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La Repubblica Palermo, 31/12/2024 (clicca per leggere) |
In particolare, il presidente sottolinea che gli alti costi dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani (e la raccolta differenziata che nelle grandi città non decolla) costringeranno i comuni ad aumentare la Tari. Come dire, si danno 25.000 euro per i frigoriferi alla chiesa di San Giacomo a Gela (la battuta che circola è: “per mantenere sèmpre fresca la fede”), oppure tanti altri finanziamenti più o meno utili, ma le bollette schizzano in alto! Schifani protesta, protesta La Galla (contro Amenta, ovviamente!), speriamo che prima o poi protestino anche i siciliani contro questi politici senza visione, che navigano a vista e stanno portando la Sicilia a incagliarsi. (Dino Paternostro)
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La Repubblica Palermo, 31/12/2024 |
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La professoressa Mariuccia Stelladoro |
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Piersanti Mattarella |
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Pancrazio De Pasquale |
Lo scandalo non è il finanziamento delle iniziative per celebrare «i valori dell’Antifascismo e della Resistenza», in occasione dell’ottantesimo anniversario della Liberazione. Una Regione normalmente democratica e inserita nello spirito della Costituzione avrebbe dovuto finanziarla come scelta unanime e convinta dell’intero parlamento.
Lo scandalo continua ad essere le mance e le mancette, distribuite a dritta e a manca, in cambio del voto favorevole alla finanziaria. Circa 70 comuni ne hanno usufruito, ma i comuni siciliani sono ben 391. Significa che più di 300 comuni non hanno santi in paradiso e non hanno ricevuto nulla.
È questa la Regione che si vuole costruire per il futuro? È questo l’esempio che si vuole lasciare alle giovani generazioni? Ma davvero non c’è una strada diversa per coniugare legalita correttezza e trasparenza con la legittima aspirazione dei partiti e dei politici ad avere il consenso (non il “favore di ritorno”) degli elettori?
“Danilo Dolci venne a Corleone sulle tracce di Placido Rizzotto - spiegano Caterina Pollichino, segretaria della Camera del Lavoro di Corleone e Dino Paternostro, responsabile del dipartimento Archivio e memoria storica della Cgil Palermo- E per ricostruire bene la vita e le battaglie di Placido, sequestrato e ucciso dalla mafia a soli 34 anni per le sue lotte per i diritti dei braccianti, intervistò l’anziano padre, Carmelo Rizzotto, e un amico di Rizzotto, Vincenzo Benigno”.
Spaccatura a sinistra: a Roma c’è irritazione per gli emendamenti dei parlamentari Dem
Giacinto Pipitone
Palermo - La firma del Pd sull’accordo col governo e la maggioranza per portare al traguardo la Finanziaria è un emendamento beffa, almeno per un Parlamento a trazione di centrodestra e con un presidente di Fratelli d’Italia, Gaetano Galvagno. Per di più allievo di Ignazio La Russa. I Dem hanno proposto e ottenuto che con i contributi della Finanziaria venissero celebrati «i valori dell’Antifascismo e della Resistenza».
Per carità, poco o nulla, in termini economici, di fronte ai cento milioni che sia la maggioranza che l’opposizione hanno utilizzato per finanziare iniziative nei collegi elettorali. E tuttavia quegli 85 mila euro stanziati per celebrare l’Antifascismo non sono passati inosservati. Almeno nel momento in cui il testo del maxi emendamento è stato letto con più calma.
di Accursio Sabella
Ci sono finanziamenti per tutti i gusti: per la sagra del ficodindia e per le “radici del cannolo”. E si trovano contributi per tutte le stagioni: dalla festa di primavera di San Cipirello, all’estate di Trabia, per finire alle “ Notti di ghiaccio” di Marineo. Soldi destinati non più ad associazioni private ma ai Comuni come tramite tra queste e la Regione. La spartizione della Finanziaria regionale viene completata nella notte, a un tavolo al quale siedono, senza molte distinzioni, maggioranza e opposizione.
