venerdì, ottobre 11, 2024

Giovanni Orcel, lunedì 14 alle ore 9 la commemorazione in corso Vittorio Emanuele. Alle 10,30 incontro nell’aula magna con gli studenti del Regina Margherita


Palermo 11 ottobre 2024 – Lunedì ricorre il 104° anniversario dell’assassinio mafioso di Giovanni Orcel, segretario generale della Fiom Palermo. La figura del segretario dei metallurgici, costruttore di unità tra il mondo contadino e operaio, sarà ricordata lunedì nel corso di due momenti. 

Alle ore 9 in corso Vittorio Emanuele (angolo via del Giusino), sotto la targa che ricorda la sua uccisione, avvenuta il 14 ottobre del 1920, sarà deposta una corona di alloro e interverranno Serafino Biondo, Rsu Fiom Cgil Palermo e il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo. Durante la commemorazione, gli alunni del liceo musicale dell’IIss Regina Margherita eseguiranno l’Inno nazionale, l’Inno dei lavoratori e Bella ciao.  

Alle ore 10.30 nell’aula magna dell’istituto Regina Margherita si terrà l’iniziativa “Giovanni Orcel vive” rivolta agli studenti e alle studentesse. Interverranno: il dirigente scolastico dell’istituto Regina Margherita Domenico Di Fatta, l’autore della biografia su Orcel Giovanni Abbagnato, la pronipote di Orcel Miriam Giuliana, uno studente, il presidente del centro Impastato No Mafia Memorial Umberto Santino, il segretario generale Fiom Cgil Palermo e Sicilia Francesco Foti, il segretario generale Cgil Sicilia Alfio Mannino. Coordina Dino Paternostro, responsabile dipartimento Archivio e memoria storica della Cgil Palermo. 

“La lezione di Giovanni Orcel è utile e necessaria, ancora oggi c’è bisogno di unire il mondo del lavoro, soprattutto perché negli ultimi anni le scelte politiche ed economiche hanno prodotto insicurezza e precariato – affermano Mario Ridulfo, Francesco Foti e Dino Paternostro - Orcel, per il lavoro che ha svolto a tutela dei lavoratori del Cantiere Navale è e resta esempio e punto di riferimento per tutti. Erano gli anni tra il 1919 e il 1920, il cosiddetto “biennio rosso”, quando in Sicilia esplosero le grandi lotte operaie, che ha Palermo portarono all'occupazione del Cantiere Navale contro le gabbie salariali e il caro vita, di cui lui fu protagonista. Le sue idee e le sue rivendicazioni continuano per noi ad avere lo stesso valore di allora”. 

L’assassinio di Orcel avvenne otto mesi dopo l’omicidio di Nicolò Alongi, ucciso il 29 febbraio 1920 a Prizzi, un altro sindacalista che ebbe un ruolo molto importante nel movimento contadino.  “Giovanni Orcel, insieme a Nicoló Alongi voleva costruire l’unità del mondo del lavoro, di quel mondo che un secolo fa era composto essenzialmente da operai e contadini, da lavoratori delle città e lavoratori delle campagne – aggiungono Ridulfo, Foti e Paternostro -  L’unità era necessaria per conquistare diritti e per contrastare agrari, mafiosi e industriali, che quei diritti li negavano. Il mondo del lavoro può avanzare e conquistare diritti solo se costruisce la sua unità, da contrapporre a certo padronato agrario e industriale, alle mafie e ai pericolosi rigurgiti di neofascismo”.

 Giovanni Orcel, al quale è dedicata la Camera del Lavoro di Palermo, fu accoltellato in corso Vittorio Emanuele il 14 ottobre del 1920, dopo le 23, da uno sconosciuto che si avventò sul sindacalista colpendolo al fianco sinistra e lasciandolo per terra dissanguato. Il dirigente sindacale era da poco uscito dalla sede sindacale di via Lungarini, per discutere delle elezioni amministrative che si sarebbero tenute a novembre. Il partito socialista l’aveva candidato alla Provincia.  Ai suoi funerali parteciparono oltre 10 mila persone che sfilarono in corteo chiedendo giustizia per il suo assassinio. I compagni di militanza denunciarono come responsabili i capimafia del tempo, ma il delitto rimase impunito, come molti altri che colpirono, prima e dopo, dirigenti e militanti politici e sindacali.

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