Salvatore Riina Jr. |
L’amministrazione cittadina prende le distanze dal figlio terzogenito del capo di Cosa nostra
L’amministrazione comunale di Corleone risponde a Salvatore Riina jr, figlio terzogenito del capo di Cosa nostra, che aveva indirettamente attaccato l’intitolazione della strada dove risiede la sua famiglia al giudice Cesare Terranova, assassinato dalla mafia nel 1979. "Pur non volendo dare ulteriore visibilità a chi periodicamente ne è alla ricerca – scrivono dal palazzo di città - l'amministrazione comunale di Corleone
interviene a seguito del post di Salvo Riina jr sui social. Il sindaco, la giunta, il presidente del Consiglio comunale e i consiglieri tutti prendono nettamente le distanze da tali dichiarazioni e condannano fermamente tale spavalderia, che suona come un vile attacco allo Stato e alle Istituzioni".Il comune di Corleone risponde così a Salvuccio Riina, già condannato per mafia, figlio del boss di Cosa nostra Totò Riina morto in carcere nel 2017. Sui social Riina Jr aveva scritto: "Buon Ferragosto a tutti voi da via Scorsone 24, 90034, Corleone". La via Scorsone, dove storicamente risiede la famiglia Riina, dal 2018 è stata rinominata via Cesare Terranova in memoria del magistrato ucciso dalla mafia a Palermo insieme al suo collaboratore Lenin Mancuso.
"Le esternazioni di Riina jr, con il riferimento al vecchio nome della via oggi intitolata al giudice Cesare Terranova - scrive il Comune di Corleone - non fanno altro che accentuare una visione negativa e distorta di Corleone, appannando gli sforzi che ogni giorno vengono compiuti dalla comunità per affrancarsi da una nomea legata a mafia e malaffare. Corleone non è mafia. Corleone è storia, cultura, libertà, ma soprattutto Corleone è legalità, tutte caratteristiche che personaggi altamente discutibili non potranno mai scalfire".
La Repubblica Palermo, 27/8/24
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