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Il ministro Giancarlo Giorgetti |
Stanziati 6 milioni per Napoli, oltre 4 alla Valle d’Aosta e uno a Brescia. Meloni chiude la finanziaria, mentre Salvini insiste sul Viminale. Dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, dalla provincia di Trento alla Calabria, nella manovra non esistono limiti geografici. Una mancetta è ovunque. Il testo definitivo della Legge di Bilancio, approvato ieri al Senato con l’ennesimo voto di fiducia, è una carrellata di pensierini natalizi rivolti a enti vicini al governo o a territori molto cari ai parlamentari della maggioranza.
Certo, ci sono le misure più note, come il bonus bebè (mille euro per ogni nato nel 2025) e quello per gli elettrodomestici, il taglio al cuneo fiscale reso strutturale, l’introduzione (con vari paletti) dell’Ires premiale e il bonus ristrutturazioni al 50 per cento per le prime case. Ma dietro si scorge il resto. Per Giorgia Meloni la manovra è comunque «un passo in avanti», mentre per la leader del Pd, Elly Schlein, «è senza respiro» perché «scarica tutti i sacrifici sulle spalle di chi fa più fatica». Agli atti resta un provvedimento Frankenstein, che ha creato un ulteriore effetto collaterale: la crescita dei malumori nella stessa maggioranza. Peraltro, appena chiuso un capitolo se n’è aperto un altro.
di Giuseppe Lumia
Un disastro si è abbattuto sull’istituto del 41 bis, misura che impedisce ai boss di esercitare dal carcere le loro funzioni “dirigenziali” senza ledere nessun diritto umano. Un disastro agli occhi degli esperti abbastanza prevedibile. Stavolta il provvedimento di possibile revoca del 41 bis riguarda il figlio maggiore di Riina, che intravede dopo anni la possibilità di sottrarsi a questo ben strutturato regime carcerario.
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Palazzo dei Normanni |
DINO PATERNOSTRO
Il governo regionale ha messo sul “piatto” 100 milioni di euro per “comprare” il voto favorevole dei 70 deputati alla Finanziaria. Ogni voto, quindi, è costato circa 1.428.500 euro, che il governo ha preso non dalle tasche del presidente Schifani e dei suoi assessori, ma dalle tasche dei siciliani, di ciascuno di noi. Cioè, ha usato soldi pubblici, di tutti, che saranno usati per fini politico-clientelari da ciascun deputato (di tutti i gruppi parlamentari), con assoluta discrezionalità, senza trasparenza.
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L’Assemblea Regionale Siciliana |
La Finanziaria 2025 ha visto la luce quando erano da poco passate le 9 del mattino. Dopo una maratona all'Ars iniziata alle 15 di venerdì. Dunque il traguardo è stato tagliato il 28 dicembre, come non accadeva dal 2005 (in quell'anno si centrò addirittura il record del 17 dicembre). E così il governo incassa un via libera che per il secondo anno consecutivo evita il ricorso all'esercizio provvisorio e sblocca la spesa della Regione già dal primo gennaio.
Ma tutto questo ha un prezzo, ed è enorme. Per far sì che si abbassasse il muro di ostruzionismo alzato da giorni dall'opposizione e pure da pezzi della maggioranza (manifestatisi attraverso i franchi tiratori) il governo ha messo sul piatto circa 100 milioni. Tanti ne sono serviti per finanziare gli emendamenti dei deputati, sia di maggioranza che di opposizione. Ed essendo i parlamentari 70, la media matematica indica che a ognuno di essi è andato un budget di un milione e 420 mila euro.
E lo vogliamo ricordare insieme alla figlia Antonella, che per anni ne ha onorato la memoria. Non vogliamo solo fare memoria, ma rinnovare il nostro impegno a lottare contro la mafia, coinvolgendo sempre di più e meglio le giovani generazioni. Gli studenti del plesso di Baucina della Scuola secondaria di I grado “don Rizzo”, infatti, potranno impegnarsi ad approfondire e sviluppare il tema: "La mafia: riconoscerla e combatterla nel XXI secolo", utilizzando liberamente ogni forma espressiva (testo, pittura, grafica digitale e analogica, musica ed ogni altra forma di espressione umana).
