Leandro Salvia
Piana degli Albanesi - Sopralluogo della Sovrintendenza al Memoriale di Portella della Ginestra. Il sito, dichiarato lo scorso anno di «interesse culturale», ha bisogno di alcuni interventi conservativi.
A sollecitarli erano stati l’associazione «Portella della Ginestra» e il maestro Ettore De Conciliis, che tra il 1979 ed il 1980 realizzò l’opera di land art in memoria della strage del primo maggio 1947. Alcune sculture si sono, infatti, inclinate e le basi in cemento e pietra presentano delle lesioni. I menhir in pietra locale indicano i punti in cui caddero le vittime della banda Giuliano e dei mafiosi. C’è poi «il Sasso di Barbato», da dove l’apostolo del socialismo parlava ai contadini. Su un altro masso sono incisi i nomi dei caduti ed un altro ancora riporta i versi del poeta Ignazio Buttitta.
Per verificare la situazione e valutare gli interventi il sopralluogo tecnico guidato dalla sovrintendente ai Beni culturali e ambientali di Palermo, Selima Giuliano. Ad accompagnarla due giorni fa c’erano Sandra Proto, funzionario direttivo della Sovrintendenza, e Marco Montoro, capo della segreteria tecnica dell’assessorato regionale dei Beni culturali. Ad attenderli Antonino Di Lorenzo, uno dei familiari delle vittime, e Francesco Petrotta, studioso del Movimento contadino siciliano. A visionare lo stato dei luoghi c’era anche il presidente della Commissione regionale antimafia, Antonello Cracolici. Quella consumata a Portella fu, infatti, una strage di matrice mafiosa e viene considerata la risposta delle classi agrarie alle lotte contadine per la terra.
La Sovrintendenza, dopo il sopralluogo, sta adesso valutando quali interventi conservativi siano necessari per il Memoriale che ricade nel territorio di Piana degli Albanesi. L’incontro dei giorni scorsi è servito anche a tranquillizzare i componenti dell’associazione Portella. I cui soci temono che possano essere realizzate opere attorno al Memoriale o sulla collina di fronte. «La zona – ha ricordato la sovrintende Giuliano – è sottoposta a vincolo di inedificabilità». (*LEAS*)
GdS, 17/4/2024
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