mercoledì, agosto 30, 2023

I morti allo stadio. Oggi la commemorazione della Fillea Cgil Palermo, con le istituzioni. Intervenuto il Dg del Palermo Gardini. Ceraulo: “La campagna sulla sicurezza #bastamortisullavoro coinvolgerà anche i calciatori”


Palermo 30 agosto 2023 – Ricordati oggi i 5 operai morti durante i lavori allo stadio “Renzo Barbera” il 30 agosto di 34 anni fa. 
Una corona di fiori è stata deposta dalla Fillea Cgil Palermo davanti alla lapide con i nomi di  Antonino Cusimano, Serafino Tusa, Giovanni Carollo, Giuseppe Rosone e Gaetano Palmeri, gli operai morti per il crollo di una parte della tribuna dello Stadio di calcio della Favorita durante i lavori per Italia ’90.

   “Oggi ricordiamo quella strage di Palermo che 34 anni fa ha scosso una comunità intera. Oltre alla commemorazione – dichiara il segretario generale Fillea Cgil Palermo Piero Ceraulo - chiediamo come organizzazione sindacale di tenere sempre accesi i riflettori  sul tema della sicurezza nei luoghi lavoro. Purtroppo i dati che si continuano a registrare sono molto poco rassicuranti: in Sicilia nel primo semestre 2023 sono  morte al lavoro 24 persone.  Un numero di caduti che vorremmo inferiore agli anni precedenti. La notizia dell’invio di 29 nuovi ispettori è positiva ma non ci rassicura perché il numero è poco incisivo rispetto alle  troppe irregolarità che continuano a emergere nei posti di lavoro e alla quantità di aziende e cantieri e attività da controllare”.

“So-stare nelle periferie”. Intervista a Valentina Chinnici

Valentina Chinnici

di DANIELA MUSUMECI

Abbiamo incontrato la deputata dell’ARS, istituzione anche nella quale la Chinnici continua il lavoro  politico contro ogni marginalità sociale. Un’attività che la Nostra conduce da tempo – a partire dall’impegno civile profuso nel CIDI-Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti – e su cui ha caratterizzato il suo mandato di consigliera indipendente nel Consiglio Comunale di Palermo 

 

Il tuo impegno politico da sempre è volto a coniugare il mandato istituzionale – dapprima, come indipendente, nel Consiglio Comunale di Palermo ed oggi, nel PD, all’Assemblea Regionale Siciliana – con la presenza attenta e attiva nelle realtà dimenticate, nelle periferie più marginali, nei luoghi senza nome dove “dal letame nascono i fior”. Vuoi raccontarci come ci si costituisce tramite tra i bisogni delle persone e le istanze legislative?

Grazie per questa domanda bella e importante a cui do una risposta forse facile. Bisogna semplicemente stare e sostare,

L’ANALISI. Il tarlo dell’italianità e il compito dei castori chiamati a difendere la nostra Costituzione


I principi fondamentali vanno preservati da chi vuole corroderli. I valori della Carta sono messi a rischio da parassiti che lavorano per corroderli attraverso un richiamo che punta a cancellare le differenze. Sotto il manto di parole suadenti si nascondono rigurgiti razzisti 

DI GUSTAVO ZAGREBELSKY

Gli Antichi ritenevano che le costituzioni fossero esiti involontari di processi storici mossi dalla necessità, dai rapporti di forza o dalla provvidenza divina. Per i moderni, invece, sono prodotti volontari dell’attività umana. Come tutte le opere umane, anche le costituzioni non sono eterne, ma soggiacciono alla legge suprema della corrosione che opera nel tempo. 

martedì, agosto 29, 2023

Crollo allo stadio, domani ore 9.30 il ricordo dei 5 operai morti. Fillea e Cgil: “Riproporremo la campagna #bastamortisullavoro a una partita del Palermo. Sarebbe importante far indossare la maglia anche ai giocatori”


Palermo 29 agosto 2023 -  Domani alle 9,30 una delegazione composta dalla Fillea Cgil Palermo, dalla Cgil Palermo e dai parenti delle vittime ricorderà la strage di 34 fa anni allo stadio “Renzo Barbera”, in cui persero la vita 5 operai, con la deposizione di una corona di fiori davanti alla lapide sul luogo dell’incidente. 

         Alla commemorazione sarà presente un rappresentante del Palermo Football club e per la prima volta parteciperanno Panormedil,l’ente scuola edili di Palermo, con il presidente Gaetano Scancarello e i rappresentanti lavoratori per la sicurezza territoriale di AssoRlst. 
    Il 30 agosto del 1989, il crollo della tribuna allora in costruzione per i mondiali di calcio del 1990 causò la morte di 5 operai,  Antonino Cusimano, Serafino Tusa, Giovanni Carollo, Giuseppe Rosone e Gaetano Palmeri, che furono travolti e schiacciati da tonnellate di ferro e acciaio.

Oggi a Palermo le celebrazioni con Addiopizzo del 32° anniversario dell’omicidio di Libero Grassi


Fabio Geraci

Nel giorno del 32° anniversario dell’omicidio di Libero Grassi, l’imprenditore ucciso da Cosa nostra in via Vittorio Alfieri il 29 agosto del 1991 per essersi ribellato - in un clima di totale isolamento - ai propri estorsori, l’associazione Addiopizzo lancia un monito nei confronti di quanti si girano dall’altra parte .

