Nel fine settimana Corleone veste ancora una volta un abito medievale grazie ad una iniziativa ed una tematica mai trattata, ma che era, durante l’età tardo-medievale, quanto mai essenziale per la comunità popolare e per le autorità civili e religiose.
La salute pubblica e l’accoglienza nei confronti dei pellegrini trovano un parallelo metaforico con le tematiche odierne ed è proprio per questo che si è deciso di spostare l’attenzione verso un periodo poco conosciuto al grande pubblico, ma comunque assai interessante.
Sabato 14 ottobre si terrà, presso il chiostro dell’ex monastero di sant’Agostino, una giornata di studi a cui si è dato il titolo di “Hospitalia e luoghi degli Ordini religiosi e cavallereschi del Val di Mazara”.
Corleone era un centro importante del Val di Mazara, crocevia di traffici commerciali da e per altri luoghi di ogni parte della Sicilia e gli Ordini religiosi e cavallereschi costruirono hospicia e hospitalia per accogliere e prendersi cura dei viandanti in transito,
fossero essi pellegrini piuttosto che operatori economici, ma non trascurarono di edificare strutture per rispondere ai tanti bisogni di una comunità comunque povera, in difficoltà e spesso bisognosa dei più elementali beni di sostentamento.Operarono importanti Ordini religiosi come i Cistercensi e i Teutonici, gli Antoniani e gli Agostianiani, l’autorità municipale poneva sotto la sua protezione alcuni hospitalia intra ed extra moenia.
Di questo e di altro si parlerà in questo momento di studi.
Domenica 15 ottobre, invece, nell’ambito delle iniziative autunnali del FAI, verrà inaugurato un itinerario turistico urbano lungo un circuito in cui insistono emergenze lombardo-chiaramontane di età medievale. Accompagnatori d’eccezione saranno gli alunni dell’Istituto Comprensivo G. Vasi di Corleone, guidati dalle inegnanti.
Ideatori e curatori delle iniziative, sviluppate grazie al supporto organizzativo del C.I.D.M.A., sono Pietro Di Miceli e Calogero Ridulfo.
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