di Giuseppe Savagnone
Un voto che ignora le pressioni internazionali
Le logiche inesorabili del circo mediatico hanno concesso ben poca visibilità alla notizia che il 28 ottobre la Knesset, il Parlamento israeliano, ha approvato con una maggioranza schiacciante – 92 voti favorevoli e 10 contrari – una legge che mette al bando l’Agenzia ONU per i rifugiati palestinesi (Unrwa). Eppure non si tratta di una decisione di poco conto.
Lo dimostrano, se non altro, le unanimi pressioni internazionali volte a scongiurarla. Il portavoce del dipartimento di Stato americano, Matthew Miller, in un briefing con la stampa, aveva dichiarato: «Abbiamo chiarito al governo israeliano che siamo profondamente preoccupati per questa proposta di legge e lo abbiamo invitato a non approvarla», sottolineando «il fondamentale ruolo svolto dall’agenzia delle Nazioni Unite nella distribuzione degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza».