Piano, poi più veloci .... “Tutti fermi !!! Il primo che fa storie andrà in mare ai pesci affamati !!!”. Più veloci, tutti a guardare dietro la terra, la tua terra che si allontana; ora che non la vedi più ti giri ... Attendi di vedere la tua nuova terra ...
Silenzio ... bimbi che dormono tra i seni delle madri, madri che socchiudono gli occhi al sole, giovani che fremono per mettere piede nella nuova terra ferma, uomini che mescolano i loro pensieri tra nostalgia e speranza.
Un sibilo ... lontano ... più vicino ... vento che ti sfiora le guance ... ti scompiglia ... poi ti turba .... Ora ti terrorizza ....
Onde .... Onde ... sempre più alte ... urla di giovani .... donne che cantano per non spaventare i loro piccoli ... piccoli che capiscono dall’amaro latte delle mamme ....
La tua terra è lontana, troppo ... nessuno è disposto a riportati indietro....
La tua nuova terra forse è più vicina o forse talmente distante che non saranno i tuoi occhi e nemmeno la tua speranza a vedere.
La terra che hai lasciato è stata tradita dall’uomo della terra che vuoi raggiungere.
La terra non è dell’uomo, è l’uomo che è della terra e quando l’uomo si appropria di una terra si appropria della libertà di chi la abita ....
Tutto l’ottocento ha violentato, stuprato, depauperato la terra che hai lasciato .... Ma oggi no, siamo società moderna democratica, solidale e mercante d’armi..
Ora tutto pian piano si fa calmo, le onde sembrano quasi accarezzarti, ma la barca è più leggera, sembra quasi andare più veloce, sembra scivolare sull’olio, la terra sperata è più vicina ... un volto amico ti porge la mano per salire a bordo della sua nave
Ma siete troppo pochi ... Gli altri ?
Gli altri son vite perse nel mare, sono anime nell’aria che ti volteggiano sulla coscienza, nessun Dio potrà mai perdonare la nostra indifferenza, nessuna coscienza potrà voltarsi dall’altra parte per non sentire il pianto di un bimbo senza madre, padre e libertà.
Corleone 28.09.2023
Pier Giuseppe Sciortino
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