L’ospedale di Corleone |
LETTERA APERTA
Spettabile direttore generale dell’OMS
Spettabile dirigente Sanitario dell’Unione Europea...
Spettabile ministro della Salute...
Spettabile assessore regionale alla Sanità…
Spettabile direttore sanitario generale Asp…
Spettabile direttore sanitario P.O. di Corleone…
Spettabile politica di riferimento…
Spettabile cittadino che legge ed elegge…
Spettabile… spettabile… spettabile...
Il termine spettabile, etimologicamente parlando, significa: ragguardevole, cospicuo; ma anche rispettabile, degno di stima; e ancora dal mero punto di vista letterale: abile all’attenzione e all’incarico proposto. E a noi quando spetta? Cosa spetta?
Sono la voce dei lavoratori ausiliari specializzati in ambito ospedaliero della Dussmann che operano nel Presidio Ospedaliero di Corleone, presso l’Rsa di Palazzo Adriano, Pte Lercara Friddi, e nei vari ambulatori e guardie mediche del corleonese, ma in questa lettera ci si rivedono pure tutti i lavoratori pari condizioni alle nostre, dagli amici madoniti di Petralia, ai colleghi del capoluogo siciliano.
In questi giorni il malumore tra i colleghi Dussmann si percepisce più del solito.
Assistiamo inermi alla stabilizzazione del personale Oss, stabilizzato grazie a manovre politiche delle quali molta gente si è avvalsa. Poco anzi niente c’entra la meritocrazia tanto declamata, noi personale Dussmann quanto loro Oss, ci siamo trovati in prima linea ai tempi del Covid-19, abbiamo rischiato lavorando spesso in condizioni sfavorevoli alla sicurezza personale, sfidando la sorte e poi tornando a casa mettendo a rischio la salute e l’incolumità delle nostre famiglie. Da 17 anni abbiamo ricoperto il ruolo di Oss camuffati da una mansione che ci ha sempre penalizzati, ci ritroviamo a lavorare a qualsiasi condizione e in tutte le situazioni, indispensabili all’interno dei reparti dei presidi ospedalieri che si avvalgono del nostro servizio, indifferentemente se si tratta di pronto soccorso, psichiatria, medicina, sala operatoria.Pur avendo tutti i documenti in regola e le attestazioni richieste, ci assumiamo la responsabilità di non aver fatto quella famosa domanda trimestrale dell’emergenza covid del 2020… non ce la siamo sentiti di lasciare un posto fisso, anche se part-time, che per molti lavoratori è l’unica fonte di sostegno e sostentamento, soprattutto in quel periodo di guerra contro il male oscuro. Posto fisso adesso tanto decantato, sbandierato sui social e in ogni dove dai nuovi Oss neo dipendenti dell’ASP, i cosiddetti Angeli del covid…
Arriva nuovo personale Oss… le graduatorie scorrono inesorabili e altrettante persone sono pronte ad insediarsi in questa sorta di rinnovo e svecchiamento del personale! E noi, urlatori silenziosi, stiamo sempre qui a guardare da vicino, da molto vicino, ma sempre con un pugno di mosche in mano restiamo, anche perché abbiamo la consapevolezza che molti dei neo assunti nemmeno hanno visto da vicino cosa è il covid, magari perché chiamati in momenti di tranquillità rispetto al boom dei focolai, e solo noi assieme agli infermieri e i medici abbiamo tastato con mano e sulla nostra pelle cosa significa gestire, curare e far sentire a casa i pazienti infetti.
Non ci fermiamo di lavorare... mai, ma avvertiamo quella sensazione di essere in perenne battaglia, un giorno con le istituzioni che non ci hanno mai riconosciuto il lavoro svolto, un giorno dai famigerati angeli che volando hanno preso il posto che per noi era la chimera, il punto di arrivo di un percorso per la vita. Lavoriamo in reparti in cui l’Oss ospedaliero magari scritto in pianta organica non è mai entrato perché ci siamo noi che abbiamo svolto da sempre i facenti funzione senza portafoglio, come si suol dire, con turnazione h24 e copertura totale. Da tradizione sicula, abbiamo prova che quando la politica vuole tutto si può fare, quindi non ci stancheremo mai di chiedere aiuto e di reclamare che quello che abbiamo realizzato in tutti questi anni venga riconosciuto. Inoltre, cosa non meno importante, siamo lavoratori del luogo e abbiamo anche tutto l’interesse affinché la nostra struttura funzioni bene, e non abbiamo nessun interesse ad avvicinarci a casa perché casa nostra è qua, con tutti i sacrifici, gli sforzi, i soprusi, le piccole soddisfazioni legate a determinate situazioni, i periodi di sconforto, e a quando un sorriso in più ha potuto donare serenità ad un qualsiasi paziente che oltre lamalattia forse aveva bisogno solo di persone che gli stessero vicino.
Alla resa dei conti, alla sistemazione di tutto noi che fine faremo? Vorremmo alzare la voce, vorremmo creare magari piccoli disservizi per far sentire che esistiamo anche noi delle ditte esterne, umili lavoratori, padri e madri di famiglie sempre sottopagati, sfruttati ma presenti… ma poi ligi al dovere cerchiamo una finta quadra che ci permette di lavorare onestamente e con la speranza che un giorno giustizia sia fatta, e che le cose siano eque per tutti, il treno passa una sola volta si dice, e siamo tutti abili e patentati, ad aspettare la fermata giusta, per salire e gustare i famosi diritti e doveri. É la legge giusta questa? Perchè siamo stati dimenticati? Perché siamo gli ultimi? Perchè non si fanno le leggi eque e corrette affinché il servizio pubblico diventi eccellenza senza creare malumori? Dopo tutto questo tempo, non meritiamo una possibilità?
Cerchiamo a lume acceso, notte e giorno, no perditempo, portinaio esperto in possesso di giusta chiave di accesso per poter stabilizzare pubblicamente anche noi che siamo gli Oss “abusivi” da quasi venti anni e che difenda a spada tratta le nostre ragioni, le nostre famiglie e il nostro duro pane quotidiano. E se proprio non si può come Oss, va bene pure come Ausiliari specializzati ospedalieri… va bene tutto, ma restituiteci i nostri sogni!
Testo redatto e curato da: Simonpietro Cortimiglia, rappresentante dei lavoratori della ditta Dussmann
P.O. Corleone:
✓ Campagna Leoluca
✓ Catania Vincenza
✓ Castelli Lucia
✓ Di Mattia Vincenza
✓ Giarratana Mario
✓ Gonzales Petra del Carmen
✓ Lipari Vito
✓ Manto Nicola
✓ Oliveri Castrenze
✓ Rizzuto Placida
✓ Schilleci Leonarda
✓ Scrudato Salvatore
R.S.A. Palazzo Adriano:
✓ Calì Giuseppina
✓ Collura Rosa
✓ Costanza Francesca
✓ Patitò Giovanna
✓ Tuzzolino Carmela
P.T.E. Lercara:
✓ Canale Concetta
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