venerdì, novembre 03, 2023

Cgil, oggi ricordato Bernardino Verro a Corleone con gli alunni dell’I.C. “G. Vasi” e gli studenti dell’I.I.S.S. “Don G. Colletto”. “Intensificare la partecipazione delle scuole per tramandare la memoria delle lotte per il lavoro e per i diritti”

Un momento della manifestazione in piazza Nascè

Palermo 3 novembre 2023 – Ricordato oggi a Corleone Bernardino Verro nel corso di una manifestazione organizzata dalla Cgil Palermo e dalla Camera del Lavoro “Placido Rizzotto” di Corleone alla presenza dell’amministrazione comunale e di LegaCoop Sicilia e con la partecipazione degli studenti e dei docenti dell’istituto comprensivo Don Giovanni Colletto.
 

In piazza Nascè, davanti al busto di Verro, è stata deposta una corona. La Cgil ha sottolineato l’importanza dell’attività in corso con gli studenti del liceo di Corleone, la partecipazione a un seminario sul movimento contadino e bracciantile, per l’anniversario dei 130 anni dei fasci dei lavoratori, con al centro le figure di Bernardino Verro e di Placido  Rizzotto. 

“Ringraziamo il corpo docente per aver voluto rievocare in classe i fatti che portarono all’omicidio di Bernardino Vero, dirigente sindacale di Corleone ma anche esponente del movimento internazionale dell’allora nascente partito socialista italiano – ha dichiarato il segretario organizzativo della Cgil Palermo Francesco Piastra -  Verro coordinò le lotte contadine nel comprensorio avendo una precisa idea della società e combatté fino a essere ucciso. Le sue rivendicazioni erano sovversive rispetto all'ordine sociale dominante, che vedeva i contadini sfruttati dai gabelloti mafiosi e dall’aristocrazia terriera. Una storia che noi non abbiamo dimenticato, da tramandare tra i giovani, perché vale la pena continuare quelle battaglie per una società giusta e equa”. 

  “La fondazione della Camera del Lavoro di Corleone, assieme alla Casa del Popolo, fu  tra gli obiettivi fortemente voluti da Bernardino Verro e inseriti nel programma dei fasci dei lavoratori in quanto presidi di legalità – aggiunge Caterina Pollichino, segretaria della Camera del Lavoro di Corleone  – Verro fu il padre morale di Rizzotto e c’è un filo che lega le due storie: da  capi di un grande movimento  contadino, lottavano per dare dignità e lavoro ed entrambi furono uccisi dalla mafia che avevano combattuto con grande coraggio”. 

  “Oggi alla presenza dei docenti e della scuola abbiamo messo in sicurezza la memoria – ha dichiarato Dino Paternostro, responsabile dipartimento archivio e memoria storica Cgil Palermo -  Nei programmi scolastici,  bisognerebbe inserire, oltre alla storia di Pirro, di Annibale, dei romani,  anche le lotte sociali di chi ha combattuto la mafia per dare una prospettiva di lavoro e progresso alla nostra comunità. E bisogna intensificare la partecipazione delle scuole e fare in modo che la memoria possa essere utile per l’oggi e per il futuro. 








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