venerdì, luglio 12, 2024

GIUSTIZIA: BUSIA (ANAC): “CON L’ABOLIZIONE DELL’ABUSO D’UFFICIO CRESCONO I RISCHI DI IMPUNITÀ E AMBIGUITÀ”


Roma, 12 lug. (Adnkronos) - Sull'abolizione dell'abuso d'ufficio "non voglio entrare nel dibattito politico. Ricordo solo che in generale dai presidi anticorruzione dipende anche la crescita economica e lo stesso conseguimento degli obiettivi Pnrr: occorre garantire trasparenza e imparzialità dell'amministrazione per evitare che venga meno la fiducia dei cittadini nelle istituzioni". 

Lo afferma Giuseppe Busia, presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione (Anac), in un'intervista a 'La Stampa'. La nuova legge, dice, "lascia un vuoto, anzi una serie di vuoti. Viene meno la tutela penale in numerosi casi in cui un amministratore o un pubblico ufficiale invece di astenersi, agisce in conflitto di interessi. Oppure, pur non ricevendo in cambio una tangente, abusa del suo potere per favorire qualcuno o svantaggiare qualcun altro. Si tratta anche di comportamenti odiosi, come quelli del funzionario che nega il permesso a costruire al suo vicino di casa, solo perché ha litigato con lui o perché gli è antipatico.

Si pensi ancora ad un concorso, nel quale un commissario favorisce il candidato suo amico: anche se non riceve nulla in cambio, danneggia comunque i candidati più capaci e mina la credibilità della sua istituzione". "Purtroppo - sottolinea Busia - a fronte di una riforma che mirava al condivisibile obiettivo di evitare ambiguità normativa, fondamentale soprattutto in diritto penale, rischiamo di ritrovarci davanti a casi di incomprensibili impunità o a comportamenti altalenanti della giurisprudenza, con nuove incertezze e ambiguità". Quanto alla corruzione, spiega: "Certamente una delle attività a maggiore rischio è quella dei contratti pubblici, che invece sono una leva fondamentale per garantire crescita e sviluppo. Anche per questo, stiamo lavorando alla digitalizzazione dell'intero ciclo degli affidamenti, in modo che, da un lato, le procedure vengano semplificate e velocizzate, sia per le stazioni appaltanti che per le imprese. E, dall'altro, aumenti la trasparenza, la controllabilità ed anche la concorrenza, a tutto vantaggio del buon utilizzo delle risorse pubbliche". (Adnkronos) 12-LUG-24

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