«Molte delle estorsioni si generano non tanto da intimidazioni ma da relazioni di convenienza e connivenza - ha sottolineato Daniele Marannano di Addiopizzo -. Una dinamica che c'è sempre stata ma che oggi è dominante. Rispetto a questo tema, e più in generale al coinvolgimento di imprenditori edili a denunciare, serve l'impegno delle associazioni di categoria degli edili e anche dei sindacati dato che gli operai e i capocantieri sono coloro che fisicamente ricevono le richieste».

De Lucia: «Il cittadino Libero e il suo coraggio. La lotta alla mafia ha bisogno di tutti»

Maurizio De Lucia

RICCARDO ARENA

«Preso Messina Denaro ma il brand è forte: all’estero c’è voglia di Cosa nostra»

Ma chi l’ha detto che Cosa nostra è in ribasso? Certo, espressa dal capo della Direzione distrettuale antimafia, una considerazione del genere potrebbe apparire leggermente interessata. Maurizio de Lucia, 62 anni, nato a Trieste, di origini napoletane, ex sostituto in città, nel pool che fece condannare Totò Cuffaro, poi andato alla Dna e a guidare la Dda di Messina, dallo scorso anno è procuratore in città: ormai la sua città d’adozione, che conosce benissimo, come la mafia siciliana. E non solo quella, ovviamente.

Un anno di disastri e censure. La destra umilia il Paese

La premier Giorgia Meloni

NADIA URBINATI 
politologa 

Dopo un anno di governo di destra l'Italia è un paese più ingiusto e più periferico, meno attraente. Un paese che non riesce ad avere un ruolo protagonista in Europa, che usa la diplomazia per convincere i partner di non essere come è: militante nella derisione della cultura dei diritti, nella propaganda che esclude e attacca tutti coloro che non rientrano nella sua idea di normalità.

Un paese che non brilla per immaginazione creativa, che si chiude nel chiacchiericcio da strapaese, che lancia al mondo immagini e linguaggi che sono imbarazzanti. L'Italia governata dalla destra è un paese umiliato e nanizzato. La giostra quotidiana dei "lei dice, lui dice" tiene il pubblico distratto e sempre in movimento, mosso da polemiche e mai messo nella condizione di discutere e valutare le questioni che dovrebbero interessarlo: quel che fa il governo.

lunedì, agosto 28, 2023

Quando il Cile diventò casa nostra. Lettere e fumetti contro il golpe


GIGI RIVA scrittore

Cile 1973. Il golpe contro Allende nelle tavole di «Punto Final» (La nave di Teseo 2023, pp. 96, euro 16) è un libro di Marco Bechis e Alfredo Chiappori curato da Sara Chiappori

Emergono, da due scaffali della memoria, disegni e lettere che messe insieme raccontano compiutamente nell'anniversario tondo cosa fu il colpo di stato in Cile, 11 settembre 1973, una data fatale anche 28 anni dopo e all'epoca ebbe un impatto non dissimile dalle Torri Gemelle. La generazione che era ancora troppo tenera per piazza Fontana perse l'innocenza davanti alle immagini di Salvador Allende assediato dentro la Moneda, il palazzo presidenziale, armato del mitra che rivolgerà contro sé stesso quando capirà che era finita per lui e per il suo esperimento socialista laggiù nel paese alla fine del mondo.

Appalti, 'ndrangheta e spari. È il Veneto dei fascioleghisti


Vittorio Malagutti e Giovanni Tizian 

Una Fiat Panda gialla sfreccia nella notte, a bordo c'è un uomo armato, assoldato da Alberto Filippi, ex senatore della Lega poi passato a FRatelli d'Italia, per intimidire un giornalista. Quel 16 luglio 2018 cinque colpi di pistola scuotono la tranquilla cittadina dal torpore. 

La spedizione è stata organizzata per recapitare un messaggio inequivocabile.

Pochi anni prima un noto imprenditore ben inserito nei circuiti politici ingaggia una gruppo di mafiosi per proibire, con minacce e violenza fisica, l'attività sindacale tra i lavoratori della sua cooperativa. A partire dallo stesso periodo, la stessa cosca dominante sul territorio aveva iniziato a beneficiare di denaro proveniente da una fondazione pubblica che gestisce uno dei monumenti più noti al mondo. E quasi sotto silenzio è passata la condanna di un manager e fedelissimo dell'ex sindaco di destra per una mazzetta nell'ambito di un'indagine sulla ‘ndrangheta. 

Sul cartello che accoglie chi arriva in questi luoghi non c'è scritto Tijuana o Guadalajara, ma Verona, Padova, Vicenza e Venezia. È il nord est che traina l'economia italiana, un territorio di conquista della ‘ndrangheta, l'organizzazione mafiosa calabrese che meglio di altre ha saputo radicarsi fuori dai territori di origine.

domenica, agosto 27, 2023

Trent'anni senza don Puglisi. Il primo martire della chiesa ucciso in strada dalla mafia

Pino Puglisi 

DANILO PROCACCIANTI

Don Pino non amava festeggiare il compleanno. E anche quel giorno, in cui compiva cinquantasei anni, lo trascorse come tutti gli altri. La mattina andò per l'ennesima volta nella sede del Comune di Palermo. 

