lunedì, luglio 29, 2024

Domani la Cgil Palermo ai funerali dello storico Giuseppe Carlo Marino. “Le sue ricerche hanno consentito la riscoperta di storie dimenticate di molti sindacalisti uccisi e stimolato il nostro impegno per la memoria”

Giuseppe Carlo Marino

Palermo 29 luglio 2024 - La Cgil Palermo parteciperà ai funerali dello storico Giuseppe Carlo Marino, che si terranno domani  30 luglio, alle 11, nella chiesa di Sant’Espedito, in via Nicolò Garzilli.

“Il professore Marino – dichiarano il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo e il responsabile memoria e archivio storico Dino Paternostro, che domani rappresenterà la Cgil alla cerimonia - è stato uno dei più importanti storici della Sicilia, che ha avuto il merito di mettere in evidenza con molta chiarezza il ruolo del movimento contadino e operaio della nostra regione, nella lotta contro lo sfruttamento del lavoro da parte del padronato agrario ed industriale. Ha messo in rilievo anche il ruolo nefasto della mafia, che ha frenato con la violenza e col sangue lo sviluppo economico, sociale e civile della Sicilia”.

“Da eminente storico e docente presso l’Ateneo palermitano, ha dato risalto al ruolo positivo del movimento sindacale nel sostenere i processi di crescita della città di Palermo, della sua provincia e dell’intera Isola, riconoscendo la determinazione e il coraggio di tanti dirigenti e attivisti sindacali che hanno pagato con la vita l’azione di contrasto alla mafia – aggiungono Ridulfo e Paternostro - Di questo si parla nell’importante volume da lui curato “La Sicilia delle stragi”. Le sue ricerche hanno consentito la riscoperta e la conoscenza delle storie dimenticate di molti sindacalisti uccisi da boss e latifondisti e hanno stimolato la nostra Camera del Lavoro a un impegno straordinario nella riscoperta della memoria storica coniugata all’impegno quotidiano per il lavoro e i diritti”.

“Siamo sicuri - concludono Paternostro e Ridulfo - che la produzione scientifica di Giuseppe Carlo Marino continuerà ad essere indispensabile per la lettura dei fatti e dei misfatti della Sicilia, continuando ad indicare la strada per il riscatto della nostra terra”. 


NOTA BIOGRAFICA

Nato a Palermo nel 1939, da adolescente Carlo Marino si era trasferito a Firenze, dove nel 1962 conseguì la laurea nella Facoltà di Scienze Politiche, discutendo una tesi sulla Sinistra siciliana dopo il Risorgimento, premiata con la menzione dell’Istituto Cesare Alfieri.

Negli anni fiorentini divenne amico, tra gli altri, del poeta Mario Luzi, del “sindaco santo di Firenze” Giorgio La Pira e di Nicola Pistelli, leader della sinistra cristiana.

In Toscana poi approfondì i legami sia con gli ambienti del cattolicesimo sociale sia con gli ambienti del marxismo. D’altronde, sin da ragazzo, Giuseppe Carlo Marino si professava cattolico dal punto di vista religioso e comunista dal punto di vista politico.

Presidente onorario dell’Anpi Palermo Comandante Barbato (intitolato a Pompeo Colajanni, il comandante partigiano liberatore di Torino), Carlo Marino fu uno degli esponenti di punta della storiografia marxista e fu un protagonista prima del Partito Comunista Italiano, poi di Rifondazione Comunista. 

Dopo la parentesi toscana, nel 1970 Marino scelse di tornare a Palermo, nella Facoltà di Scienze Politiche, dove insegnò “Storia del Risorgimento”, “Storia Moderna” e – dopo essere diventato professore ordinario nel 2001 – anche “Storia Contemporanea”.

A Palermo, Carlo Marino fu assai apprezzato non solo dagli ambienti più vicini ideologicamente (dall’Istituto Gramsci alla Cgil, dai movimenti studenteschi ai partigiani, dal Pci alla sinistra extraparlamentare) ma anche nel mondo cattolico e tra gli storici di destra, come ad esempio Gaetano Falzone e Pippo Tricoli, che lo consideravano brillante dal punto di vista storiografico e onesto intellettualmente dal punto di vista politico.

Giuseppe Carlo Marino collaborò anche con la Rai e scrisse numerosi saggi, tra i quali: “Storia della Mafia”, “Padrini”, “Storia del separatismo siciliano”, “La Repubblica della Forza: Mario Scelba e le passioni del suo tempo”, “La Sicilia delle stragi”, “Biografia del Sessantotto”, “L’opposizione mafiosa”, “Global Mafia”, “Partiti e lotta di classe in Sicilia: Da Orlando a Mussolini”, “Socialismo nel latifondo” e altri testi studiati nelle Università italiane e straniere.

L’ultima sua opera fu “Contro l’inverno della memoria (e della storia)”, pubblicato negli anni della pandemia per la casa editrice Castelvecchi.

Nel 2014, insieme a Pietro Scaglione, pubblicò “L’altra Resistenza. Storie di eroi antimafia e lotte sociali in Sicilia” (Edizioni Paoline).


(Nota a cura di Pietro Scaglione)

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