dei giovani agricoltori, il ricambio generazionale e lo sviluppo di pratiche agricole all'avanguardia. Con la sua famiglia, gestisce l’Azienda Pollara, con sede  a Corleone (Pa), che commercializza nel mondo il noto marchio di vini “Principe di Corleone”.

“Non possiamo restare in silenzio”. Da 130 associazioni un documento per il rilancio della sanità pubblica


Risorse adeguate, politiche del personale non soggette a tetti di spesa anacronistici, riorganizzazione delle Cure Primarie, governo dell’assistenza farmaceutica, sanità esclusa dall’Autonomia Differenziata. Sono alcuni dei punti del documento che, sottolineano le associazioni, non è esaustivo, “ma intende individuare cosa non si deve fare (né oggi, né domani) e cosa si può fare (a partire da oggi) per avviare una decisa inversione di tendenza”. 


IL DOCUMENTO

Finalmente un invito a visitare Corleone senza lupare ed altri lugubri spot




DINO PATERNOSTRO

Finalmente un invito a visitare Corleone di cui non doversi vergognare. Anzi, di cui essere fieri ed orgogliosi. Lo sta facendo non qualche corleonese (che per motivi di campanile e/o di competenza storico-culturale vuole bene alla Corleone dei Vespri, del Risorgimento e dei Fasci). E, per fortuna, nemmeno corleonesi (purtroppo, ci sono anche questi!) che svendono al turista sprovveduto i soliti cliché  dei Riina, dei Provenzano e preceduti dai Navarra e dai Liggio. L’invito è nientepocodimenoche (scritto tutto unito) di Costa Crociere. 

Ecco il titolo di presentazione!

“OLTRE IL PADRINO: CORLEONE COME NON L’HAI MAI VISTA”. 

E prosegue così:

Corleone è molto più di un nome legato alla mafia: è un luogo di storia, resistenza e cambiamento. Attraverso la rigogliosa foresta di Ficuzza, passeggerai tra murales e pietre d’inciampo, tributi a chi ha sfidato l’illegalità, e visiterai il centro di documentazione che raccoglie storie di coraggio e giustizia. Il pranzo avrà un significato speciale: si svolgerà in un locale confiscato alla criminalità.

In evidenza

Corleone, oltre gli stereotipi.Tra murales e “pietre d’inciampo”.Il CIDMA: il cuore della lotta all’illegalità.Pranzo in un ristorante confiscato alla mafia.

Elezioni Rappresentanze Sindacali Unitarie (Rsu), il trionfo di Flc e Fp Cgil


Le due sigle si confermano i sindacati più votati in tutti i settori del lavoro pubblico. Landini: una vittoria che rafforza la nostra battaglia per i contratti veri e la difesa dei servizi pubblici

STEFANO IUCCI

Grande successo di Flc e Fp Cgil alle elezioni per il rinnovo delle Rsu che si sono svolte il 14, 15, 16 aprile in tutti i luoghi di lavoro pubblico. Le due categorie della Confederazione di corso d’Italia si confermano come le più votate dalle lavoratrici e dai lavoratori dei rispettivi comparti. Successo sottolineato con grande enfasi anche da Maurizio Landini: “Siamo il primo sindacato”. Di grande rilievo anche, in un momento di grande crisi della democrazia rappresentativa come quello che stiamo vivendo, l’altissima affluenza alle urne.

FLC CGIL: “UNA GRANDE PROVA DI DEMOCRAZIA” lg.php.gif

"FUNERAL PARTY“


MARCO TRAVAGLIO

L'unico capo di governo non ipocrita è quel serial killer di Netanyahu: il solo a sottrarsi al rito tartufesco del salto sul carro funebre di Francesco. 

Quanto agli altri che sgomitano sui social (e quasi tutti sfileranno ai funerali in San Pietro) per ricordare quanto il Papa fosse buono e dunque amico loro, possiamo immaginare le risate che si farà lui lassù con gli altri santi. 

Di quei sepolcri imbiancati, Trump è il caso più caricaturale: non tanto per la sua biografia, che pare fatta apposta per non piacere a Bergoglio, e per i rimpatri dei migranti irregolari, che fanno tutti dappertutto, ma per il disprezzo anticristiano che manifesta in ogni frase e smorfia quando nomina un ultimo della Terra. 

mercoledì, aprile 23, 2025

IL MIO RICORDO DI PAPA FRANCESCO


GIUSEPPE LUMIA

Il Papa venuto da lontano, quasi dalla fine del mondo, ci ha lasciato. Sentiamo in tanti un vuoto dentro, fin dall’annuncio della sua morte si è diffusa una profonda tristezza. Era necessaria una sua presenza ancora per qualche anno, per consolidare il rinnovamento da Lui avviato all’interno della Chiesa e per accompagnare ancora per un tratto l’umanità lungo le sfide più drammatiche che sono in corso.

Ma questo è anche il tempo per gioire, nella consapevolezza dell’importanza del Suo innovativo pensiero e del Suo infaticabile impegno, che possiamo sintetizzare con una frase: Papa Francesco ha squarciato i tanti veli che coprivano il nostro sguardo, soffocavano il nostro cuore e disorientavano le nostre menti.

80° anniversario della Liberazione: A Palermo il 25 aprile la cerimonia, il corteo in via Libertà e gli interventi sulla scalinata del Teatro Massimo di Anpi, Cgil, Arci, comunità palestinese e presidio Donne per la pace


Palermo 23 aprile 2025 - L’80° della Liberazione dal nazifascismo, venerdì 25 aprile, a Palermo, si celebra con la cerimonia istituzionale al parco Piersanti Mattarella, con il corteo che percorrerà la via Libertà, con gli interventi sulla scalinata del Teatro Massimo.

La cerimonia con le autorità civili e militari si terrà alle ore 9. Alle 9.30 la deposizione delle corone di alloro e dei fiori alla lapide dei caduti di Cefalonia e al cippo in memoria di Pompeo Colajanni, il comandante Barbato che contribuì alla liberazione della città di Torino dai nazifascisti. 

Intesa raggiunta sul museo di Piana degli Albanesi. Cgil: “Verrà dato il necessario rilievo alla strage del primo maggio 1947”

L’ingresso del Musarb di Piana degli Albanesi

Palermo 23 aprile 2025 – Accordo raggiunto per il Musarb “Nicola Barbato”di Piana degli Albanesi: il museo avrà due stanze dedicate alla strage di Portella della Ginestra, che saranno allestite e gestite dall’associazione dei familiari di Portella.
  

L’intesa è stata raggiunta tra Cgil Palermo, Cgil di Piana, Associazione familiari delle vittime di Portella della Ginestra e amministrazione comunale di Piana degli Albanesi. 

“E’ un’intesa con la quale si dà il via – dichiarano il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo e Dino Paternostro, responsabile dipartimento Archivio e   memoria storica e Maria Modica, segretaria della Camera del Lavoro di Piana  - a una gestione condivisa del museo “Nicola Barbato”, per dare il necessario rilievo alla strage del primo maggio 1947, indicando con chiarezza il contesto storico-politico in cui si è verificata e le responsabilità di agrari, mafiosi, della politica reazionaria e di pezzi dello Stato dietro una  strage che ha colpito il movimento sindacale e contadino in lotta per la riforma agraria e per la conquista dei diritti”.  

C’era una volta il cantastorie: Maurizio Piscopo incontra Alfio Patti l’aedo dell’Etna

Alfio Patti


«Vogghiu cògghiri, / comu na saccurafa, / tutti ’i punti persi / di ’sta vita ca si scusi / jornu dopu jornu». Con questi versi, tratti dalla raccolta “Nudi e crudi” ho il piacere di introdurre il cantastorie-poeta Alfio Patti. Il cantastorie fa una dichiarazione sulla poetica che può essere considerata manifesto di tutto il canto che svolge nella sua poesia.

«Ma rammendare cosa? – si chiede il critico Mario Grasso – Buttitta punta sul vocabolario del dialetto che va perdendo le sue corde. Patti invece si presenta con l’ago in mano, per cucire la tela del sacco grande dell’esistenza.»

