Giorgio Mannino
Walter Rà è il nuovo sindaco di Corleone. Trentadue anni, fisico allenato, meloniano di ferro, ha conquistato 2.923 voti, pari al 42,38% del totale, lasciandosi alle spalle l’uscente Nicolò Nicolosi. In città davano per scontata la sua vittoria. «Sarò il sindaco di tutti», dice.
Si aspettava questo successo?
«Pensavo che ci fosse una grande voglia di cambiamento in città, lo avevo percepito. Non avevo quantificato un distacco così evidente. Noi siamo un Comune che ha avuto due precedenti famosi, un sindaco eletto con soli 3 voti di distacco dal secondo e un altro eletto per 19. Vincere con un distacco di 700 voti era da tempo che non si vedeva».
Lei aveva una potenza di fuoco dalla sua parte: Fratelli d’Italia, Dc, Forza Italia e volti provenienti dal mondo civico.
«La vittoria non è solo merito mio ma del progetto Coraggio Corleone, molto coeso ed eterogeneo. Abbiamo saputo coniugare un aspetto politico e partitico afferente al centrodestra con Fratelli d’Italia, Dc e Forza Italia con delle candidature espressione del civismo. Di 16 candidati, 8 sono under 40, altri 8 hanno già ricoperti incarichi di governo. Era difficile riuscire a ottenere un equilibrio così stabile tra l'entusiasmo delle prime leve e chi ha già ricoperto delle cariche».
Durante la campagna elettorale ha parlato di impegno antimafia, dell’importanza del rispetto della legalità: non la imbarazza avere il sostegno di Cuffaro, condannato per favoreggiamento alla mafia?
«Assolutamente no, il gruppo della Dc di Corleone è un gruppo fatto di giovani che ha grande entusiasmo e storie personali, familiari e politiche che hanno portato un valore aggiunto sul tema della legalità. Ho sentito Cuffaro nei mesi precedenti, penso che la sua legittimità gli permetta di ricoprire il ruolo nel suo partito. Non si può non prenderne, atto anche alla luce dei risultati della Dc. Il vero grande problema è quello delle zone grigie. La vera lotta alla mafia poggia su fatti concreti».
Quali sono i principali problemi della città? Su cosa interverrà nell’immediato?
«L'emergenza idrica è il problema più grave. Ma il vero grande problema è la situazione economica-finanziaria. Ci troviamo in una situazione di pre-dissesto, abbiamo una massa debitoria consistente e il piano di riequilibrio non sta funzionando».
È vero che tiene cimeli del Duce in casa?
«Non è vero. La ritengo una cosa trash, proprio di cattivo gusto».
GdS, 12/06/2024
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