Stamattina la Cgil, l’Anpi, il Comune di Corleone e una delegazione delle scuole corleonesi, insieme ai rappresentanti delle forze dell’ordine hanno celebrato la festa della liberazione, ricordando in particolare i sette Partigiani corleonesi i cui nomi sono incisi in un cippo in pietra posto nella villa comunale.
Sono intervenuti Dino Paternostro, responsabile dipartimento Archivio e Memoria storica Cgil Palermo, Caterina Pollichino, segretaria della Camera del lavoro “P. Rizzotto” e dirigente Anpi, il presidente del consiglio comunale Pio Siragusa, l’assessora Anna Turco, la dirigente scolastica dell’IISS “Don G. Colletto” e dell’IC “G. Vasi Elisa Inglima, la presidente del consiglio comunale dei ragazzi Lorena Leto. Ha portato il suo saluto anche Giuseppina Accordino, figlia di uno dei Partigiani corleonesi.
“In questo 25 aprile è importante battersi per la difesa della libertà e della democrazia e per un lavoro dignitoso e sicuro”, hanno detto Dino Paternostro e Caterina Pollichino. “A Corleone - hanno aggiunto - lo facciamo nel nome dei nostri 7 partigiani e in particolare nel nome del nostro caro Placido Rizzotto”.
Dopo la cerimonia sono stati distribuiti ai presenti l’opuscolo con le biografie dei partigiani corleonesi scritto da Dino Paternostro e la Costituzione “tascabile” stampata e distribuita dal giornale LiberEtà dello Spi-Cgil.
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