ROSANNA PATERNOSTRO
Si apre con la riscoperta del territorio e delle antiche tradizioni l’anno scolastico di alcune scolaresche dell’Istituto Comprensivo Giuseppe Vasi di Corleone.
“Corleone un paese da scoprire e … amare” è il titolo che le insegnanti delle IV (A-B-C-D-E-F), della primaria, hanno dato alle giornate trascorse in visita presso i siti di interesse storico e culturale della città. Tra i luoghi narrati dai mediatori culturali e da alcuni volontari , ai curiosi e attenti alunni, la piccola chiesa del Malpasso, posizionata ai piedi della Rocca Soprana, l’imponente Monastero Benedettino, incastonato tra le calcareniti corleonesi, il Museo Civico e la straordinaria Chiesa Madre, contenitore di grande bellezza.
Una straordinaria esperienza che la Cooperativa Nsitu ha preso a cuore, portandola avanti in sinergia con esponenti dell’ Amministrazione comunale, delle Confraternite di Corleone, della Pro Loco e con alcune figure di riferimento quali storici locali, educatori ed esperti dell’apprendimento; con tutti coloro che con grandissimo spirito di collaborazione hanno reso ancora più speciale questa avventura.
Con tanta enfasi ed emozione i bambini hanno vissuto l’incontro con il Sindaco Nicolò Nicolosi, a cui hanno dedicato la lettura di un testo poetico.
In modo particolare hanno contribuito alla riuscita delle giornate Don Vincenzo Pizzitola, che ha accolto paternamente i piccoli visitatori nei siti e nei locali della Parrocchia San Martino, Chiara Filippello, Pio Siracusa, Leo Pomilla, il prof. Giovanni Lisotta, Antonella Gulotta, Piranio Giovanna, Patrizia Marino, Antonio Saporito, Lea Paternostro, Maria Teresa Bellavista e Leone Angela.
L’ultima esperienza è stata vissuta all’interno dell’accogliente area verde della Villa Comunale. Qui i ragazzi hanno appreso, dalla testimonianza orale del docente Lisotta, i giochi e i passatempi di una volta. Inoltre un momento convinviale ha concluso l’iniziativa in presenza dei soci proloco, che hanno ospitatato gli alunni nella casetta comunale.
Visite inclusive e di riappropriazione comunitaria, arteterapia, laboratori delle tradizioni popolari, hanno permesso la scoperta dei luoghi con nuovi occhi.
Gli occhi dei bambini…
“… esseri umani ai quali si deve rispetto, superiori a noi a motivo della loro innocenza e delle maggiori possibilità del loro futuro…” (cit.)
Rosanna Paternostro
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