sabato, dicembre 28, 2024

Il governo regionale “compra” il consenso e i deputati si “vendono” il contributo e/o il finanziamento…

Palazzo dei Normanni 

Sfidiamo i deputati di TUTTI i partiti a dire pubblicamente come stanno utilizzando la dotazione di un milione e 428.500 euro a disposizione di ciascuno di essi. Ed a comunicare se non si vergognano di avere ridotto la Regione a questo assurdo mercimonio  

DINO PATERNOSTRO

Il governo regionale ha messo sul “piatto” 100 milioni di euro per “comprare” il voto favorevole dei 70 deputati alla Finanziaria. Ogni voto, quindi, è costato circa 1.428.500 euro, che il governo ha preso non dalle tasche del presidente Schifani e dei suoi assessori, ma dalle tasche dei siciliani, di ciascuno di noi. Cioè, ha usato soldi pubblici, di tutti, che saranno usati per fini politico-clientelari da ciascun deputato (di tutti i gruppi parlamentari), con assoluta discrezionalità, senza trasparenza.

Esattamente l’opposto di quello che avrebbero il dovere di fare, a seguito del giuramento sulla Costituzione e sullo Statuto speciale della nostra Regione. 

Con questo criterio accadrà che un comune se vuole finanziato un contributo (utile o inutile) deve avere un deputato/protettore. Ma i deputati sono 70 e i comuni siciliani la bellezza di 391. Chi vincerà il terno al lotto? Chi saranno i fortunati? Ad un comune per avere un finanziamento non basta più avere i requisiti previsti oggettivamente da un bando. Si deve “raccomandare”. In cambio deve cedere voti, consensi e dignità. È questa la Regione “nuova” che si vuole costruire per il 2025?

Sfidiamo tutti i deputati ad avere il coraggio di dire pubblicamente quali opere e/o quali servizi faranno finanziare col budget a loro disposizione. Non lo faranno. 

Lo spirito pubblico è morto. La trasparenza, la regola delle pari opportunità, l’interesse generale, pubblico, è morto insieme ad esso. E poi vi stupite che i cittadini disertano le urne? Che considerano i politici tutti uguali, tutti ugualmente inaffidabili?

I padri fondatori della nostra Repubblica e della nostra Regione si stanno rivoltando nella tomba. Chissà cosa pensano De Gasperi, Pertini, Berlinguer…

Dino Paternostro

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