Nei prossimi giorni chiunque abbia prenotato una visita o un intervento in un ospedale pubblico o in una Asp verrà contattato telefonicamente per confermare l’interesse alla prestazione. E’ il passaggio principale, dal punto di vista del paziente, di un piano che l’assessorato regionale alla Sanità ha definito venerdì sera per tagliare le liste d’attesa.
Il documento, firmato dall’assessore Giovanna Volo e dal dirigente della Pianificazione Strategica Salvatore Iacolino, è stato inviato ieri alle Asp e avvia un percorso a tappe forzate che dovrà concludersi entro il 4 settembre con la riscrittura totale delle agende di prenotazione di Asp e ospedali. In pratica, l’assessorato ha chiesto ai manager di verificare quanti dei 39.506 pazienti che risultano in attesa di un intervento e dei 241.841 che hanno prenotato una visita ambulatoriale sono ancora interessati alla prestazione. Secondo le stime della Regione, una buona percentuale (fra il 20 e il 50%) potrebbe non avere più interesse e dunque in questi casi si potrebbe procedere alla cancellazione della prenotazione liberando spazi e accorciando i tempi degli interventi.
A tutto ciò si arriverà con una serie di passaggi che le Asp e gli ospedali faranno nella seconda metà di agosto: la cosiddetta bonifica delle agende digitali avverrà in primis chiedendo direttamente al paziente e poi – riscontrato il permanere dell’interesse – proponendo di svolgere la prestazione in altre strutture della stessa provincia in cui c’è meno attesa. Ciò sarà possibile perché, entro il 21 agosto, Asp e ospedali sono chiamati a creare una sorta di rete in cui smistare le prestazioni: si chiamerà Rete regionale per il recupero delle liste.
Da qui l’input dell’assessorato che ha previsto la cancellazione di una prenotazione (e dunque l’alleggerimento della lista d’attesa) nel caso l’intervento sia stato svolto (of course), nel caso di rinuncia del paziente o se lo stesso formalizzerà per due volte l’indisponibilità a farsi visitare. Infine, nel caso in cui il paziente risulti irreperibile scatterà la cancellazione. Le nuove liste d’attesa dovranno essere pronte per il 31 agosto e da settembre scatterà la fase 2: l’accelerazione sulle prestazioni. Che sarà possibile grazie a un sostanzioso aiuto dei privati: quando la Asp o l’ospedale ricontatteranno il paziente potranno proporre di effettuare la prestazione anche in un ospedale o un ambulatorio di privati convenzionati. A questo scopo il piano predisposto da Volo e Iacolino, destina ai privati la metà dei quasi 50 milioni di budget per l’abbattimento delle liste d’attesa. Il resto servirà invece a incentivare il lavoro straordinario del personale delle strutture pubbliche per arrivare all’abbattimento delle liste d’attesa: i medici riceveranno un extra di 80 euro all’ora, gli infermieri un altro di 50 euro all’ora.
Il piano che la Regione sta mettendo in atto è stato studiato prima dell’indagine che i Nas hanno avviato sulla gestione delle liste d’attesa. E il cronoprogramma che la Volo e Iacolino hanno dettato ai manager imporrà 4 step di monitoraggio sull’andamento della riduzione delle attese. Con l’obiettivo di arrivare a fine anno se non all’azzeramento almeno a una riduzione notevole. Anche se i 50 milioni stanziati, fa sapere l’assessorato, sono sufficienti a smaltire tutte le prenotazioni arretrate. L’altro obiettivo non dichiarato è quello di decongestionare i pronto soccorso, perché a nessuno sfugge che in questi anni l’escamotage per aggirare le lunghe attese è stato quello di andare nei reparti di emergenza.
Gia. Pi.
GdS, 13/8/2023
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