I sotterranei delle case popolari che qualche mese prima erano stati liberati dai vigili urbani erano di nuovo territorio dei mafiosetti locali. «Possibile che non riusciate a fargli capire che non devono più portare armi lì dentro?» disse don Pino al comandante dei vigili. Quello rispose con un'alzata di spalle: «Noi abbiamo fatto il nostro dovere. Non possiamo venire a Brancaccio ogni giorno. Palermo è grande». Don Pino se ne andò sbattendo la porta, salì sulla sua Fiat Uno scassata e tornò spedito verso la chiesa di San Gaetano. C'erano due matrimoni da celebrare, quel giorno. Per l'occasione sotto la tonaca indossò il suo completo migliore: pantaloni, giacca e camicia nera e poi scarpe lucide, lucidissime. Finiti i matrimoni si cambiò al volo in sacrestia e si precipitò al corso di preparazione al battesimo per le giovani coppie del quartiere.

La finta rapina

Corleone, oggi la festa della Madonna della Rocca. Nel secondo dopoguerra presidente del comitato per i festeggiamenti era Placido Rizzotto

Il verbale della Confraternita Madonna della Rocca del 20 maggio 1945

di DINO PATERNOSTRO

Oggi 27 Agosto 2023 a Corleone la Festa della Madonna della Rocca si è conclusa con la tradizionale processione del simulacro.

Qualche anno fa dalla Confraternita era stata organizzata una mostra. Tra i “pezzi” esposti ce n’era uno particolarmente pregiato, non dal punto di vista artistico, ma sicuramente dal punto di vista della storia civile e religiosa della nostra comunità. Si tratta di un vecchio registro, che raccoglie i verbali della Confraternita della Madonna SS. della Rocca a partire dal 1945. Particolarmente interessante il verbale del 20 maggio 1945, scritto rigorosamente a mano, che riporta l’elezione del Consiglio di Presidenza, fatta secondo lo

Dal verbale risulta che venne eletto “presidente di mezzo” Placido Rizzotto di Carmelo “con trent’uno voti positivi”. Si, proprio il Rizzotto che conosciamo tutti, il segretario della Camera del lavoro di Corleone, che sarebbe stato assassinato dalla mafia poco meno di tre anni dopo.

Sessant’anni fa Martin Luther King pronunciò il suo famoso discorso: “I have a dream!”

Martin Luther King

Le celebri parole “I have a dream” pronunciate da Martin Luther King il 28 Agosto del 1963, non erano state previste nel suo discorso. Fino alla notte prima della protesta, King non era molto sicuro di cosa avrebbe detto e nella bozza finale che venne divulgata la frase ‘I have a dream’ non era scritta da nessuna parte!

Solo verso la fine del discorso, la famosa cantante gospel Mahalia Jackson, seduta accanto al podio, gridò a King: “Dì loro del sogno, Martin!”. King parlò di fronte a 30.000 persone a Washington D.C. radunate davanti al Lincoln Memorial per manifestare contro la disparità di trattamento delle persone di colore negli Stati Uniti. La schiavitù era stata abolita nel 1863, ma la separazione nella vita di tutti i giorni tra le persone bianche e le persone di colore era legale e negli stati del sud era la regola. C’erano fontane separate per bianchi e afroamericani, entrate separate per le aziende e per i ristoranti, sale d’attesa diverse nelle stazioni dei treni e dei bus e ai bambini di colore non era permesso frequentare le stesse scuole dei bambini bianchi. 

sabato, agosto 26, 2023

Pnrr: appello di Cgil e Spi siciliane al presidente della Regione affinché si opponga alla riprogrammazione del governo Meloni, che taglia all’isola 82 milioni destinati alla valorizzazione dei beni confiscati alla mafia. “Salterebbero importanti iniziative a fini sociali”

L’elenco delle opere da realizzare col Pnrr


Palermo, 25 ago- Con la riprogrammazione del Pnrr presentata dal governo Meloni
  alla Sicilia verranno meno 82 milioni di euro per la valorizzazione dei beni confiscati alla mafia con il riuso ai fini sociali e istituzionali, 10 milioni alla Regione e 72 milioni ai comuni. 

Nel complesso sfumeranno interventi per quasi un miliardo e mezzo di euro.  Un fatto “grave” per la Cgil e lo Spi regionali che lanciano un appello al presidente della Regione, Renato Schifani, affinché si opponga  a questa riprogrammazione. “La Sicilia- scrivono i segretari generali delle due sigle Alfio Mannino e Maria Concetta Balistreri-   anche per l’insipienza della sua classe dirigente rischia di pagare un prezzo salatissimo per le scelte del governo Meloni. Senza finanziamenti salteranno importanti servizi per i soggetti più fragili e a rischio di esclusione sociale – sottolineano -  senza considerare il segnale negativo sul fronte della legalità e della lotta alla mafia che viene da questo definanziamento”. 

Da Dante al generale Vannacci


di Giuseppe Savagnone

Responsabile del sito della Pastorale della Cultura dell'Arcidiocesi di Palermo, www.tuttavia.eu. Scrittore ed Editorialista.


