Pierluigi Di Rosa
C'è tensione ai vertici della regione siciliana tra i partiti della maggioranza che sostiene il governo, chiamiamolo così, di Schifani & C. Ore di fibrillazione per il rinnovo di gran parte dei sottogoverni regionali.
L'ultima prova di quanto sia demenziale la gestione della regione quello che è accaduto agli ERSU, gli enti per il diritto allo studio, dove sono riunisci a far decadere tutti i consigli di amministrazione persino dopo il periodo di proroga, emanando una circolare dell'assessore Turano che sostiene che a gestirne l'ordinaria amministrazione sarebbero i revisori dei conti, come fossero normali società di salumieri: roba da film “Scemo e più scemo”. Ma su questo torneremo a parte.
Ma è sul rinnovo dei vertici delle varie aziende sanitarie regionali, da mesi bloccate con discussi commissariamenti, che si concentra il massimo della tensione.
Tra le ASP più importanti, per mole di personale e di spesa , c'è certamente quella di Palermo e sotto la lente è finita la gestione del commissario Daniela Faraoni, di cui si parla come papabile per un incarico di vertice proprio a Catania.
In particolare per quanto riguarda la gestione del personale il caso sollevato, prima da La Repubblica e poi con maggior dovizia di particolari da Livesicilia, del concorso al quale avrebbe partecipato un suo parente.
In realtà si tratta di una procedura di mobilità tramite concorso che avrebbe visto vincitore un parente stretto del commissario Faraoni, circostanza che ha scatenato i sindacati con Anaao Assomed e Fials Palermo che hanno formalmente chiesto verifiche.
Faraoni respinge le critiche e annuncia querele.
Tuttavia di un altro caso singolare di gestione del personale noi stessi ci siamo recentemente occupati.
In quel caso un concorso pubblico per assumere una figura che in realtà, addirittura nel periodo di prova, viene immediatamente trasferita a Catania, facendo porre la domanda: ma allora perché l'ASP di Palermo l'ha assunta per poi privarsene subito?
Ora ne arriva un altro e si verifica all'ASP di Catania, non si parla di “trasferimento”, non per adesso almeno, ma siamo ancora nella fase di “assunzione”. Per eventuali trasferimenti c'è tempo.
Riguarda il figlio del commissario Daniela Faraoni, Leonardo Burgio.
Leonardo Brugio è sindaco del comune di Serradifalco al secondo mandato, un comune di oltre 5 mila residenti in provincia di Caltanissetta.
Madre e figlio in passato sono già balzati insieme sulla cronaca per una brutta storia di estorsione a dipendenti che vide coinvolto l'ex deputato regionale Pippo Gennuso.
Gennuso, all'epoca gestore del Bingo Magic Star di Palermo venne accusato, appunto, di estorsione in danno di alcuni dipendenti, ma lui si difese sostenendo che i fatti erano avvenuti quando quella sala bingo era gestita da una società i cui proprietari erano Daniela Faraoni, all'epoca direttore amministrativo dell'ASP Catania, ed il figlio Leonardo Burgio.
Come sia finita la vicenda strana assai, con una dirigente sanitaria ed il figlio sindaco che gestiscono un bingo, non lo sappiamo, ma certo è una storia interessante.
Adesso il caso del figlio sindaco di Serradifalco ed il concorso dell'ASP di Catania.
Ovviamente non c'è alcun collegamento col caso del trasferimento immediato della figlia della segretria del vicepresidente della Regione Sammartino, che abbiamo citato solo per segnalare la singolarità di alcuni casi di gestione del personale che viene assunto da enti pubblici per non servirsene.
Abbiamo già detto che Leonardo Burgio è sindaco di Serradifalco, ma non abbiamo ancora detto che ha partecipato da concorrente ad un concorso indetto dall'ASP di Catania riservato a…disabili.
Indetta nel 2018, in realtà la procedura si è concretizzata nel 2023 dopo due sostituzioni del segretario della commissione di valutazione ed un cambio in corsa di presidente.
Il concorso è “riservato esclusivamente ai soggetti disabili” per la copertura di 8 posti di assistente amministrativo.
Al primo step vengono ammessi in 488, che alla prova pratica restano appena in 38.
E siamo arrivati al 16 ottobre 2023, quando viene pubblicato l'esito della prova pratica svolta il 22 settembre 2023.
Leonardo Burgio, il sindaco identificato come B.L. con data di nascita 30/11/1983 , ottiene il massimo punteggio: 18.
In quella data viene indetta la prova orale che si è poi svolta il 7 novembre 2023.
Alla prova orale il sindaco di Serradifalco Leonardo Burgio si classifica tra i primi sei, per gli otto posti a concorso.
E adesso si aspetta la delibera di assunzione.
Auguri.
Sudpress.it, 20/01/2024
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