La strage degli innocenti
Le luci e il clima festoso del Natale hanno fatto dimenticare ormai da tempo alla grande maggioranza delle persone, anche ai credenti, una delle feste liturgiche che la Chiesa cattolica celebra ogni anno il 28 dicembre, all’indomani della ricorrenza della nascita di Gesù, e che si collega strettamente ad essa, quella dei Santi Innocenti. La storia, narrata nel vangelo di Matteo, è nota: il re Erode, allarmato da quanto i magi gli hanno riferito sulla nascita in Bethlem di un misterioso “re dei Giudei”, quando si accorge che essi, malgrado le sue raccomandazioni, non torneranno per informarlo sull’identità del suo possibile concorrente al trono, decide di mettersi al sicuro mandando i propri soldati ad uccidere tutti i bambini del villaggio dai due anni in giù.
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Giovanni Riina |
Il figlio di Totò Riina, Giovanni, arrestato nel ‘96 e al carcere duro dal 2002, si è visto accogliere dalla Cassazione, con rinvio, il ricorso presentato contro la proroga da parte del ministero della Giustizia del 41 bis nel novembre 2023. Ma adesso i giudici, esaminando il ricorso del detenuto, hanno ritenuto «meramente apparente» la motivazione del tribunale di sorveglianza di Roma che lo scorso giugno aveva giudicato corretto il provvedimento.
Tappa a Milano con Ornella Vanoni, fan del panettone col cappuccino. Mentre Luciana Littizzetto, a Torino, gli offre gli agnolotti del plin. «Colpisce come noi italiani ci accaniamo con le tradizioni» dice Pif «La cucina è tutto, il professor Alberto Grandi, che scatena polemiche, ci aiuta a capire meglio». Torna su Rai 3 con Caro Marziano il 27 dicembre in prima serata, con lo speciale natalizio. A gennaio, dal 20 al 24, andranno le puntate sulla Shoah: l’ultima, il 27, è nel Giorno della Memoria.
Non sarà la guerra a portare la pace
«L’Ucraina attualmente non ha forze sufficienti per riconquistare il Donbass e la Crimea con mezzi militari. Possiamo contare solo sulla pressione diplomatica della comunità internazionale per costringere Putin a sedersi al tavolo delle trattative». Per la prima volta, il presidente ucraino Zelens’kyj ha riconosciuto che non sarà la vittoria in guerra a portare la pace.
Finora, nei suoi discorsi, il termine “pace” era stato sistematicamente sostituito da quello “vittoria”. La sola pace che egli dichiarava di volere era quella ottenuta sconfiggendo sul campo gli invasori russi.
Una posizione esattamente simmetrica a quella di Putin e non meno lontana da ogni apertura a qualsiasi trattativa. In coerenza con questa impostazione, il tanto atteso piano di pace che Zelens’kyj ha presentato nello scorso ottobre al parlamento di Kiev era intitolato «piano di vittoria».
di FRANCESCO PALAZZO
Ho frequentato da piccolo, e sino a una certa età, ambienti cattolici. Tuttora bazzico le chiese. Con profondo rispetto per ciò che avviene dentro i templi di qualsiasi tipo. Per i cattolici l'acqua benedetta ha un significato importante. Ma l'ho sempre vista dentro acquasantiere, poste all'ingresso degli edifici di culto. Mi ricordo quella di marmo marrone dentro la chiesa di San Gaetano a Brancaccio, dove Don Puglisi visse gli ultimi anni.
Quello di cui parliamo non è un luogo qualsiasi per i palermitani e per i turisti. Siamo a Monte Pellegrino. A pochi passi da dove si venera Santa Rosalia. Dentro il Santuario. Già l'acqua benedetta messa a litri, in un contenitore di plastica così dozzinale con rubinetto finale, come vedete nella foto, lascia abbastanza basiti. È la prima volta che vedo roba simile.
Anche in questi anni Duemila Benedetto continua ad esaltare la Sicilia come merita, attraversando l'oceano con Silvia Lotti e con "La via del mare" che insieme a lei il maestro italoargentino ha creato e porta avanti (giunta nel 2025 alla sua XXI edizione); una Sicilia ben rappresentata da dipinti e fotografie di artisti siciliani e dalla presenza fisica di Giovanna Caruana che più volte ha apportato il suo bel canto.
