L’arcivescovo Gualtiero Isacchi con i rappresentanti dei comitati
Fabio Lo Bono
È ancora alta la protesta su ospedale e viabilità a Corleone. Ieri la manifestazione proposta dai comitati civici «Voglio nascere a Corleone» e «Vogliamo la strada Corleone-Partinico» è stata partecipata e oltre alle istituzioni è intervenuto il vescovo di Monreale Gualtiero Isacchi, che con il suo intervento ha chiuso la manifestazione.
La Cgil ha partecipato con i propri rappresentanti e supportato i comitati civici. «Questa manifestazione è solo il punto di inizio - dice Caterina Pollichino segretaria della camera del lavoro di Corleone. - Non ci fermeremo a garanzia del territorio». Di garanzia, invece, la posizione dell’amministrazione comunale di Corleone guidata dal sindaco Nicolò Nicolosi.
«Si sta operando nella direzione giusta seppure in maniera lenta. In particolare la città metropolitana ha bandito gare per 45 milioni di euro di cui 10 milioni sulla SP4 - dice il primo cittadino di Corleone Nicolosi. Per quanto riguarda l’ospedale, non c’è mai stato un rischio chiusura e questo lo ha garantito la dirigente. Si sta cercando, inoltre, di ovviare alla carenza di medici con bandi di reclutamento anche di medici stranieri. Sono stati pubblicati tre bandi e si spera non vadano deserti».
I comitati civici sono decisi a continuare a battersi per il territorio.
«È stata una giornata impegnativa - dicono dai comitati. Abbiamo avuto la possibilità di fare emergere i due problemi annosi che affliggono il nostro territorio davanti ai sindaci del circondario. È stato un avvincendarsi di opinioni dettate dai presenti. La testimonianza di una cittadina ha ancora di più accentuato la necessità di trovare una soluzione per una visibilità sicura e il diritto alla salute. Noi non ci fermeremo, rivendicheremo i nostri diritti. Noi vogliamo essere trattati alla pari degli altri, provi l’Asp a fare ciò che ha fatto con delibera a dicembre 2022 per Termini Imerese , se l’asp vuole trovare i medici può attingere dalle graduatorie di Mussomeli».
Sulla vicenda delle carenze ospedaliere è intervenuta l’Asp che ha sottolineato la ricerca continua di dirigenti medici al fine di garantire continuità delle attività sanitarie. È stato, repentinamente, avviato il concorso a tempo indeterminato di pediatri grazie alla commissione concorsuale guidata da Vincenzo Duca, primario della neonatologia dell’Ingrassia. Alla selezione stanno partecipando un pediatra e 31 specializzandi.
«Si tratta dell’ennesima procedura avviata dopo il rifiuto dei precedenti vincitori ad occupare posti negli Ospedali di zone più lontane dalla città, come Corleone e Petralia Sottana – ha sottolineato il commissario straordinario dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni - dal 2019 a oggi sono stati ben 93 i concorsi a tempo determinato e indeterminato banditi e conclusi per cercare la soluzione alla carenza di dirigenti medici. L’Azienda non resta, comunque, in attesa ed ha continuato a bandire procedure a tempo determinato alle quali avrebbero potuto partecipare anche medici provenienti da Paesi esteri. Anche in questo momento è in corso un’altra procedura per pediatri, anestesisti e medici d’emergenza per i pronto soccorso e in particolare per gli ospedali di Corleone e Petralia Sottana. L’Azienda continuerà a impegnarsi, incondizionatamente, grazie anche alla condivisione dell’assessorato alla salute che, conoscendo meglio di tutti le difficoltà, non ha fatto tardare le autorizzazioni necessarie. La direzione non ha mai smesso di cercare soluzioni alla carenza di personale». (*falob*)
GdS, 2 luglio 2023
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