sabato, dicembre 07, 2024

Corleone, al prof. Salvatore Raimondi (Università di Palermo) è stata consegnata una targa di riconoscimento al merito e alla carriera


L’evento, organizzato a Corleone, è avvenuto in occasione della Giornata Mondiale del Suolo (5 dicembre). Gli incontri per la commemorazione sono stati distribuiti nei giorni 4 e 5 dicembre. La consegna della targa (4 dicembre pomeriggio) è stata inserita dopo la presentazione del libro “Pronti e ResilientiDalla protezione civile alla resilienza civile” di Gaetano Russo Truglio

I lavori sono stati aperti da Salvatore Schillaci, Vicesindaco e Assessore all’Agricoltura del Comune di Corleone e chiusi dal Sindaco della Città di Corleone Dott. Walter Rà. Nell’ambito dei saluti istituzionali erano presenti: Francesco Cancellieri (Presidente di ASSOCEA), il prof. Vincenzo Piccione (Presidente sezione Sicilia SIGEA-APS), il dott. Luca Gazzara (Presidente del Forum del Contratto di Fiume Alto Belice Sinistro), il rappresentante del CIDMA (sede dei lavori). Del libro ne ha parlato Gaetano Russo Truglia. Sono intervenuti anche il Responsabile Editoriale (Margherita Guglielmino) e l’Amministrazione della Carthago Edizioni (Giuseppe Pennisi).

Tutti gli interventi sono stati molto ricchi di contenuti che hanno riguardato il territorio di Corleone, gli aspetti scientifici, la legislazione italiana ed europea, i suggerimenti per migliorare la condizioni attuali delle associazioni che si occupano della protezione civile. Le targhe sono state consegnate dal Sindaco dott. Rà, dal vicesindaco Schillaci e dall’assessore Pio Siragusa sia all’autore del libro che al prof. Raimondi. Quest’ultimo, dopo la consegna, prendendo la parola ha ringraziato il Sindaco Rà, l’assessore Schillaci, l’assessore Siragusa, tutta l’Amministrazione della Città di Corleone e la Cittadinanza e infine Luca Gazzara. A questo punto il prof. Raimondi ha sinteticamente illustrato il suo campo di attività didattica e scientifica che riguarda il SUOLO.

Ha iniziato 50 anni fa a studiare il suolo (era il mese di settembre del 1974) con una tesi di laurea dal titolo Il Fuciligno, a Corleone, relatore il prof. G. Fierotti. Negli ultimi anni è ritornato a studiare i suoli dello stesso comune che evolvono sulle Calcareniti Glauconitiche di Corleone. Quest’ultimo tema il prof. Fierotti ne parlò nel 1974 in alternativa al Fuciligno. Allora la scelta è ricaduta sul Fuciligno perché aveva il valore agronomico più alto. Oggi considerando i suoli sulle Calcareniti e le bellezze ambientali, paesaggistiche, idrologiche archeologiche, architettoniche di tale formazione litologica possono determinare uno sviluppo turistico notevole. Tale sviluppo può essere da traino per tutti gli altri settori produttivi.

Il suolo è un Ecosistema che ha rapporti stretti con gli altri ecosistemi ambientali: Atmosfera, Idrosfera, Litosfera e Biosfera. E’ studiato dalla Pedologia i cui aspetti della prima parte sono sotto enunciati.

Il suolo è un Corpo Naturale che si trova sulla superfice terrestre.

Il suolo si Forma (Genesi) sotto l’azione dei Fattori o Agenti della pedogenesi che sono:Litologia, Clima, Organismi, Morfologia, Tempo……. (Uomo).

La pedogenesi avviene attraverso dei Processi (Processi Pedogenetici). Essi sono: Fisici, Chimici, Biologici, Biochimici, di Trasporto, di Deposizione e Antropici.

Il Trasporto, operato prevalentemente dall’acqua, può avvenire all’interno del suolo o sul suolo. Se avviene all’interno del suolo, i materiali trasportati possono risalire e depositarsi sulla superfice oppure possono uscire lateralmente o perdersi in profondità (in alcune rocce l’acqua dà origine alle risorse idriche sotterranee). Se il trasporto avviene su un pendio, in relazione alla pendenza, all’uso e gestione applicata, e alla velocità dell’acqua si ha l’erosione. La deposizione del materiale eroso può avvenire lungo il pendio, alla base del pendio, nella vallata oppure, se la velocità è molto alta può raggiungere un corso d’acqua e depositarsi in un lago (interramento de laghi naturali e degli invasi artificiali) o raggiungere il mare. In alcuni casi l’artefice della formazione del suolo è l’uomo (suoli antropogenici)

Dalla combinazione di tutti questi processi scaturiscono le diverse tipologie di suolo.

Lo studio del suolo. Le fasi di un rilevamento pedologico sono: 1) Indagine ambientale; 2) Studio del profilo (sezione dalla superfice alla roccia), tramite apertura delle buche, scelta della sezione da studiare, descrizione degli orizzonti del profilo e campionamento di essi; 3) Analisi di laboratorio dei campioni prelevati; 4) Classificazione del suolo secondo laFrancese, la Soil Taxonomy (Americana) e la FAO UNESCO. A partire dal 2000 circa la FAO UNESCO è stata rivisitata e trasformata in WRB (WORLD REFERENCE BASE FOR SOIL RESOURCES), mentre la Francese è stata abbandonata. Il Fuciligno, pubblicato con il titolo di Il Ficiligno è a firma di G. Fierotti (perché a Corleone gli operatori agricoli lo chiamano Fuciligno o Ficiligno. Esso è stato il primo suolo siciliano ad essere classificato secondo la Soil Taxonomy a livello di Serie (con un altissimo dettaglio).

La Carta dei suoli (mostra la distribuzione dei suoli di in un territorio) può essere elaborata a livello parcellare, aziendale, comprensoriale, comunale, provinciale, regionale, nazionale, europea, mondiale.

Le Carte dei suoli della Sicilia pubblicate, a scala 1:250.000, sono 2: Ballatore e Fierotti (1968), Fierotti e altri (1978). Nella prima i suoli sono classificati secondo la Francese; nella seconda oltre alla Francese c’è la Soil Taxonomy e la FAO UNESCO. Il suolo nell’ambiente ha moltissime funzioni. Nel campo agricolo, forestale e botanico ha la capacità a sostenere piante e ad esse sono legate tutte le produzioni agricole, forestali pastorali e la biodiversità (fertilità del suolo). Sinteticamente si può affermare che i popoli che gestiscono suoli fertili sono ricchi mentre quelli che operano su suoli a bassa fertilità sono poveri. In un ambiente, in relazione alla combinazione dei fattori della pedogenesi, i suoli possono migliorare la loro fertilità ma possono anche invertire la tendenza fino alla scomparsa del suolo e all’affioramento della roccia sottostante.

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