La frattura all’interno della destra

Sulla vicenda del generale Vannacci e del suo ormai famoso libro «Il mondo al contrario» si sono creati molti equivoci, su cui vale la pena di soffermarsi perché, al di là della polemica contingente, è in gioco una questione più di fondo, che riguarda l’esistenza o meno di una cultura “di destra” e la sua capacità di sfidare quella, finora ampiamente egemone, “di sinistra”.

È noto che, fin dai suoi esordi, l’attuale governo ha puntato su questa sfida per legittimare il proprio successo elettorale e trasformarlo in una svolta epocale. Lo ha fatto, per la verità, in modo maldestro, quando il ministro della Cultura Sangiuliano, ansioso di rivalutare la tradizione del pensiero di destra, – «la destra», ha affermato orgogliosamente,  «ha cultura, deve solo affermarla» – si è spinto fino a sostenere arditamente che ne era stato Dante il fondatore, suscitando le divertite ironie dei competenti.

La corleonese Giovanna Benfratelli riceverà la menzione d’onore al premio dell’Archivio dei diari di Pieve di S. Stefano


La corleonese Giovanna Benfratelli riceverà la menzione d’onore al premio dell’Archivio dei diari e degli epistolari di Pieve di santo Stefano (Ar), in Toscana, che si terrà dal 14- 17 settembre 2023.

Per “Mosaico di storie corleonesi” Giovanna ha scritto pagine bellissime (ambientate ‘o Puzzubuonu, quartiere allora popolarissimo in cui ancora ha casa) su sua zia Rosaria, che conzava gli altari di san Giuseppe e coordinava l’operato delle donne che preparavano le pietanze. O sui bambini che raccoglievano legna nei quartieri (ognuno nel suo, senza sconfinare) per fare i falò. I suoi racconti non erano stiticamente descrittivi di usanze locali, ma erano narrati attraverso lo sguardo e il vissuto di lei bambina, erano personalizzatissimi, la immaginavi letteralmente là a imbrattarsi di fuliggine per raccogliere i resti carbonizzati della legna bruciata…

venerdì, agosto 25, 2023

Pronto soccorso, allarme medici. Liste d’attesa, Asp chiamate a rapporto


I manager, anche degli ospedali, convocati da Schifani e Volo per l’11 settembre per un primo esame sulla riprogrammazione delle prenotazioni di ricovero e ambulatoriali

Andrea D’Orazio

La lettera è partita ieri, firmata dal direttore della Pianificazione strategica dell’assessorato regionale alla Salute, Salvatore Iacolino, e indirizzata a direttori e commissari di Asp e aziende ospedaliere, richiamati all’ordine per il prossimo 11 settembre, davanti al governatore Renato Schifani e al titolare della Sanità siciliana, Giovanna Volo, per «comunicare i risultati conseguiti con particolare riferimento alle attività di riprogrammazione dell’offerta», come previsto dalla direttiva emanata dalla Regione poco prima di Ferragosto per abbattere le liste d’attesa accumulate nel tempo ed “esplose” durante la pandemia.

A Pieve di Santo Stefano, il Piccolo Museo del Diario e l'importanza della memoria racchiusa tra quelle pagine




DI FRANCESCA RAGAZZI

Un museo piccolo piccolo ma ricco di grandi storie: se non lo visiti non ci credi. Il Piccolo Museo del Diario ci fa scoprire l’importanza della memoria racchiusa tra le pagine dei diari

È a Pieve Santo Stefano, una piccola cittadina nella Val Tiberina in provincia di Arezzo, vicino a Sansepolcro, che mi sono imbattuta in quello che forse è uno dei musei più belli in cui sia mai stata. Si tratta del Piccolo Museo del Diario. Qui, quarant'anni fa, il giornalista Saverio Tutino realizza un sogno: quello di fondare un luogo che raccogliesse le memorie della gente comune, degli italiani. Tutti infatti possono portare qui il loro diario a patto che sia scritto in prima persona, che quindi racconti di sé. I testi sono a disposizione di chiunque.

E così, in un paesino di appena tremila anime, negli anni sono arrivati testi da oltre 10mila persone che hanno deciso di portare qui un pezzo della loro vita. È letteratura involontaria, tanta gente che scrive benissimo e nemmeno se ne rende conto.

L’ANNIVERSARIO. Francesco Carbone, l’avanguardia dimenticata

IL DISEGNO. Francesco Carbone

Una mostra a Ficuzza celebra il centenario del fondatore di Godranopoli, un pioniere dell’arte senza frontiere su cui sembra calato l’oblio. La mostra dedicata all’artista è allestita nella reggia di Ficuzza fino al 31 dicembre. Pittore e organizzatore culturale, creò un museo di civiltà contadina
 

di Sergio Troisi 
Difficile dire se si sia trattato di un oblio in parte inevitabile per il mutare del gusto e lo scorrere del tempo, o di un vero e proprio fenomeno di rimozione nei confronti di esperienze culturali probabilmente mai davvero assimilate, percepite come estranee e quindi destinate a scivolar via: uno dei tanti emblemi della nostra modernizzazione incompiuta e irrisolta. Ma di certo, con l’eccezione delle Settimane di Nuova Musica e del convegno che tenne a battesimo il Gruppo 63, ricordati e citati con la giusta enfasi che si deve a episodi di snodo, una parte non piccola della cultura palermitana degli anni Sessanta, in particolare quella relativa alle arti visive, sembra avere pagato con una perdita di memoria (complice anche una musealizzazione a dir poco insufficiente di quei lavori, e il loro essere rimasti confinati in un perimetro espositivo perlopiù locale) il suo generoso slancio di adesione alla modernità sperimentale delle neovanguardie.