Antonio Giordano
Un lavoro che «andrebbe rifatto» e su cui «esprimo tutto il mio dissenso». Non usa mezzi termini l’ex ministro degli Affari regionali di due governi Berlusconi (dal 2001 al 2006), Enrico La Loggia, al termine dei lavori del Comitato dei Lep, istituito dal ministro Roberto Calderoli e guidato dal costituzionalista Sabino Cassese. Un lavoro che si è concluso in questa settimana dopo 21 mesi di riunioni e confronti ma con esiti per poco soddisfacenti anche per chi è stato seduto a quel tavolo e raccolto in un volume di 288 pagine. L’ex ministro siciliano non ha partecipato all’ultima riunione a causa di una indisposizione ma ha scritto una lettera a Cassese. «Desidero farti pervenire tutto il mio dissenso sia sul rapporto finale così come è stato formulato (andrebbe
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La marcia del popolo cubano |
La convocazione è stata una grande odimostrazione di sostegno popolare alla Rivoluzione, oltre che un’attestazione di unità in cui è emersa la gioia, la fiducia e l'ottimismo dei cubani nonostante le difficoltà quotidiane causate dalla politica di massima pressione del governo statunitense. È stata una marcia per la vita, l'onore, la dignità e il futuro di un popolo eroico e pacifico.
In un gremitissimo salone del Centro Maria SS. Immacolata di Poggio S. Francesco, sabato 21 dicembre, si è tenuto l’incontro “Partecipazione e corresponsabilità delle confraternite nel cammino della Chiesa”. Voluto da S.E. Mons. Gualtiero Isacchi, l’evento ha seguito la recente nascita del nuovo Ufficio Diocesano Confraternite, segnando l’avvio di un percorso di rinnovamento fondato su comunione, corresponsabilità e testimonianza di fede. Ad aprire i lavori è stato il neo Direttore dell’Ufficio Diocesano, don Giuseppe Vasi, che ha ringraziato i numerosi presenti, illustrando la formazione e la composizione del nuovo organo. Don Vasi ha sottolineato l’importanza di un cambiamento radicale nelle dinamiche delle confraternite, indispensabile per renderle protagoniste attive nella missione della Chiesa.
Da sinistra, gli architetti Sara Le Quaglie e Federica Mezzatesta, Mary Elizabeth Smith, Sergio Guttilla
Dopo i restauri cofinanziati dall’Unione Europea, è stato inaugurato Palazzo Monachelli, che da oggi diventa “Museo del gusto”.Bolognetta, 21 dicembre 2024. Inaugurato a Bolognetta Palazzo Monachelli, edificio ottocentesco confiscato alla mafia che da oggi diventa “Museo del gusto”, un progetto destinato a ragazzi in condizioni sociali svantaggiate oppure sottoposti a procedimenti penali. Verranno formati e avviati al mondo del lavoro, in particolare nel settore agroalimentare, del marketing e dell’organizzazione di eventi.
Salvo Fallica
«Nessuna storia senza un’idea e nessuna idea senza una storia», è questa la filosofia del «racconto» giornalistico e storico di Aldo Cazzullo. I suoi libri svettano nelle classifiche dei testi più venduti, i suoi articoli sul cartaceo e sull’online del Corsera creano dibattiti, con «Una giornata particolare» su La7 porta la cultura in prima serata con audience rilevante. Nel dialogo con il Giornale di Sicilia, l’editorialista, inviato speciale del Corriere della Sera e scrittore, parte dal suo nuovo libro, Il Dio dei nostri padri, pubblicato da HarperCollins, e spazia anche su alcuni argomenti di carattere internazionale. Delinea le luci e le contraddizioni della Sicilia.
Qual è la genesi del suo libro sulla Bibbia?