Ho conosciuto Alfio Patti di cui avevo sentito molto parlare in Sicilia, al “Giardino dei giusti” di Palermo in una serata indimenticabile organizzata da Pino Apprendi, dedicata al cantastorie Otello Profazio. Alfio Patti, giornalista pubblicista, studioso poeta e cantastorie, laureato in Pedagogia, è Autore di diversi testi di poesia, saggistica e narrativa che celebrano, promuovono e valorizzano la tradizione, la lingua e la storia della Sicilia. Alla radio nazionale nel programma Mediterradio

martedì, aprile 22, 2025

Papa Francesco, “bisogna ricordarlo com’era, e non come lorsignori volevano che fosse”


MARCO TRAVAGLIO

"Papa Francesco era il capo della Chiesa cattolica, dunque nessun capo di governo era tenuto a obbedirgli. Infatti tutti i leader del mondo dal 2013, quando fu eletto, a oggi si sono ben guardati dal seguire le sue parole. E ora che è morto si esercitano in sciacalleschi e ridicoli tentativi di fingersi suoi seguaci. Anziché affannarsi a farci sapere quanto lo adoravano e quanto lui li amava, farebbero meglio a tacere: tutti. 

Venuto “quasi dall’altro mondo”, Jorge Mario Bergoglio era un Papa dell’altro mondo: lontano dalle vaseline da curia romana e dai pregiudizi del suprematismo euro-occidentale, ha trascorso i 12 anni di pontificato a scacciare i mercanti dal tempio. Non sappiamo se fosse un santo: non ci compete. Ma sappiamo che non era il santino in cui, a cadavere ancora caldo, i media tentano di trasformarlo: il papa buono, il papa degli ultimi, il papa umano, liberal, riformista, progressista, un nonnetto da fiaba della buona notte per tutti i gusti e le stagioni. Il miglior modo di ricordarlo com’era, e non come lorsignori volevano che fosse e vorrebbero che passasse alla storia, è tramandare le sue parole. Nette, perentorie, inequivocabili. Evangeliche, quindi divisive. Pugni nello stomaco, pietre dello scandalo.

“La via dei librai”: al Cassaro alto torna la Festa del libro e della lettura, le proposte di Navarra Editore


A Palermo, dal 25 al 27 aprile, torna “La via dei librai”, la manifestazione che celebra l'importanza della lettura come momento fondamentale della vita della comunità civica  che si svolge lungo il Cassaro, nel cuore del centro storico. 
Presentazione in anteprima “Le tante vite di un sogno incompiuto. Riflessioni autobiografiche” di Giuseppe Pippo Oddo

Tre le proposte Navarra Editore per La Via dei Librai 2025, di cui una in anteprima assoluta. Come sempre gli incontri riguardano tematiche di impegno civile: la narrazione di Gigi Borruso – attore, autore e regista tra i più intensi della scena siciliana – ci conduce in un viaggio emozionante tra i ricordi e il palcoscenico. La sua narrazione si muove tra le suggestioni dell’infanzia trascorsa in campagna, popolata da legami forti e personaggi vividi che sembrano emergere già in controluce con la forza del teatro, e le lezioni apprese sui palchi, dove la realtà si fonde spesso con l’assurdo.

Convegno storico a Solarino. La nascita, lo sviluppo e la decadenza dei Requesens tra Buscemi e Solarino



Dal 26 al 27 aprile si terrà a Solarino  il Convegno Nazionale “I de Requesens ed il Mediterraneo“, organizzato dalla Galleria EtnoAntropologica.

Un meeting di 10 storici e specialisti competenti di Storia feudale e nobiltà siciliana che rivedono, si confrontano e ricostruiscono pezzi di Storia mancante sulla conoscenza della dinastia Requesens di Sicilia e la colonizzazione interna dell’isola risalente al  XVII secolo. Storici provenienti da tutta Italia  si incontreranno per parlare pure dell’importanza dell’identità popolare come riscoperta di valori civili e rivalutazione territoriale.

A Claudio Cerasa la cittadinanza onoraria del comune di Giuliana

Da sx: il sindaco Franco Scarpinato e Claudio Cerasa

PALERMO (ITALPRESS) – Claudio Cerasa, giornalista di origini palermitane e da 10 anni direttore del quotidiano Il Foglio, è cittadino onorario di Giuliana, borgo medievale in provincia di Palermo.

La cerimonia del conferimento della cittadinanza onoraria si è svolta nella splendida cornice del Castello Federico II di Giuliana alla presenza del sindaco Francesco Scarpinato, del suo vice Pietro Quartararo e del presidente del consiglio Comunale Enzo Grimaldi. E’ stata una cerimonia ricca di emozioni che per un intero pomeriggio ha riportato Claudio Cerasa nei luoghi della sua infanzia: la mamma Anna Maria Rizzuto è proprio originaria di Giuliana e da piccolo Claudio ha passato le sue estate proprio in questi territori. 

PILLOLE DI STORIA. 𝗟𝗮 𝗺𝗮𝗳𝗶𝗮 𝗱𝗶 𝗕𝗮𝗴𝗮𝗿𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘃𝗼𝗹𝗲𝘃𝗮 𝗳𝗼𝗻𝗱𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶𝘁𝗼. 𝗚𝗶𝗮̀ 𝗽𝗿𝗼𝗻𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝗻𝗼𝗺𝗲: 𝗦𝗶𝗰𝗶𝗹𝗶𝗮 𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮


𝐿𝑜 ℎ𝑎 𝑟𝑖𝑣𝑒𝑙𝑎𝑡𝑜 𝐶𝑎𝑙𝑣𝑎𝑟𝑢𝑠𝑜, 𝑙𝑢𝑜𝑔𝑜𝑡𝑒𝑛𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑏𝑜𝑠𝑠: «𝐴𝑑𝑒𝑟𝑖𝑟𝑜𝑛𝑜 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑖 𝑓𝑟𝑎𝑡𝑒𝑙𝑙𝑖 𝐺𝑟𝑎𝑣𝑖𝑎𝑛𝑜, 𝐵𝑟𝑢𝑠𝑐𝑎 𝑒 𝑀𝑒𝑠𝑠𝑖𝑛𝑎 𝐷𝑒𝑛𝑎𝑟𝑜»

CALTANISSETTA - «Poco prima dell’estate del 1993, Leoluca Bagarella decise insieme a Tullio Cannella, di fondare un partito. Si sarebbe dovuto chiamare Sicilia Libera». Lo ha ripetuto deponendo nel processo Borsellino quater a Caltanissetta il pentito Antonio Calvaruso, che a Bagarella, cognato di Totò Riina, fu vicino quando era esponente di Cosa nostra. «All’iniziativa - ha continuato il collaboratore di giustizia - decisero di aderire personaggi di spicco di Cosa nostra, fra loro anche Giovanni Brusca e Matteo Messina Denaro. I fratelli Graviano avevano il compito di cercare appoggi politici e voti soprattutto a Brancaccio».

lunedì, aprile 21, 2025

CI SCRIVE FRA PAOLO: “Anche il pontificato di Francesco è stato segnato non solo da parole, ma anche da tanti gesti "folli"…

Papa Francesco

Fra Paolo fmr
Abbiamo scritto stamattina al nostro carissimo amico fra Paolo, dei frati minori rinnovati, da tempo in missione in Tanzania, che per tanti anni è stato con noi a Corleone, per chiedergli una riflessione sulla scomparsa di Papa Francesco e l’autorizzazione a pubblicare una sua nota sullo scontro delle “follie” del venerdì santo. Ci ha risposto con questa lettera che pubblichiamo… (dp).

di FRA PAOLO fmr

La riflessione sullo scontro delle follie penso che possa essere anche un commento alla vita di Papa Francesco nel triste giorno della sua morte. Anche il suo pontificato è stato segnato non solo da parole, ma anche da tanti gesti "folli". 

Senz'altro molti avranno ritenuto tali anche le ultime sue uscite a Rebibbia e sul piazzale di san Pietro. Mi auguro che tutti, oltre che al suo successore, possiamo essere contagiati dal suo folle amore per Gesù che lo ha portato a vivere e costruire una Chiesa più impegnata a testimoniare la pazzia evangelica fatta di misericordia che non la pazzia di una Chiesa preoccupata e affogata in un trionfalismo mondano. Il fatto che il Padre abbia accolto tra le sue braccia papa Francesco il lunedì di Pasqua è per me un forte segno di speranza che i semi da lui piantati, a volte con non poca sofferenza da parte sua e con molta ostilità da parte di altri, porteranno certamente quei buoni frutti di cui tutti abbiamo bisogno. Un forte abbraccio e un saluto a tutta la tua famiglia. Il Signore ti dia pace! fra Paolo

21 aprile 2025


Venerdì santo: il giorno dello scontro delle follie. 

