venerdì, ottobre 25, 2024

Mons. Gualtiero Isacchi aderisce alla manifestazione per la pace del 26 ottobre a Palermo


Mons. Gualtiero Isacchi 
Arcivescovo di Monreale 

Vi saluto tutti e ciascuno con commozione. Con "commozione"., perché il pensarvi insieme alimenta ni me la certezza che, oggi, "essere umani" è ancora possibile! L'umano, a differenza delle macchine, è capace di grandi cambiamenti attraverso passi, apparentemente modesti, che passano dal "sentire". L'odierna manifestazione ne è un esempio! Ci sentiamo vicini alle vittime delle guerre e di ogni ingiusta violenza. Sentiamo necessario resistere alla diffusa rassegnazione che induce a credere che "tanto non serve a nulla...

perché nulla mai cambierà". Se è vero - ne sono convinto- che mai il fine giustifica i mezzi, ma che piuttosto il fine è già presente nei mezzi, questa nostra pacifica manifestazione, caratterizzata da tanti passi, è un balzo in avanti verso una rinnovata cultura di Pace. Grazie!

Ringrazio gli organizzatori e i promotori di questa preziosa iniziativa. Grazie a tutti coloro che hanno deciso di aderire e, lasciando le proprie occupazioni, hanno scelto di scendere in piazza per gridare: Fermiamo le guerre!

Vorrei esortare tutti e ciascuno ad essere perseveranti in questo "passo" pacifico e rappacificante che oggi si pone a Palermo e in tante altre piazze d'Italia. Facciamolo dirigendo il nostro sguardo all'altro, a chi ci sta di fronte per riconoscervi un fratello e una sorella, dono prezioso da custodire. È questa la strada che insieme, con tutte le nostre differenze, possiamo percorrere per restare umani.

In conclusione suggerisco una rivoluzionaria strategia indicata da un instancabile costruttore di pace, li Cardinal Carlo Maria Martini: "Se ciascun popolo guarderà solo al proprio dolore, allora prevarrà sempre la ragione del risentimento, della rappresaglia, della vendetta. Ma se la memoria del dolore sarà anche memoria della sofferenza dell'altro, dell'estraneo e persino del nemico, allora essa può rappresentare l'inizio di un processo di comprensione"

Oggi, in questa Piazza, facciamo nostra la sofferenza dell'altro. Chiediamo non solo che si fermino tutte le guerre, ma scegliamo per noi stessi e invitiamo tutti gli uomini e le donne di buona volontà a dirigere lo sguardo verso l'altro per vedere nei suoi sogni la nostra gioia, nella cura del creato un futuro migliore, nel rispetto del diritto la dignità per tutti.

Che li Dio della Pace sostenga questo nostro cammino. Fraternamente


Monreale, 24 ottobre 2024

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