Il voto dei singoli Paesi aderenti all’Onu |
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato oggi con 187 voti a favore, due contrari e un’astensione la 32a risoluzione che chiede la fine del blocco statunitense di Cuba. Il risultato conferma l’isolamento della nazione nordamericana nella sua politica contro L’Avana, descritta in questi ambienti come obsoleta e priva di senso.
Le delegazioni statunitense e israeliana hanno votato contro, mentre la Moldavia si è astenuta.
La risoluzione invita gli Stati ad astenersi dall’emanare e applicare leggi e misure coercitive, in conformità con i loro obblighi derivanti dalla Carta delle Nazioni Unite e dal diritto internazionale, che, tra l’altro, ribadiscono la libertà di commercio e di navigazione.
Chiede inoltre che vengano prese le misure necessarie per abrogarle o invalidarle al più presto.
Il voto è stato accompagnato da un rapporto dettagliato preparato dal Segretariato delle Nazioni Unite con il contributo di 180 Paesi e di circa 30 agenzie ONU.
Agenzie come il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, l’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura, il Programma alimentare mondiale e gli organismi globali per il commercio e il turismo sottolineano gli effetti critici di questa politica in ciascuna delle loro aree di interesse.
Secondo la delegazione cubana, il blocco è la pietra angolare della politica di massima pressione contro l’isola caraibica.
Il prolungamento delle misure unilaterali con il massimo impatto sulla popolazione e sull’economia continua a riprodurre e ad aggravare gli effetti devastanti dell’assedio, il più lungo e completo della storia.
Questa politica continua con l’obiettivo storico di deprimere l’economia e i salari, creare carenze materiali e danni ai servizi pubblici, provocare insoddisfazione e disperazione tra la popolazione e sovvertire l’ordine costituzionale legittimamente stabilito.
“Il blocco è un crimine contro l’umanità, un atto di genocidio e una flagrante, massiccia e sistematica violazione dei diritti umani di oltre 11 milioni di cubani. È una crudele politica di punizione”, si legge ancora nel documento.
Il rapporto presentato da Cuba stima perdite per cinquemila 56,8 milioni di dollari come conseguenza dell’assedio tra il marzo 2023 e il 29 febbraio 2024, il che rappresenta un aumento di 189,8 milioni di dollari rispetto al rapporto precedente.
La politica aggressiva causa una perdita mensile approssimativa di oltre 421 milioni di dollari, più di 13,8 milioni di dollari al giorno e più di 575.683.683 dollari di danni all’ora.
italiacuba.it, 30 ottobre 2024
https://italiacuba.it/2024/10/30/vittoria-schiacciante-allonu-187-voti-a-favore-di-cuba/
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