Papa: Landini, sue parole e impegno costante ci spronano a costruire un mondo migliore

Papa Francesco e Maurizio Landini

“Ho provato grande tristezza, quando ho appreso che Papa Francesco ha lasciato la vita terrena ed è tornato alla casa del Padre. Nella sua missione di vita, nel suo agire quotidiano, il Santo Padre ha sempre ricordato a tutti come la pace, la fratellanza tra i popoli del mondo e il dialogo tra le diverse religioni, siano un bene necessario e irrinunciabile”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.

“Papa Francesco ha fatto della solidarietà, del riconoscimento dell’altro, della vicinanza alle persone più in difficoltà, di chi per vivere ha bisogno di lavorare, il suo impegno costante. Ha sempre ritenuto un dovere morale fondamentale, l’accoglienza di chi fugge dalle guerre e dalle carestie. Ci ha ricordato che la Terra è una sola e non possiamo comprometterla con le guerre e la distruzione dell’ambiente”, aggiunge Landini.

“Ricorderò sempre, con infinità emozione, l’incontro con Papa Francesco in Vaticano del 19 dicembre 2022, insieme a migliaia di uomini e donne della Cgil. Anche in quell’occasione il Santo Padre sottolineò che il lavoro è un valore fondamentale, che non può essere svilito e sfruttato.

Il Papa che è venuto “dalla fine del mondo”…


di CORRADINO MINEO

Sono commosso, addolorato, preoccupato, come tanti di voi, alla notizia che Papa Francesco è morto. Devo riflettere, una cosa assai simile a quella che Bergoglio chiamava preghiera. Intanto ho scovato il Caffè del giorno in cui fu fatto Papa. Eccolo

"Buonasera", si è presentato così alla folla in piazza San Pietro. Ma  il gesto che resterà nella mente e nel cuore è quello del Papa che si  china e abbassa la testa. Per attendere che scenda sul suo capo la  benedizione dal cielo, invocata dalla preghiera del suo popolo. Come un omaggio al Concilio. Dissonante con la tentazione di Ratzinger, quella  di dir messa con le spalle rivolte ai fedeli e gli occhi che guardano l'altare. Ma, attenzione, dietro i gesti semplici del nuovo vescovo di  Roma c'è  il gesto più importante di tutti, compiuto proprio dal vescovo emerito Benedetto XVI che, dimettendosi, ha detto alla chiesa che il  Papa  è un uomo!

Addio, papa Francesco!

Un pensiero commosso per Papa Francesco, che è stato capace di avvicinare cielo e terra. Il suo sorriso e il suo impegno per gli ultimi, per i più fragili, per i più sofferenti mi avevano conquistato…
Spero che la Chiesa non torni indietro da quel sorriso e da questa trincea di impegno! (dp)

domenica, aprile 20, 2025

L’emozione dei ragazzi per La Torre e Di Salvo: pulita la lapide di via Li Muli

I bambini puliscono la lapide in memoria
di Pio La Torre e Rosario Di Salvo 

GILDA SCIORTINO

Una mattinata baciata dal sole, ma anche piena della voglia dei bambini di dimostrare che la memoria può essere trasformata in azioni concrete. Il ricordo di Pio La Torre e Rosario Di Salvo è cominciato con la pulitura della lapide di via Li Muli, di fronte al punto in cui vennero uccisi dalla mafia il 30 aprile di 43 anni fa.

A ritrovarsi, accompagnata da genitori e insegnanti, una delegazione di alunni delle scuole “Ragusa-Moleti”, “Kiyohara-Parlatore”, “Pio La Torre” e la 5^B della primaria “Arculeo Gramsci”, quest’ultima con una performance dal titolo “La mattanza”. 

«Il segnale forte che vogliamo trasmettere ai giovani - ha detto il presidente emerito del centro Pio La Torre, Vito Lo Monaco - è quello della cultura antimafiosa nella quale si cerca di coinvolgere naturalmente i ragazzi con i loro genitori. Io ricordo quando, 43 anni fa, lì davanti, ho visto Pio La Torre ucciso insieme a Rosario Di Salvo. Venne a prendermi un poliziotto della Digos nella sede del partito dove li aspettavo.