Nel cuore del centro urbano di Bolognetta, a una manciata di passi dal Municipio, sorge Palazzo Monachelli, edificio ottocentesco appartenuto ad una delle famiglie più potenti e benestanti del paese. Dopo il periodo di massimo splendore, la sua storia si fa travagliata e la struttura finisce nelle mani della mafia. A metà degli anni ’80 del secolo scorso lo Stato interviene: arriva la confisca e infine l’assegnazione al Comune.
E ora, grazie ad un progetto realizzato con il cofinanziamento dell’Unione europea, Programma Operativo Nazionale Legalità 2014 – 2020, Fondo Sociale Europeo e Fondo europeo di sviluppo regionale - Asse III Azione 3.1.1, si appresta a vivere la sua seconda vita, regalando una chance di riscatto a tanti giovani del territorio.
A Palazzo Monachelli nasce il Museo del gusto, un progetto ambizioso destinato a ragazzi in condizioni sociali svantaggiate oppure sottoposti a procedimenti penali. Verranno formati e avviati al mondo del lavoro, in particolare nel settore agroalimentare, del marketing e dell’organizzazione di eventi.Le fonti bibliografiche disponibili raccontano che i Monachelli erano una famiglia di notabili e proprietari terrieri, tra le più ricche di Santa Maria di Ogliastro, l’antico nome di Bolognetta, e svolsero un ruolo determinante per lo sviluppo del paese tra la metà dell’800 e il 1950. Palazzo Monachelli fu costruito nell’800 ed era la residenza signorile della famiglia. Nel corso dei decenni, gli eredi depauperarono completamente il patrimonio e il Palazzo entrò nel circuito dei possedimenti della mafia. Con un provvedimento della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo, l’immobile fu confiscato a Tommaso Cannella, capomafia di Prizzi e fedelissimo di Bernardo Provenzano. Nel 2009, attraverso l’Agenzia del Demanio (Direzione Generale Area Beni Confiscati), fu trasferito al patrimonio indisponibile del Comune di Bolognetta per essere destinato a finalità sociali. Da quel momento inizia lentamente il cammino verso la rinascita di Palazzo Monachelli. Una rinascita sancita ufficialmente con l’inaugurazione del “Museo del gusto” il 21 dicembre 2024.
Per accedere ai finanziamenti del Programma Operativo Legalità FESR/FSE 2014 - 2020, occorreva redigere un progetto che doveva rispondere all’esigenza di «favorire l’inclusione sociale attraverso il recupero dei patrimoni confiscati e di altri beni del patrimonio pubblico» (Asse III).
Palazzo Monachelli è una struttura di circa 600 m² su due elevazioni che versava in stato di degrado e abbandono. Le opere sono state di vario tipo: edili, strutturali, architettoniche e di efficientamento energetico, sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Palermo, con l’obiettivo di effettuare un intervento funzionale, ecosostenibile e inclusivo. Il costo complessivo dei lavori è stato di 1.499.522,69 euro. Il risultato è un palazzo completamente rinnovato, moderno, ma con un inconfondibile fascino d’altri tempi.
Al piano terra sono allestite la Bottega delle Conserve e la Bottega prodotti alimentari. Al primo piano il laboratorio di cucina, 2 aule didattiche, un’aula multimediale e la segreteria. Nel sottotetto invece ci sarà spazio per un magazzino/dispensa e un locale tecnico.
Nel 2017 Bolognetta è stato nominato Paese del gusto per la sua innata vocazione all’enogastronomia. Questo è stato il punto di partenza per la creazione del Museo del gusto. I destinatari del progetto cofinanziato dall’Unione europea, Programma Operativo Nazionale Legalità FESR/FSE 2014 – 2020, sono giovani di età compresa tra 14 e 25 anni a rischio devianza e/o sottoposti a procedimenti penali e presi in carico dagli Uffici di Servizio Sociale per i Minorenni (USSM) o dall’Ufficio Esecuzione Penale Esterna (Uepe) attraverso la misura della messa in prova. Le attività che verranno svolte all’interno del “Museo del Gusto” di Palazzo Monachelli seguiranno tre filoni.
Formazione socio-lavorativa: orientamento verso percorsi di formazione e inserimento lavorativo, colloqui con giovani e/o i loro familiari, supporto nella compilazione di curriculum vitae, formazione specifica negli ambiti del progetto (cucina e produzioni agroalimentari, marketing del territorio, web e social media), attività laboratoriali, stage, tirocini, apprendistato etc.
Verrà inoltre coltivato il cosiddetto orto in terrazza.
Marketing e promozione del territorio: verranno proposti conserve, confetture, semi-preparati e altri generi agroalimentari per esaltare la tradizione culinaria siciliana. I prodotti avranno un marchio etico che sarà oggetto di studio da parte dei ragazzi e saranno esposti al Museo e nelle strutture ricettive partner.
Organizzazione di eventi e manifestazioni: il Museo del gusto ospiterà eventi con chef stellati che promuoveranno gratuitamente la cultura della legalità e l’arte culinaria, attraverso show cooking, cene solidali con i familiari delle vittime di mafia, autorità impegnate nella lotta alle mafie etc. Grazie alla partnership con aziende esterne, i giovani avranno la possibilità di partecipare a manifestazioni di interesse internazionale, come ad esempio il Cous Cous Fest.
Il progetto del Museo del gusto ha visto in prima linea il Comune di Bolognetta, in particolare l’area dei Servizi Sociali (afferenti al Distretto socio-sanitario 36) e l’Ufficio Tecnico, ma per renderlo operativo e fruttuoso è stata indispensabile la sinergia con vari enti. Tra questi: Agenzia per il Lavoro; Rete di partenariato composta da 23 soggetti (aziende agricole e agroalimentari, ristoranti, strutture ricettive, associazioni culturali, istituti alberghieri, associazioni internazionali tipo Slow Food, GAL, Associazione Centro Educazione Ambientale, Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità); Ente di formazione Eap Fedarcom per la gestione delle attività formative e di inclusione socio-lavorativa.
«Il progetto vuole promuovere la legalità nel mondo dell’economia sociale, riaffermando i principi di legalità e giustizia in modo concreto e visibile nei luoghi in cui la mafia aveva affermato il suo potere. Oggi il Museo del gusto ha finalmente visto la luce ed è pronto a far splendere decine di giovani, regalando loro opportunità e inserimento sociale», dice Mary Elizabeth Smith, sindaco di Bolognetta.
GdS, 15 DICEMBRE 2024
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