giovedì, agosto 24, 2023

Conferenza del prof. Carlo Ruta: "Ucraina. Dalla guerra di movimento alla guerra asimmetrica: il vicolo cieco dell'Occidente, oltre le strategie del silenzio"

 

Il prof. Carlo Ruta

Ieri il prof. Carlo Ruta ha tenuto un seminario in streaming su You Tube intitolato "Ucraina. Dalla guerra di movimento alla guerra asimmetrica: il vicolo cieco dell'Occidente, oltre le strategie del silenzio". Abbiamo il piacere di pubblicare il video del seminario per i lettori di Città Nuove perché si tratta di un'analisi interessante su quel che accade.  

 GUARDA IL VIDEO

martedì, agosto 22, 2023

PIANA DEGLI ALBANESI, 100 ANNI DELLA DIGA: GLI EVENTI SPORTIVI E CULTURALI


Nel 1923 venne ultimata la costruzione della Diga di sbarramento del Fiume Belice Destro (Torrente Honi) dando origine al Lago di Piana degli Albanesi. Un lungimirante progetto, dal forte interesse ingegneristico, che costituisce, ancora oggi, una fonte di energia rinnovabile e di risorsa idrica per la città di Palermo e la Sicilia.

In occasione del centenario, le associazioni Circolo Legambiente Piana degli AlbanesiPro Loco Piana degli Albanesi e Qvemi, insieme al Comune di Piana degli Albanesi ed al Comune di Santa Cristina Gela, presentano un programma di eventi sportivi e culturali, con l’obiettivo di valorizzare l’importanza storica e ambientale dei luoghi e favorire la conoscenza diretta del contesto naturalistico di grande pregio.
Il calendario degli eventi inizierà il 
26 agosto con l’apertura di una mostra di documenti e foto storiche sull’impresa che portò alla costruzione della diga.

IL REPORTAGE PALERMO. Dalla Vucciria fino al Foro Italico, la notte alcolica della città senza regole


di Francesco Patanè

Basta il primo passo dentro piazza Caracciolo per chiedersi quale sia il motivo per cui alla Vucciria tutto è consentito. Alcolici venduti a ragazzini da ambulanti abusivi, spaccio di droga nella stradina buia che portano in piazza Garraffello e musica sparata a tutto volume fino alle 3 di notte senza che ci sia una sola auto delle forze dell’ordine in zona. O, almeno, domenica sera non si sono viste pattuglie di polizia e carabinieri. 
Ripercorrere la serata della giovane stuprata dal branco aiuta a definire i contorni della tragedia, a spiegare comportamenti feroci oltre ogni ragione. Dà un elemento in più: il contesto, che in questa tremenda storia di violenza e dolore ha un peso rilevante. Purtroppo il degrado della Vucciria, l’assuefazione che dà all’occhio di molti palermitani e la sua trasformazione in elemento folkloristico da propinare ai turisti, distolgono l’attenzione dalla realtà, da come la Vucciria sia cambiata. Non c’è più traccia del mercato rionale celebrato nelle guide. Domenica notte piazza Caracciolo era un angolo di una favela brasiliana in centro a Palermo, una sorta di porto franco per l’illegalità, sporco e puzzolente. 

lunedì, agosto 21, 2023

La figlia Benedetta: “Il Colonnello Russo, mio padre, un eroe, ma anche un uomo, marito amorevole, un padre esemplare”

Un momento della commemorazione




BENEDETTA RUSSO*

20 Agosto 2023: giornata commemorativa, Anniversario dell'eccidio del Colonnello Russo. Mio padre. Un eroe, ma anche un uomo, marito amorevole, un padre esemplare.

Ma non solo: ieri 20 Agosto 2023, seppur a distanza di 46 anni dal terribile assassinio ho ardentemente e caparbiamemte voluto presentare il mio  libro sulla vita dei miei indimenticabili genitori. Per non dimenticare. Ma anche affinché chi verrà dopo di me sappia (e non dimentichi mai) cosa significa aver vissuto (e sopravvisuto a caro prezzo e con fatica) in una terra ostile e nemica che troppo spesso dimentica e fa comodo farlo. 

Ringrazio tutti coloro che sono stati  parte attiva di questo meraviglioso evento accanto a me e alla mia famiglia! In particolare Maria Savona  che mi ha dato supporto nel coordinare l' Evento e non solo...

La libertà negata alle donne, costrette a darsi coraggio per uscire indenni da una notte di movida

Lo slogan di piazza Caracciolo 


di Massimo Lorello

I ragazzi possono bere e divertirsi liberamente, le ragazze no: devono sempre vigilare sui potenziali pericoli. Quando finirà tutto questo?