Lettera del prof. Giancarlo Burghi, del liceo T. Tasso di Roma. 18 Dicembre 2024
Egregio Ministro, Le scrivo di nuovo dalla desolazione della “trincea”: quella in cui ogni giorno, con le studentesse e gli studenti, combattiamo l’eterna guerra contro la semplificazione e la superficialità. Oggi, però, le scrivo per ringraziarla delle Linee guida sull’insegnamento dell’educazione civica che ci ha inviato all’inizio dell’anno scolastico. Da oggi abbiamo un punto fermo nel nostro lavoro di docenti ed educatori: ci dirigeremo nella direzione esattamente opposta a quanto ci indica. L’educazione civica, secondo lei deve «incoraggiare lo spirito di imprenditorialità, nella consapevolezza dell’importanza della proprietà privata». In modo quasi ossessivo nel documento traccia l’idea di una sorta di “educazione alla proprietà”. Ma cosa dovremmo farci di questo slogan vuoto? Stiamo oltrepassando finanche il senso del ridicolo, andando oltre la teoria delle tre “i” di berlusconiana memoria (inglese, impresa, internet).
di Giovanni Burgio
“Quella gente non è che fosse normale. Una sera eravamo in vacanza in Sicilia e mi ha portato a cena a casa di ‘sta gente. Facevano dei discorsi che non mi piacevano. Li ho trovati su internet e ti assicuro che sono molto famosi. Io quella sera avevo le gambe che mi tremavano. A casa di chi mi ha portato? Me e le sue figlie? Una cosa da rimanere interdetti”.
La casa è quella di Cristina Lo Cicero, moglie di Calogero Lo Piccolo, figlio di Salvatore detto “il barone”, noto capomafia di Tommaso Natale a Palermo. E le persone “molto famose” sono proprio i Lo Piccolo di Cosa Nostra. Chi è turbata e scossa da quest’incontro è la ex moglie di un imprenditore genovese, Gabriele Silvano, che subisce dal marito intimidazioni e altre angherie.
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Prodotti per celiaci |
“Da ieri molti utenti hanno avuto l'amara sorpresa di non poter ritirare presso i negozi abilitati, come le farmacie, la fornitura mensile, tramite un voucher, di alimenti per celiaci riferita al mese di dicembre, senza nessuna motivazione e senza preavviso da parte dell’Asp – dichiarano la segretaria Cgil Palermo Laura Di Martino e il segretario generale Fp Cgil Palermo Andrea Gattuso – In particolare, incontro a questa difficoltà sono i soggetti che hanno fatto le pratiche da marzo in poi di quest’anno. C’è un problema di copertura economica dei ticket di dicembre.
Laura Spanò
Ancora una volta è la pista della salute di Matteo Messina Denaro, così come fu per la sua cattura, a portare chi indaga a trovare nuovi spunti investigativi per far luce nella fitta rete di protezione che ha favorito la latitanza del super boss. E in questo senso, è da considerarsi un patrimonio investigativo di inestimabile valore la documentazione rinvenuta e sequestrata nell’ultima abitazione del padrino a Campobello di Mazara. Ogni giorno, infatti, permette a chi sta indagando di aggiungere un nuovo tassello per ricostruire il puzzle intricato della vita di questo signore «garbato e gentile»
In reparto, d’accordo con il primario con il quale hanno organizzato la “sorpresa”, sono saliti due Rider per consegnare i doni raccolti grazie a una catena spontanea di solidarietà. La campagna “Una consegna per un sorriso” è nata dalla volontà di tutti i rider di Palermo e di Carini, per realizzare insieme un gesto di solidarietà e di amore.
PIETRO SCAGLIONE
Da Nord a Sud, dalla Liguria alla Sardegna, passando per la Toscana, non si ferma la piaga degli incidenti sul lavoro in Italia (circa mezzo milione di infortuni all'anno). Intanto, le tifoserie organizzate del calcio si mobilitano contro le "morti bianche".
Il lavoratore portuale morto a Genova si chiamava Giovanni Battista Macciò, ma era conosciuto come Francesco; aveva 52 anni ed era originario di Castiglione Chiavarese.
