L’ultima truffa: una chiamata avvisa di aumenti (fasulli) sul canone, poi il cliente viene contattato da un’altra società...
Tiziana Albanese
È allarme truffe telefoniche in città. Crescono, infatti, le segnalazioni allo sportello Federconsumatori da parte di cittadini che sostengono di essere stati contattati da presunti operatori della loro società telefonica per avvertirli dell’imminente aumento del canone. «Ho ricevuto una chiamata da un operatore Fastweb - racconta Giuseppe Messineo, cliente dell’azienda -, che mi ha informato dell’aumento di 5 euro al mese per il mio abbonamento, dovuto ad alcuni lavori sulla linea. La società avrebbe subito una multa da Agcom e si sarebbe vista costretta a scaricare i costi sui clienti.
Ho preso tempo perché mi trovavo fuori Italia, per poi essere ricontattato dopo qualche giorno. Dopo aver rifiutato l’aumento, sono stato contattato da un presunto operatore Agcom, il quale mi invitava a cambiare offerta, proponendone diverse. Di fronte alla mia volontà di cambiare società, mi è stato detto che avrei dovuto pagare per recidere il mio contratto con Fastweb e ho fornito i miei dati».Il cliente è riuscito, infine, a evitare la truffa, contattando l’azienda, che ha negato ogni aumento, spiegato il raggiro e bloccato il tentativo di migrazione sulla linea. Dopo poco, Messineo avrebbe ricevuto un’altra telefonata truffaldina da parte di un presunto operatore Wind di Bari. «Le ho sventate - spiega Messineo - perché sono abbastanza smaliziato. Ma sono certo che diversi cittadini, magari più anziani o più distratti, siano finiti vittima di queste truffe». Le diverse segnalazioni evidenziano, in effetti, un comune modus operandi. «La telefonata truffaldina avviene da parte di un operatore perfettamente al corrente della società telefonica del cittadino chiamato - sostiene Pino Lo Bello, presidente di Federconsumatori -. Egli intende informarlo dell’imminente aumento del canone mensile di 5 o 10 euro. Dopo una mezz’oretta il cliente viene contattato da un nuovo operatore di un altro operatore telefonico per proporgli di migrare verso la nuova società con un piano tariffario molto più vantaggioso». A questo punto, l’utente, fortemente contrariato dell’aumento, appena si sente proporre un nuovo e più vantaggioso piano tariffario non ci pensa due volte a cambiare società, anche in barba di eventuali penali; tranne poi scoprire che il nuovo piano tariffario non esiste o non è proprio come gli è stato proposto. «Possiamo facilmente dedurre - continua Lillo Vizzini dello sportello Federconsumatori - che la truffa possa essere riconducibile ad operatori del customer care infedeli, che smistano le segnalazioni afferenti i loro clienti al customer care di altra società telefonica, o di call center che lavorano per più società telefoniche. Ed il gioco è presto svelato». L’invito è ad annotare il numero chiamante e a segnalarlo allo sportello. Le segnalazioni saranno girate all’Agcom, affinché i call center da cui partono le chiamate siano giustamente sanzionati. «Consigliamo caldamente gli utenti - conclude Vizzini -, prima di prendere decisioni avventate di cui poi ci si possa pentire, di chiamare il call center della propria società e chiedere conferma del futuro aumento del canone. Solo così si avrà certezza che si tratta di una diabolica e ben architettata truffa».
GdS, 27/12/2023
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