Nicolò Nicolosi
NICOLÒ NICOLOSI
Nel momento in cui si conclude il tempo di una responsabilità istituzionale, risulta naturale riflettere sul valore di quella esperienza e sulla opportunità di provare a continuarla, ovvero di fermarsi e passare la mano a forze e rappresentanze diverse.
Una onesta analisi del tempo trascorso al governo della cosa pubblica a Corleone mi porta a ritenere che non solo abbiamo fatto il nostro dovere con impegno e passione, ma che siamo riusciti a rendere un buon servizio a tutta la comunità. Ciò costituisce un primo elemento confortante per coltivare il convincimento di potere essere ancora utile alla città.
E’ vero che i primi giudici dell’operato di una amministrazione sono i cittadini, che hanno il dovere di fare arrivare al palazzo le proprie valutazioni, positive o negative, cosa che risulta di grande ausilio a quanti devono provvedere al buon andamento della pubblica amministrazione. Opinioni e valutazioni particolarmente utili a misurare la qualità del nostro impegno.
E’ altresì vero che il giudizio inappellabile in democrazia lo si esprime attraverso il voto, quando le libere scelte degli elettori premieranno o bocceranno l’operato di un sindaco e degli amministratori.
Per quanto mi riguarda, a fronte degli eventi succedutisi in questi 5 anni e al modo in cui i miei collaboratori ed io siamo riusciti ad affrontarli, mi sento di avere la coscienza tranquilla per quanto si è fatto.
Alla fine del novembre 2018, avendo ottenuto la fiducia degli elettori, ci siamo insediati nel momento in cui Corleone era stata piegata e piagata da una violenta alluvione che ne aveva sconvolto l’assetto urbanistico, provocando gravi danni, tra cui il decesso di un giovane medico che si apprestava ad arrivare in ospedale per compiere il proprio dovere.
Nel febbraio del 2020 la pandemia da COVID ha flagellato per due lunghi anni il mondo intero e la nostra città, mettendo a dura prova la tenuta sociale, economica e civile della nostra comunità, arrecando gravi danni e apprensione in tutte le famiglie, sia per il diffondersi della malattia che per i riflessi sull’equilibrio psicologico dei soggetti più fragili.
E ancora dopo, l’emergere di una gravissima situazione dei conti del Comune, che nel settembre del 2021 stava rischiando di precipitare nella dichiarazione di fallimento.
A fronte di questi tre primi lunghi, travagliati anni, da un lato è apparso urgentissimo impegnarsi a superare le emergenze intervenute, dall’altro lato si è provveduto a varare i provvedimenti necessari a dare risposte alle attese dei cittadini, restituendo fiducia e speranza alla popolazione.
Adesso, dopo 5 anni, Corleone sembra essersi rimessa in cammino, si avverte nella città un nuovo dinamismo e un grande risveglio. Le istituzioni civili, scolastiche, religiose, ognuna per la propria parte, hanno aiutato la comunità a ritrovarsi, a guardare con fiducia al tempo che verrà, a lavorare tutti insieme per Costruire Futuro.
E al di là delle cose fatte e delle tante che ancora occorre fare, è la ritrovata complessiva serenità e la voglia di vivere che si coglie nelle varie espressioni della vita quotidiana, che induce a ritenere bello e utile spendersi e collaborare per il bene comune, che tutto ciò può accadere perché le energie forse sopite della città, si sono risvegliate e sono pronte a mettersi in gioco per raggiungere nuovi traguardi di crescita e sviluppo.
Credo che questo sia il più grande risultato che sia stato raggiunto in questi anni, attraverso il consolidamento degli spazi di libertà e di legalità.
Cultura, libertà e legalità sono le tre stelle che devono accompagnare ogni nostro sforzo per il perseguimento del bene comune.
Ed è questa la ragione per la quale è ancora bello continuare a battersi, chiamando a raccolta le energie migliori della città perché insieme e in armonia si costruisca un grande futuro per la Nuova CORLEONE.
1 commento:
Hai fatto bene a ricandidarti. Fare il Sindaco è diventato difficile.Le risorse sono poche e con queste bisogna fare fronte a tanti compiti.A questi bisogna aggiungere il grave problema dell emergere di nuove povertà e lo spopolamento.in bocca al lupo.lillo craparo monza
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