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Un momento dell’incontro con gli studenti del liceo |
Eliana ha raccontato ai ragazzi come e perché è nata nel 1996 la giornata della memoria. Angelo Rizzotto, molto emozionato, ha parlato dello zio Placido, che non ha conosciuto perché ucciso dalla mafia prima che lui nascesse. Ed ha sottolineato che per tanti anni era toccato a suo fratello, Placido Jr., fare memoria. “Adesso, anche se sono emozionato, tocca a me!”, ha detto.
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Palazzo Monachelli |
Nel cuore del centro urbano di Bolognetta, a una manciata di passi dal Municipio, sorge Palazzo Monachelli, edificio ottocentesco appartenuto ad una delle famiglie più potenti e benestanti del paese. Dopo il periodo di massimo splendore, la sua storia si fa travagliata e la struttura finisce nelle mani della mafia. A metà degli anni ’80 del secolo scorso lo Stato interviene: arriva la confisca e infine l’assegnazione al Comune.
E ora, grazie ad un progetto realizzato con il cofinanziamento dell’Unione europea, Programma Operativo Nazionale Legalità 2014 – 2020, Fondo Sociale Europeo e Fondo europeo di sviluppo regionale - Asse III Azione 3.1.1, si appresta a vivere la sua seconda vita, regalando una chance di riscatto a tanti giovani del territorio.
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Mario Ridulfo, segretario generale Cgil Palermo |
Di rilievo anche il fatto che Palermo, in Sicilia, è dietro quasi tutte le città capoluogo di provincia. Forse il sindaco dovrebbe tenere conto dei dati di un giornale come il Sole 24 Ore, che non è il giornale della Cgil”.
Nel corso dell’operazione, si è proceduto anche al sequestro penale preventivo dei container di cui sopra ove hanno abitualmente alloggiato i lavoratori sfruttati nonché al sequestro di 2 (due) mezzi utilizzati durante l’attività lavorativa.
I militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Messina, con il supporto dei Carabinieri della Compagnia di Milazzo, hanno dato esecuzione nella giornata del 12.12.2024 ad una Ordinanza di applicazione di misura cautelare personale (divieto di dimora) e reale (sequestro penale preventivo) emessa dal GIP del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto su richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti di un cittadino italiano datore di lavoro di fatto operante nel settore edile, ritenuto responsabile di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro (Caporalato).
Le indagini, avviate nel mese di dicembre 2023, dal Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Messina hanno preso spunto da un grave infortunio sul lavoro occorso
Il bosco è affascinante: mistero, fiaba, percorsi immaginati e ritrovati. Dunque molti pittori sono stati catturati dall'immaginario soggettivo o attirati dalla bellezza obbiettiva paesaggistica che contemplavano.
Questa è l' essenza della mostra 'Alberi e dintorni ' che Silvia Lotti e Silvio Benedetto presentano alla Saletta Minerva di Campobello di Licata (AG). Espongono numerosi validi pittori siciliani e non mancano presenze liguri, romane, argentine, toscane .
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Ernesto Maria Ruffini |
Un servitore del bene comune
Alla fine Ernesto Maria Ruffini si è dimesso da direttore dell’Agenzia delle Entrate. Di lui, fino a poco tempo fa quasi del tutto sconosciuto al grande pubblico, si parlava molto da giorni sui quotidiani come dell’“uomo nuovo” di cui, secondo alcuni, l’opposizione avrebbe bisogno per superare la sua attuale frammentazione, che le rende impossibile costituire una concreta alternativa all’attuale governo.
Era anche indicato come l’uomo adatto, per la sua storia personale di credente, a far ritornare i cattolici protagonisti della vita politica, dopo una lunga eclisse.
All’origine di queste voci, sempre più insistenti, c’era sicuramente la stima di cui Ruffini gode, un po’ in tutti gli schieramenti politici, per il suo eccellente lavoro nell’Agenzia e che spiega perché sia stato confermato nel suo delicato ruolo da ben quattro governi, di tutti i colori, compreso quello attuale.
Il progetto, che si articola in incontri e visite presso le sedi delle Istituzioni, sia a livello locale che europeo, è inserito nel percorso dell’insegnamento di educazione civica e coinvolge alcune classi degli indirizzi liceali per permettere alla Scuola di aprirsi verso un più ampio orizzonte internazionale.