"Non abbiamo che cinque pani e due pesci". Lc. 9,13. “Partecipazione e correspon- sabilità delle Confraternite nel cammino della chiesa”.
In un gremitissimo salone del Centro Maria SS. Immacolata di Poggio S. Francesco, sabato 21 dicembre, si è tenuto l’incontro “Partecipazione e corresponsabilità delle confraternite nel cammino della Chiesa”. Voluto da S.E. Mons. Gualtiero Isacchi, l’evento ha seguito la recente nascita del nuovo Ufficio Diocesano Confraternite, segnando l’avvio di un percorso di rinnovamento fondato su comunione, corresponsabilità e testimonianza di fede. Ad aprire i lavori è stato il neo Direttore dell’Ufficio Diocesano, don Giuseppe Vasi, che ha ringraziato i numerosi presenti, illustrando la formazione e la composizione del nuovo organo. Don Vasi ha sottolineato l’importanza di un cambiamento radicale nelle dinamiche delle confraternite, indispensabile per renderle protagoniste attive nella missione della Chiesa.
Successivamente, il segretario generale Giuseppe Puccio ha presentato i coordinatori responsabili delle confraternite per ogni Vicaria. Nel suo intervento, Puccio ha delineato come le confraternite possano contribuire al “cambio di passo” richiesto dal Vescovo. Ha inoltre illustrato le principali aree di impegno: catechesi, opere di carità, attenzione alle sfide sociali e una riforma dello statuto che garantisca una gestione più moderna e inclusiva.
Mons. Isacchi, intervenendo nel corso dell’incontro, ha ringraziato i membri della direzione, i coordinatori di Vicariato e tutti i Presidenti con i rispettivi direttivi per la loro partecipazione e disponibilità, ponendo l’accento sull’importanza di un rinnovamento nelle dinamiche operative del nuovo Ufficio Diocesano. Ha sottolineato che il cammino sinodale rappresenta un percorso di rinnovamento spirituale e comunitario, volto a rendere le confraternite protagoniste attive di una Chiesa più unita e missionaria.
Tra le tematiche su cui lavorare nel cammino sinodale delle confraternite, il Vescovo ha indicato tre priorità fondamentali:
1. Protagonismo delle confraternite nel tempo presente
Mons. Isacchi ha invitato le confraternite a trasformarsi in strumenti vivi della Chiesa, capaci di testimoniare la fede in maniera concreta e rispondere ai bisogni delle comunità locali. Questo significa andare oltre la mera custodia delle tradizioni, aprendo il loro operato a iniziative solidali, educative e spirituali.
2. Impegno nella catechesi e nella carità
Il Vescovo ha esortato i sodalizi a rafforzare la catechesi attraverso incontri periodici, promuovendo azioni di carità e riscoprendo le loro origini e finalità storiche, adattandole alle esigenze odierne. Ha anche proposto di sviluppare, a livello diocesano, un progetto comune annuale con scopi sociali, quale testimonianza concreta di impegno collettivo.
3. Attenzione ai giovani e alle difficoltà del territorio
Mons. Isacchi ha posto l’accento sulla necessità di un’attenzione particolare alle problematiche giovanili, alle crisi familiari e alle sfide sociali del territorio. Ha invitato l’Ufficio Diocesano a promuovere percorsi di sostegno e coinvolgimento attivo, per offrire risposte concrete alle sfide attuali.
Un importante contributo è arrivato dal Vice Direttore, don Calogero Latino, che ha comunicato l’imminente conclusione del progetto per la riforma dello statuto tipo delle confraternite della Diocesi di Monreale. Don Latino ha spiegato che il nuovo statuto sarà caratterizzato da finalità comuni e includerà allegati specifici per descrivere gli scopi e le peculiarità delle varie confraternite, nel pieno rispetto del diritto canonico. Questo strumento offrirà un quadro normativo aggiornato e condiviso, utile per favorire una gestione più chiara e conforme alle esigenze attuali.
Conclusioni
L’incontro, ricco di partecipazione ed entusiasmo, rappresenta l’avvio di un percorso ambizioso che mira a trasformare le confraternite in strumenti vivi e dinamici al servizio delle comunità e del territorio. Come sottolineato dal Vescovo, il cammino non sarà privo di ostacoli, ma con determinazione e unità sarà possibile favorire un rinnovamento autentico, rendendo le confraternite protagoniste attive della missione della Chiesa.
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