Nella piazza che sette criminali hanno scelto per pianificare il loro stupro di gruppo, fino a qualche tempo fa si poteva leggere: La notte vogliamo essere libere non coraggiose. Questa puntualizzazione, colma di rabbia e dolore, firmata dal movimento femminista Non una di meno, campeggiava in un manifesto collage composto da scritte nere su fogli bianchi. Fogli appiccicati sulla parete del cantiere edile di piazza Caracciolo. I lavori sono quasi finiti e del manifesto non c’è più traccia. Sarebbe stato meglio preservarlo e replicare quello slogan in tutte le piazze e le strade e i vicoli di Palermo dove ogni sera si accende la movida.

Corleone, al via domani il primo torneo di calcio a 5 “Mettiamoci in gioco per la solidarietà”


Le confraternite scendono in campo e si mettono in gioco per la solidarietà, oltre che per divertirsi e far divertire. E lo fanno con l’organizzazione di un torneo di calcio a 5, che inizierà domani alle 20,15 nella struttura del Centro sportivo “S. Lucia”, con la benedizione di tutte le squadre partecipanti. 
Alle 21,00 il via con la prima partita “Societas Alborum - Amici delle forze dell’ordine”. 

Nella partecipazione al torneo sono coinvolte non soltanto le squadre di calcio a 5 delle confraternite, ma anche la squadra del Corpo Musicale Pietro Cipolla e le squadre dei Carabinieri e degli Amici delle Forze dell’Ordine, rappresentativa di tutte le Forze dell’Ordine.

sabato, agosto 19, 2023

La figlia Benedetta: “Vi racconto mio padre il colonnello Russo, ucciso dalla mafia, dimenticato dallo Stato”


di Salvo Palazzolo

L’ultimo ricordo del suo papà è una passeggiata nella piazza di Ficuzza, mano nella mano. «Alle dieci di sera era venuto a prendermi al bar Cavarretta, dove stavo giocando a calcioballila», racconta Benedetta Russo. 

Quel 20 agosto 1977 i sicari di Riina erano già appostati per colpire il comandante del Nucleo investigativo dei carabinieri di Palermo. Il tenente colonnello Giuseppe Russo ebbe appena il tempo di lasciare la figlioletta, che aveva 9 anni, davanti alla porta di casa e tornare in piazza per parlare con un amico. «Saranno passati dieci, quindici minuti: io e mamma sentiamo degli scoppi fortissimi, come fuochi d’artificio, quasi fosse il Festino — ricorda oggi la figlia del colonnello — Mamma dice: “ Strano, oggi non è la festa del patrono di Marineo”. La cosa che ci rende ancora più perplesse è che subito dopo questo rumore assordante subentra un silenzio tombale, terrificante, agghiacciante. Io mi affaccio alla porta- finestra e mi metto le mani davanti alla bocca urlando: “Papà, papà, cos’è successo al mio papà?”». Assieme al colonnello Russo avevano ucciso un suo amico, il professore Filippo Costa. 

Ficuzza, 20 agosto 1977: l’ultimo discorso pubblico del prefetto C. A. Dalla Chiesa per la commemorazione del colonnello CC G. Russo

Il prefetto Dalla Chiesa parla a Ficuzza il 20/8/1982

Il discorso di Carlo Alberto Dalla Chiesa a Ficuzza, in occasione dell’inaugurazione del cippo dedicato al tenente colonnello Giuseppe Russo 
(Ficuzza, 20 agosto 1982)

“Siamo qui oggi per ricordare il tenente colonnello Giuseppe Russo. Per me significa ricordare un grande dolore ma anche l’orgoglio di avere avuto al suo fianco un collaboratore di tanto pregio e di tanto peso specifico. Lo vidi crescere questo giovane capitano in sette anni e mezzo. Sembrava fragile, sembrava portatore di un fisico non robusto, ma c’era tanta robustezza dentro di lui, c’era tanta forza morale, c’era tanto coraggio, c’era tanta volontà di fare, di realizzare e di combattere, che io stesso, io suo comandante, ho tratto anche da lui questa forza e questo entusiasmo. 

Ficuzza (Corleone), domani sarà commemorato il colonnello Giuseppe Russo e presentato il libro della figlia, Francesca Benedetta


Sarà ricordato domenica 20 agosto, alle 9.30 a Ficuzza, l’omicidio del tenente colonnello dei carabinieri Giuseppe Russo, ucciso dalla mafia nel 1977 insieme all’amico Filippo Costa. Interverranno il generale Rosario Castello, comandante Legione Carabinieri Sicilia, Maria Teresa Cucinotta, prefetto di Palermo, Nicolò Nicolosi, sindaco di Corleone, generale Domenico Napolitano, comandante provinciale GG.FF., Luca Vattani, vicario del questore di Palermo, e l’arcivescovo di Monreale Gualtiero Isacchi.

Dopo la cerimonia di commemorazione e la deposizione di una corona di fiori, sarà presentato il libro “Ma il mio destino è vivere balenando in burrasca. Storia di un’antica Signora” di Francesca Benedetta Russo, figlia del militare dell’Arma medaglia d’oro al valor civile. Insieme all’autrice, interverranno Leoluca Cascio, antropologo, Dino Paternostro, direttore di questa testata giornalistica, Francesca Soltani della redazione di “Quattro chiacchiere…”, coordinati da Maria Savona. 

venerdì, agosto 18, 2023

A Marineo ritorna dopo otto anni la “Dimostranza di San Ciro”


Attesa da 8 anni ritorna domani, 19 agosto, la "Dimostranza di San Ciro", manifestazione di devozione dei fedeli di Marineo verso il Santo Patrono San Ciro, medico, eremita e martire. Infatti l’ultima volta la “Dimostranza” cioè la sacra rappresentazione itinerante della vita, passione e gloria della vita di San Ciro si era svolta a Marineo il 22 agosto del 2015. 

