La Cooperativa sociale ed agricola Placido Rizzotto - Libera Terra, partecipa la bando agrivoltaico proponendo un impianto solare su un bene confiscato alla mafia
Il solare fotovoltaico può essere una fonte rinnovabile che oltre a evitare l’emissione di CO2 da parte delle aziende agricole, può aiutarle anche sul fronte sociale rafforzando le loro attività creando valore aggiuntivo che è utile per migliorare l’attività. Come nel caso della Cooperativa sociale ed agricola Placido Rizzotto - Libera Terra.
«Siamo orgogliosi di comunicare la candidatura della Cooperativa sociale ed agricola Placido Rizzotto – Libera Terra, nell'ambito del bando Parco Agrisolare. - dice il direttore generale di Exalto, Mario Butera - Il progetto prevede la fornitura e posa di un impianto fotovoltaico da 99 kW con 116 kWh di accumulo e i pannelli saranno installati sulla copertura della cantina vinicola denominata Centopassi a San Cipirello in provincia di Palermo. Si tratta di un bene confiscato alla mafia, quindi con una forte valenza sociale oltre che ambientale. L'intervento permetterà di ridurre quasi a zero le emissioni di CO2 della cantina».
«Per noi è identitario impegnarci a raggiungere la massima sostenibilità ambientale nello svolgimento delle nostre attività sui beni pubblici in gestione – dice Francesco Citarda, Presidente della Cooperativa Placido Rizzotto, Libera Terra – abbiamo la responsabilità di preservare la madre terra per le future generazioni. Proprio con questo obiettivo, in collaborazione con Exalto, abbiamo colto l’opportunità di presentare la nostra candidatura nell’ambito del bando Parco Agrisolare. Vogliamo rendere la nostra cantina sempre più sostenibile, coerentemente a quella che è la responsabilità sociale della nostra cooperativa».
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