mercoledì, settembre 04, 2024

Il prof. Nando Dalla Chiesa e 40 studenti della Statale di Milano in visita a Corleone

La foto di gruppo davanti la caserma dei carabinieri 

DINO PATERNOSTRO

Non dobbiamo, non possiamo essere pessimisti. Dopo aver visto i volti “puliti” dei 40 studenti della facoltà di Scienze politiche dell’università Statale di Milano, che il prof. Nando Dalla Chiesa stamattina ha portato a Corleone, non dobbiamo e non possiamo essere pessimisti. Certo, la mafia e i mafiosi ci sono ancora, e trescano con certa politica e con certe istituzioni. Non sono solo a Roma, a Berlino e a New York, ma anche a Corleone, a Palermo, in Sicilia. E lanciano segnali come quello dello scorso Ferragosto…

Nonostante tutto, però, abbiamo docenti come Dalla Chiesa e studenti come i 40 che ha portato ieri a Palermo e stamattina a Corleone, impegnati a studiare, a capire gli intrecci mafia-economia-politica per combatterli meglio, per aiutare noi a combatterli meglio. È il modo migliore di rispondere a certe provocazioni. O

Un momento dell’incontro nel saloncino Dalla Chiesa

Li ho incontrati stamattina questi ragazzi, insieme a Caterina Pollichino, segretaria della Camera del lavoro, nella caserma dei Carabinieri di Corleone, dove Carlo Alberto Dalla Chiesa, da giovane capitano, assunse il comando delle squadriglie anti banditismo. Siamo stati invitati a raccontare ai ragazzi la Corleone degli anni ‘40 e la Corleone di oggi, la Corleone di Placido Rizzotto, ucciso a 34 anni dalla mafia, e la Corleone dove Dalla Chiesa indagò su quel delitto. E subito individuò e riuscì ad arrestare due esponenti (Pasquale Criscione e Vincenzo Collura) della cosca mafiosa che rapirono ed assassinarono il giovane sindacalista, che confessarono il delitto addossandone le responsabilità a Luciano Liggio. La giustizia ingiusta d’allora assolse tutti per insufficienza di prove. 


Con Nando Dalla Chiesa e Caterina Pollichino nella sala dei faldoni del maxi processo al Cidma


È stato emozionante parlare di questo nella saletta della caserma intitolata a Dalla Chiesa, guardando negli occhi quegli studenti venuti da Milano, dalla Lombardia, e leggendovi tanto interesse, tanta curiosità, che si sono trasformati in domande lungo il tratto di strada che abbiamo percorso insieme per recarci al Cidma. 

Come Palermo, anche “Corleone è stata capitale di mafia e antimafia”. È stata l’antimafia dei contadini, antica quanto la mafia, guidata dalla Cgil, che ha pagato costi di sangue altissimi. Ne ho scritto nel libro “La strage più lunga”, di cui ho regalato copia ai ragazzi e al loro professore. 

La visita al CIDMA ha confermato il lungo percorso della mafia e dell’antimafia a Corleone. Il prof. Dalla Chiesa è stato bravo a fermarsi con i suoi studenti nella sala dei faldoni del maxi-processo contro la mafia, ad aprire qualcuno di quei faldoni e far toccare con mano ai ragazzi i fogli scritti e firmati da Giovanni Falcone, le confessioni di Tommaso Buscetta, le dichiarazioni di tanti altri mafiosi. Così si fa ricerca, ma si fanno emozionare i ragazzi e si rafforza la coscienza civile di intere generazioni di giovani. E l’Italia oggi ha tanto bisogno di tutto questo. 

Grazie, prof. Dalla Chiesa.

Grazie, ragazzi. 

Dino Paternostro


4 settembre 2024


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