Fu una edizione importante con un valore particolare, perchè ricorreva il 350° anniversario dell’arrivo della reliquia del Santo (il teschio), concessa con decreto di Papa Alessandro VII il 20 aprile 1665. Per questa secolare devozione, oltre a ricordare il martirio di San Ciro nella data del 31 gennaio, a Marineo ad agosto si tiene questa affascinante manifestazione che riprende quest’anno dopo varie difficoltà e dopo lo stop per la pandemia.

A Corleone, con “Ecoplastic”, la casetta della plastica per favorire lo smaltimento ecologico delle bottiglie di plastica. E la raccolta punti-premio

Si chiama Ecoplastic ed è una “casetta della plastica” che ha la funzione di favorire lo smaltimento delle bottiglie di plastica, premiando chi la utilizza attraverso una raccolta punti. Si trova in via Salvatore Aldisio, esattamente accanto a quella dell’acqua inaugurata a dicembre del 2020. 

Per utilizzare Ecoplastic, occorre scaricare la app Ripremia, disponibile sia per iOS che Android. Il download si può effettuare anche inquadrando il qr code sulla struttura di via Aldisio. È poi necessario registrarsi con i propri dati personali. 

A Campobello di Licata (Ag) il 23 e 24 agosto, il Festival «Questa è la mia terra e io la difendo» per riaffermare il «diritto a restare»


Un festival per il diritto a restare al sud e un manifesto per i sindaci siciliani. Si svolgerà a Campobello di Licata (Agrigento) il 23 e 24 agosto, il Festival «Questa è la mia terra e io la difendo». Un progetto che vuole riaffermare il «diritto a restare», contrapposto alle allarmanti statistiche secondo le quali il Sud Italia ha perso poco più di mezzo milione di abitanti in meno di 10 anni. 

Il programma sarà presentato lunedì 21, alle 10.30, presso lo Spazio Temenos di via Pirandello di Agrigento. Interverranno gli organizzatori e il direttore artistico del Festival, Carmelo Traina. Verrà presentato il programma della manifestazione e introdotto il progetto relativo al Centro Studi «Giuseppe Gatì».

Stupro di gruppo e sette arresti, dura condanna della Cgil Palermo: “Si moltiplicano violenze e intimidazioni ai danni delle donne nella nostra realtà. Servono azioni improntate alla sicurezza e al supporto”


Palermo 18 agosto 2023 - La Cgil Palermo esprime piena  condanna per il gravissimo caso di  violenza di genere e sessuale che si è registrato a Palermo ai danni di una ragazza, culminato con gli arresti di sette ragazzi accusati di stupro. E, nell’ esprimere solidarietà alla giovane,  che ha denunciato la violenza subita, plaudono alla  risposta tempestiva delle forze dell’ordine. 

    “Di fronte al moltiplicarsi di intimidazioni, percosse, stupri, molestie, violenze di ogni tipo e femminicidi nei confronti delle donne, occorrono politiche e azioni che devono includere il tema della sicurezza, della prevenzione e dell’efficacia della pena, del sostegno e del supporto nella denuncia - dichiarano la segretaria  Cgil Palermo e  responsabile del dipartimento politiche di genere Laura Di Martino ed Enza Pisa, coordinamento donne Cgil Palermo  - 

giovedì, agosto 17, 2023

Delitti Costa, Chinnici Cassarà e Giaccone, l’antimafia smemorata rimuove la zona grigia

Da sx: L’esattore Nino Salvo, il giudice Rocco Chinnici e il prof. Paolo Giaccone

Nelle commemorazioni si è puntato l’indice solo verso Cosa nostra dimenticando le collusioni con il mondo politico ed economico che determinarono gli omicidi. Ma il presidente Mattarella invita a “combattere le complicità con la stessa fermezza con cui si contrasta l’illegalità”
 

di Salvo Palazzolo

Qualche giorno fa, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla ha dichiarato orgoglioso: «Abbiamo assolto al dovere di sostituire la lapide del giudice Costa, adesso per la prima volta si legge che questa strage è avvenuta per mano mafiosa». E ha aggiunto: «Era una reticenza, non so quanto originariamente consapevole». Il figlio dell’allora procuratore di Palermo ucciso il 6 agosto 1980, l’avvocato Michele Costa, ha accolto con favore la nuova lapide, ma ha ricordato che il processo di recupero della verità e della memoria non può dirsi concluso. Non conosciamo infatti i nomi dei sicari e dei mandati, non conosciamo soprattutto quelle complicità eccellenti che il magistrato aveva toccato avviando le prime indagini bancarie dopo l’assassinio del presidente della Regione,

Il messaggio alternativo di Michela Murgia

Michela Murgia

di Giuseppe Savagnone 
Responsabile del sito della Pastorale della Cultura dell'Arcidiocesi di Palermo, www.tuttavia.eu.  Scrittore ed Editorialista.

