Giancarlo Giannini alle cascate delle due Rocche |
Si è concluso a Catania il viaggio in Sicilia di questi giorni di Giancarlo Giannini. L’attore ha ripercorso alcune delle tappe di un tour di 50 anni fa, quando Lina Wertmüller lo mandò nell’Isola per far suoi gli usi e i costumi siciliani e il dialetto, così da essere pronto per il personaggio di “Mimì metallurgico”. Nei giorni scorsi la troupe ha fatto tappa anche a Palermo, in alcuni paesi della valle del Belice e ieri a Corleone.
Il sindaco Enrico Trantino ha ricevuto nel Palazzo degli Elefanti l'attore, interprete tra i più grandi del cinema italiano e internazionale, accompagnato dal regista catanese Alfredo Lo Piero. Nel corso dell'incontro è stata condivisa la testimonianza di momenti del percorso cinematografico che ha visto Giannini più volte protagonista a Catania, città che gli è rimasta nel cuore sin da “Mimì metallurgico ferito nell'onore”. “Io ho scoperto Catania e la Sicilia - ha evidenziato Giannini - quando ho fatto Mimì metallurgico. Sono venuto da solo, l'azione si svolgeva a Catania, sono sbarcato a Palermo, mi sono affittato una macchina, ho voluto fare il giro della Sicilia, sono stato un mese e mezzo a girarla da solo, per capire, fare fotografie, curiosare, sentire il dialetto”.
Giannini è stato in Sicilia per girare il docufilm "Un viaggio per incontrare Mimì", diretto da Alfredo Lo Piero, sulle orme del vecchio itinerario alla scoperta della Sicilia e della sicilianità prima della storica pellicola di Lina Wertmüller, girata cinquant'anni fa.
Una produzione che “parla siciliano” non solo per le location, ma anche per le maestranze e i tanti professionisti dell'Isola protagonisti, a partire da Tuccio Musumeci, per arrivare agli studenti della scuola di cinema di Cine Ct creata da Lo Piero. Il docufilm è ideato, scritto e diretto da Lo Piero, prodotto da A.L. Centro Studi Laboratorio D’arte A.C.. e realizzato con la collaborazione della Catania Film Commission.
Giannini e la troupe sono arrivati a Corleone sabato. Tra i mezzi, anche una splendida Mercedes 190 del 1964, di proprietà di Baldassare Nicotra, presidente dell’Associazione Catanese Veicoli Storici che è stata utilizzata sul set. Le scene sono state girate domenica a Chiosi in contrada Sopra la Rocca, alla Cascata delle Due Rocche e a Ficuzza. “È stato un grandissimo onore per noi ospitare un attore del calibro di Giancarlo Giannini, insieme al regista e a tutta la troupe. Sapere che le immagini di Corleone faranno da sfondo ad un film sulla vita artistica di Giannini ci riempie di grande orgoglio”, dice il sindaco Nicolò Nicolosi.
Tra le figure professionali coinvolte, Pietro Tenoglio (make up artist, da tanti anni truccatore di Giannini), Vittorio Melloni (fonico di presa diretta), Nino Celeste (supervisione alla fotografia), Giuseppe Di Blasi (direttore della fotografia e operatore di macchina), Salvo Legname (compositore della colonna sonora), Mirko Miceli (scenografo), Sebastiana Chiarenza di Lynette Fashion (per i costumi).
Da ricordare gli attori, Claudio Musumeci, che interpreta suo padre, il giovane Tuccio Musumeci, Enrico Terrana (un Mimì estremamente somigliante), Alessandro Caruso. Gli allievi della Scuola di Cinema a Catania sono Amedeo Amoroso, Marco Pagano, Veronica Cesarato, Alessia Arnone, Giovanna Raiti, Silvia Ruta, Marco D'Arrigo, Francesco Catara, Maria Polizzi.
Nessun commento:
Posta un commento