domenica, novembre 17, 2024

Batteri nell’acqua a Corleone, il sindaco vieta l’uso potabile e suggerisce di usare l’acqua minerale per lavarsi i denti

I disagi maggiori per i residenti del centro storico

Fabio Lo Bono

Ancora emergenza idrica a Corleone e Cefalù, mentre a Gangi, sulle alte Madonie, per fronteggiare la crisi sono state autorizzate le trivellazioni di nuovi pozzi. Alcuni valori sopra la norma hanno reso non potabile l’acqua erogata nel centro storico di Corleone. A seguito di controlli microbiologici, eseguiti sul serbatoio San Giuliano, che hanno rivelato il superamento dei valori limite di batteri escherichia coli, il sindaco, Walter Rà, a tutela della incolumità dei cittadini con una ordinanza firmata venerdì ha vietato, nelle zone servite dalla fonte idrica, l’utilizzo di acqua per usi alimentari e potabili. Il consiglio da parte del Comune è quello di utilizzare acqua minerale anche per lavarsi i denti.

Il divieto di utilizzo dell’acqua sarà in vigore, fino al completamento dell’intervento di bonifica da parte dell’Amap. Il provvedimento di chiusura riguarda la parte alta e storica del Comune e coinvolge coinvolge circa 3 mila abitanti, ovvero un terzo della popolazione. Nello specifico le strade interessate sono via San Giuliano, via San Michele, via Sferlazzo, via Candelora, via Roma, via Cammarata, via Schiera, zona Municipio, zona San Leoluca, via San Martino, via Madonna delle Grazie, zona Sant’Agata e altra viabilità secondaria.

A Cefalù, invece, si è fermato ancora l’acquedotto Presidiana per una perdita e «i tecnici hanno lavorato fino al tardo pomeriggio di ieri per risolvere il problema, che fortunatamente non ha creato grossi disagi alla città», ha detto il sindaco di Cefalù Daniele Tumminello. La zona interessata dai disservizi, è quella esterna al centro abitato, le contrade Monte e Campella (via Campella, contrada Mollo, via Monte, San Biagio, Poggio Maria, via del Commercio, via Campanelle, cozzo Monaco, cozzo Rotondo, via dei Francescani, via Roccazzo, via dei Gerani), i quartieri Mazzaforno e Settefrati (via Iris, via Zagara, Settefrati, via Salaverde, via dei Papaveri, contrada Ogliastrillo, contrada Figurella, via Gigli, via delle Margherite). A Gangi, sulle alte Madonie, infine i nuovi sviluppi fanno pensare a una soluzione della emergenza idrica. La cabina di regia della Regione ha comunicato importanti sviluppi per il territorio, autorizzando le attività per il pozzo in contrada Furma - Cassina per un importo complessivo di 223 mila 460 euro. In contrada Piano, invece è stata autorizzata la trivellazione di un nuovo pozzo e la realizzazione della relativa conduttura di collegamento, per un importo pari a 329 mila 500 euro. (*falob*)


Gasolio nella fogna,controlli a Carini

Risolto a distanza di quasi 24 ore il giallo a Carini della forte puzza di benzina proveniente dalle fogne nella zona tra via Campania e corso Italia. A provocare quel tanfo è stato uno sversamento da una cisterna interrata che conteneva gasolio appartenente al plesso Agliastrelli di via Umbria, immobile che si trova a pochi passi da corso Italia. In pratica lo scorso giovedì la scuola è stata rifornita di gasolio per alimentare l’impianto di riscaldamento. La ditta, però, inavvertitamente avrebbe immesso senza accorgersene più gasolio di quello che necessitava. Questo ha finito per causare lo sversamento del combustibile dalla cisterna alla vicina caditoia in grandi quantità. Il tanfo ha cominciato ad avvertirsi dal pomeriggio del giorno seguente. A lanciare l’allarme erano stati i residenti intorno alle 19 di venerdì, impauriti da questo tanfo proveniente dalle fogne. Per tutta la notte tra venerdì e ieri i vigili del fuoco hanno monitorato la situazione, riuscendo finalmente a trovare la fonte di quella puzza causata dalla perdita di gasolio dalla cisterna interrata della scuola che scaricava poi sulla caditoia vicina. Intervenuta anche l’Arpa, l’agenzia regionale protezione ambiente, che con i propri tecnici ha effettuato dei prelievi in diversi punti. (*MIGI*)

GdS, 17/11/2024

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