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| La Repubblica Palermo, 31/12/2024 (clicca per leggere) |
Giustamente, Paolo Amenta, presidente regionale dell’Associazione Nazionale Comuni d’Italia (ANCI) rileva che la legge finanziaria siciliana (quella delle mance e mancette a clienti e amici) non da risposte serie e concrete ai bisogni veri, essenziali, del comuni siciliani, delle popolazioni che l’Isola abitano.
In particolare, il presidente sottolinea che gli alti costi dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani (e la raccolta differenziata che nelle grandi città non decolla) costringeranno i comuni ad aumentare la Tari. Come dire, si danno 25.000 euro per i frigoriferi alla chiesa di San Giacomo a Gela (la battuta che circola è: “per mantenere sèmpre fresca la fede”), oppure tanti altri finanziamenti più o meno utili, ma le bollette schizzano in alto! Schifani protesta, protesta La Galla (contro Amenta, ovviamente!), speriamo che prima o poi protestino anche i siciliani contro questi politici senza visione, che navigano a vista e stanno portando la Sicilia a incagliarsi. (Dino Paternostro)
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