sabato, giugno 08, 2024

Elezioni comunali 2024. Da Corleone a Cinisi, gli altri comuni al voto


Nel paese dell’entroterra palermitano centrodestra spaccato fra Nicolosi e Rà; a sinistra si ricandida Cipriani

di DANIELE DITTA


Oltre a Bagheria e Monreale ci sono altri sette Comuni della provincia di Palermo chiamati alle urne sabato e domenica. Corleone è uno dei centri dove il livello di scontro è più alto. Tre i candidati a sindaco: l'uscente Nicolò Nicolosi (Costruire Futuro), Pippo Cipriani (Generazione civica corleonese) e Walter Rà (Coraggio Corleone).

Il centrodestra è spaccato in due a Corleone: Fratelli d'Italia, Forza Italia e Dc sostengono Rà, ma c'è una componente importante dei meloniani - quella di Diventerà Bellissima, vicina all'ex governatore Nello Musumeci e all'attuale assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò - che ha garantito appoggio a Nicolosi. Il centrosinistra invece si è schierato con Pippo Cipriani, già sindaco, che ci riprova con un campo largo composto da Pd. M5S, Avs ma anche esponenti civici di area moderata.

Un'altra sfida che anima la provincia palermitana è quella di Cinisi. Anche in questo caso tre i candidati a primo cittadino: tutti con esperienza politico-amministrativa alle spalle. Da Vera Abbate (Cinisi Vera), funzionaria comunale e consigliera uscente, all'ex presidente del Consiglio Nino Vitale (Viva Cinisi), passando per l'ex sindaco Salvatore Palazzolo, appoggiato dalla civica Sìamo Cinisi. 


A Borgetto, chiusa una tribolata consiliatura culminata con un clamoroso ribaltone, non si è ricandidato l'uscente Luigi Garofalo. In pratica, la coalizione che inizialmente sosteneva Garofalo è uscita dalla maggioranza e l'opposizione è finita per "salvare" il primo cittadino dalla mozione di sfiducia. Adesso alle urne si confronteranno Roberto Davì (Progetto Comune), già assessore nel primo scorcio di consiliatura con Garofalo, e Alessandro Santoro (Primavera Borgettana). Quest'ultimo gode di appoggi trasversali a destra così come a sinistra. Con lui infatti si sono schierati tre big della politica regionale: i deputati Gaspare Vitrano (Forza Italia) e Luigi Sunseri (M5S), con l'assessore Aricò (Fratelli d'Italia). 

A San Mauro Castelverde una mozione di sfiducia ha fatto decadere il sindaco Giuseppe Minutilla, la sua Giunta (cessati dalla carica con decreto del presidente della Regione datato 11 marzo 2024) e ha comportato lo scioglimento del Consiglio comunale. Minutilla (appoggiato dalla lista Siamo San Mauro) comunque si ripresenta in questa tornata. Il suo avversario risponde al nome di Giuseppe Maccataio (Liberi di scegliere).

A Bompietro si ricandida il sindaco uscente, Pier Calogero D'Anna (Insieme per Bompietro). D'Anna è l'unico candidato. Nessuna compagine politica contenderà gli scranni del Consiglio comunale al gruppo dell’attuale presidente del Distretto turistico Cefalù-Madonie, che quindi dovrà solo superare il quorum per essere eletto. Stessa situazione a Palazzo Adriano, dove ripropone la sua candidatura l'uscente Nicolò Granà (Siamo #Palazzo Adriano).

Infine la competizione elettorale a Roccamena, che vede contrapposti l'uscente Pippo Palmeri (Continuità è futuro) - storico esòponente di destra, già presidente dell'Istituto autonomo case popolari di Palermo - e Tommaso Ciaccio (Siamo Roccamena).

PalermoToday, 5/6/24

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