Una credente critica

Nella grande eco suscitata dalla morte di Michela Murgia non è mancato il riferimento alla sua fede cattolica. Una fede tutt’altro che tradizionalista e abitudinaria, come quella di tanti “fedeli della domenica”, e che ha profondamente permeato e orientato la sua storia. Responsabile del settore giovanile dell’Azione cattolica in Sardegna, laureata in teologia, aveva anche insegnato religione nelle scuole. Insomma, una cattolica “impegnata”.

mercoledì, agosto 16, 2023

Cinque anni fa ci lasciava Rita Borsellino. Rita ha vissuto gli ultimi ventisei anni della sua vita per ottenere verità e giustizia (mai vendetta!) sulla morte di suo fratello Paolo

Foto di Francesco Francaviglia, Le donne del digiuno, 2014, Postcart Edizioni

Il 15 agosto del 2018 ci lasciava Rita Borsellino. Rita ha vissuto gli ultimi ventisei anni della sua vita per ottenere verità e giustizia (mai vendetta!) sulla morte di suo fratello Paolo e al contempo ricordiamo il suo impegno politico e associativo per contribuire a costruire una società migliore, più giusta, più consapevole e più responsabile.

Vogliamo oggi ricordarla pubblicamente dando risalto alle sue parole sul tema del "perdono", pronunciate a Roma nel marzo del 2001 presso la parrocchia di Santa Melania e far giungere un abbraccio ai suoi figli e alle sue nipoti.

Superstipendi ai burocrati e tagli al budget. La ricetta del ministro Schillaci alla Salute

Il ministro Orazio Schillaci

Dopo l'aumento del budget 
per il Covid, il ministro della Salute, Orazio Schillaci sta riportando la spesa per la sanità ai livelli pre-pandemia

FDDERICO MARCONI

«È tempo che la sanità pubblica torni a occuparsi del benessere del cittadino nella sua totalità». Un anno fa, Giorgia Meloni ha introdotto così i sette punti del suo programma di governo per la sanità pubblica. Un piano che andava dallo sviluppo della medicina territoriale, all'aumento del numero dei dottori in corsia, fino al superamento della pandemia di coronavirus, attraverso il «ripristino di prestazioni ordinarie, procedure di screening, e abbattimento delle liste d'attesa». Da spendere ci sono i 7 miliardi di fondi Pnrr. Una manna dal cielo in un contesto di decennali tagli a ospedali e cure imposte da governi di ogni colore politico.

Il piano ambizioso della maggioranza di governo è stato affidato a un tecnico: Orazio Schillaci, 56 anni, rettore dell'Università di Tor Vergata. Oltre a essere un medico, Schillaci gestisce un ateneo con un prestigioso ospedale universitario.

lunedì, agosto 14, 2023

Il ministero alla Salute: “Vaccinazione anti Covid per tutti gli over 60”

Il ministro della salute Orazio Schillaci

di Michele Bocci

Annunciato l’avvio della campagna che ad autunno proteggerà gratuitamente anziani e fragili dal virus pandemico. Si svolgerà in contemporanea con quella contro l’influenza

Il ministero alla Salute diffonde una circolare sulla vaccinazione anti Covid, praticamente sovrapponibile a quella dell’anno scorso. Nel testo si annuncia la campagna gratuita per l’autunno che verrà svolta insieme a quella anti influenzale (anche questo aspetto identico nel 2022). Da ottobre, tutte le persone a rischio potranno proteggersi contro il coronavirus.

I nuovi vaccini

Il Pnrr “abbandona” i beni confiscati. La mappa, da Battipaglia a Castelvetrano


di ANTONIO MARIA MIRA

Un centro diurno per disabili in un bene confiscato al prestanome di Matteo Messina Denaro. Centri antiviolenza alle donne nei beni confiscati ai boss della ‘ndrangheta. La “cittadella delle arti” nella masseria confiscata al tesoriere della Sacra Corona Unita. Il “Polo della Carità” in una ex fabbrica confiscata alla camorra. Bello, bellissimo. 

Sono alcuni dei 254 progetti sui beni tolti alle cosche che dovevano essere finanziati con 300 milioni del Pnrr e che il governo, dopo averli approvati, ha definanziato, assicurando che troverà altri fondi. Quali? Nel dossier dei Servizi studi di Senato e Camera a pagina 24 è scritto che non è specificato «quali saranno gli strumenti e le modalità attraverso i quali sarà mutata la fonte di finanziamento delle risorse definanziate». Sottolineando «rischi di rallentamenti o incertezze attuative».

Quindi sono a rischio 75 progetti in Campania (109 milioni di euro), 64 in Sicilia per 83 milioni, 59 in Calabria (quasi 58 milioni), 40 in Puglia (37), 13 in Abruzzo (8,5), 3 in Basilicata (3,3). Progetti e fondi importanti sia simbolicamente che concretamente, per far diventare i beni mafiosi beni comuni. Era infatti prevista una rete di servizi di grande valore, in grado di segnare una straordinaria opportunità di welfare, di giustizia sociale, di cambiamento e di riscatto. Per anni molti beni confiscati sono rimasti abbandonati, per mancanza di progetti e di fondi, una sconfitta dello Stato e una vittoria delle mafie. Ora c’erano progetti e soldi. Vediamone alcuni tra i più significativi.