DINO PATERNOSTRO
Ormai è certo, Corleone ha quell’esercito di insegnanti necessario (come scriveva Gesualdo Bufalino) per sconfiggere la mafia. L’abbiamo constatato lunedì mattina, durante le manifestazioni per ricordare Placido Rizzotto. L’abbiamo letto negli occhi delle maestre e dei loro alunni che - davanti al busto di Rizzotto - cantavano, esponevano cartelloni, lèggevano poesie. L’abbiamo letto negli occhi e ascoltato nelle parole della sindaca dei ragazzi e negli sguardi di consenso dei baby assessori e dei baby consiglieri. E infine nelle parole della dirigente scolastica del don Colletto, negli sguardi attenti degli studenti che l’ascoltavano e nelle domande rivolte a don Luigi Ciotti.
Proprio il caro don Luigi, che non ringrazieremo mai abbastanza per l’affetto con cui ci segue e l’attenzione che presta ai nostri giovani, ha dato atto del lungo e positivo percorso del nostro territorio. Insieme, stiamo facendo il possibile (e qualcosa in più) per fare memoria del passato glorioso (le lotte contadine, Verro, Rizzotto…) e provare a costruire le condizioni per avere lavoro e sviluppo nella legalità.
Adesso, nel nome di Verro e Rizzotto, dobbiamo continuare l’impegno per difendere il nostro ospedale, per ammodernare la viabilità, per dare servizi sociali alle popolazioni (a partire dalle categorie più fragili), per costruire opportunità di sviluppo e occupazione.
Non sarà facile, ma se saremo uniti, se marceremo insieme al “nostro esercito”, potremo provarci.
Dino Paternostro
Nessun commento:
Posta un commento