Paolo Amenta, sindaco di Canicattini Bagni (Sr) |
Al via la macchina organizzativa per onorare la memoria di Salvatore Amenta, nato a Canicattini Bagni nel 1887, poliziotto ucciso dalla mafia il 9 giugno 1946 a Corleone, mentre si avviava a casa, dopo aver espletato un servizio di perlustrazione. Il Sindaco Paolo Amenta, che è anche presidente di ANCI Sicilia, e l’amministrazione di Canicattini Bagni hanno condiviso il progetto di rivalutazione d’identità popolare “Un ponte di legalità tra Canicattini Bagni e Corleone in memoria di Salvatore Amenta”.
Il Sindaco Amenta, nella sua funzione e nel suo impegno, ha dichiarato: “Canicattini Bagni dalla parte dei giusti, accoglie con onore la memoria del concittadino Salvatore Amenta, guardia di P.S. ucciso, per mano mafiosa, il 9 giugno 1946, a Corleone. Ci prepariamo ad una cerimonia storica durante la quale avremo il piacere di accogliere autorità civili e militari, per rendere omaggio al nostro concittadino grazie ad un ponte esemplare di legalità tra Canicattini Bagni e Corleone, due terre che hanno conosciuto Salvatore Amenta come uomo e come servitore dello Stato.
Accogliamo con onore l’invito della Galleria EtnoAntropologica e di Città nuove di Corleone per far rivivere la memoria di Salvatore Amenta nelle nuove generazioni e per lasciare un segno della sua esistenza nella nostra società.
Per questo motivo è stato deciso di porre una lapide in sua memoria in uno spazio urbano importante per i canicattinesi : Piazza Borsellino .
Il 16 giugno 2024 sarà un giorno in cui la figura di Salvatore Amenta sarà ricordata mediante una conferenza tenuta da Dino Paternostro e Laura Liistro, ambedue ricercatori impegnati nel recupero storico della memoria di Amenta, e la deposizione della lapide in memoria al sacrificio del coraggioso militare, dedito alla liberazione della sua terra dalla prepotenza mafiosa.
Salvatore Amenta che incarnava i più alti ideali di legalità e giustizia ha dedicato la sua vita a salvaguardare i cittadini ed a lottare contro il crimine organizzato che insanguinava Corleone.
E’ nostra intenzione principale lanciare un messaggiodi legalità alle cittadine coinvolte ed a chi crede in quello che le nostre vittime di mafia hanno compiuto in vita.
Corleone sarà accolta a Canicattini e viceversa.
Lo scopo dei due territori è di poter costruire insiemeuna società legale spinta dall’ esempio dell’unione territoriale.
La nostra sentita partecipazione sia come rappresentanti politici sia come società civile, renderà omaggio al sacrificio di questo valoroso servitore dello Stato, simbolo della lotta alla mafia, dimenticato per lunghi anni.”
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