venerdì, ottobre 04, 2024

L’atleta paralimpica Xenia Francesca Palazzo festeggiata a Corleone, la città d’origine dei nonni paterni, di cui è cittadina onoraria


DINO PATERNOSTRO

Di solito gli atleti importanti, quelli che salgono sul podio e vincono le medaglie, noi corleonesi li guardiamo in Tv, magari facciamo il tifo per qualcuno che ammiriamo, che ci sta a cuore, e basta. Con Xenia Francesca (auguri!, oggi è il suo onomastico) Palazzo non è così.

L’abbiamo ammirata, abbiamo fatto il tifo per lei alle Paralimpiadi di Parigi, l’abbiamo applaudita e ci siamo inorgogliti quando - due volte sul podio - ha mostrato la sua medaglia di bronzo e la sua medaglia d’oro. Ma non è finita qui. Da ieri Xenia Francesca è a Corleone, accompagnata da Giovanni, il suo papà, e noi l’abbiamo incontrata stamattina nell’Auditorium dell’IISS “Don G. Colletto“, abbracciandola e facendole i complimenti di presenza. E raccomandandole di portare un bacione a nonna Francesca, appena torna a Verona dove abitano. 


Xenia Francesca ha voluto incontrare gli alunni dell’IC “G. Vasi” e poi gli studenti del Colletto. Ha fatto vedere alcuni video delle Paralimpiadi, poi ha parlato di lei, del suo impegno, del suo lavoro, della bellezza di condividere soddisfazioni e gioie. 

Nel pomeriggio nella sala consiliare, quando è stata festeggiata da consiglieri, amministratori, associazioni (ha ricevuto il premio “Cuor di leone” da “4 chiacchiere…”) e semplici cittadini, Xenia Francesca si è commossa. Ma più di lei si è commosso papà Giovanni, raccontando che 26 anni fa (è l’età della figlia) è accaduto il miracolo: sembrava che per la sua piccola non ci fossero speranze e invece, con l’aiuto e l’impegno della famiglia (“in particolare di mia moglie”, ha detto Giovanni con le lacrime agli occhi) e di tanti altri, adesso siamo qui a raccontare e a festeggiare. 

Domattina Xenia Francesca andrà ad incontrare l’associazione EFFATÀ e i suoi “ragazzi speciali”. 

Poi tornerà a Verona col padre. Ma con l’impegno che tornerà a Corleone, la città del padre e dei nonni paterni, la città di cui è cittadina onoraria. 

Dino Paternostro  











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