Un momento del forum sulla sanità pubblica |
Palermo 4 luglio 2023 – Si è costituito ieri il Forum Sanità Pubblica Palermo, composto da realtà pronte a dare battaglia contro l’ingiustizia sociale, per la difesa della Costituzione e in particolare dell’articolo 32 sul diritto alla salute.
L’incontro, promosso dalla Cgil Palermo e dalle sue categorie, dalla Rete degli Ambulatori popolari Palermo, da Arci Palermo, Non una di meno, Sindacato Studentesco Regina Margherita, Sunia Palermo, Si può fare per il lavoro di Comunità, Cub Palermo, Usb Palermo, Officina del popolo, ha visto la partecipazione di tanti altri movimenti e associazioni che operano sul territorio palermitano.
L’intervento di Laura Di Martino della Cgil Palermo |
Tante le nuove adesioni registrate durante l’evento: Auser Palermo, Auser Termini-Cefalù-Madonie, Federconsumatori Palermo, Anpi Palermo, Arcigay Palermo, Pd Palermo, Udi Palermo, Meravigliosamente O.D.V. , MO.VI.PA , Noi che, Rete contro la droga, Udu Palermo, Agisci Palermo, SaluTiAmo, Si può fare Sicilia, Governo di Lei, Rete Civica Salute, Movimento difesa e attivazione costituzione, Spasmo, Nuova era a viso aperto onlus, Our Voice, la Casa di Giulio, Comune di Capaci.
Presenti anche Medici Senza Frontiere e Save The Children che parteciperanno ai lavori e contribuiranno alla elaborazione di proposte.
Durante il confronto, che si è svolto ieri pomeriggio, presso la Casa della Cooperazione a Sant’Erasmo, sede di un ambulatorio popolare, il tema dello smantellamento della sanità pubblica è stata al centro di tutti gli interventi. “Si tratta di una vera emergenza per il nostro territorio. Un dramma – è stato detto ieri sera – che va contrastato subito, prima che sia davvero troppo tardi”.
Da qui l’esigenza di dare vita a un percorso collettivo, da sviluppare anche in raccordo con la mobilitazione che sta crescendo in tanti centri della provincia, come Corleone, Petralia, Partinico, per chiedere una medicina alla portata di tutti.
I promotori del Forum Sanità Pubblica Palermo hanno avviato un’analisi del territorio, nei 10 distretti di cui fanno parte gli 83 comuni della provincia di Palermo dove, soprattutto nelle aree interne, la carenza del servizio si unisce ai disagi della viabilità e di collegamenti inesistenti.
A Palermo crescono intanto le esperienze di ambulatori popolari e di associazioni pronte a prendersi cura degli utenti che non riescono ad avere accesso alle cure, anche in provincia: cittadini costretti a fare i conti con interminabili tempi di attesa per una visita o un esame, pronto soccorso e strutture ospedaliere inefficienti, diseguaglianze inaccettabili e mai raggiunte finora tra persone e territori, che segnano l’aumento della migrazione sanitaria, della spesa privata dei cittadini, la rinuncia alle cure e la riduzione dell’aspettativa di vita.
Il percorso concordato tra le associazioni prevede la costruzione di una mobilitazione a Palermo nel mese di ottobre, attorno a una piattaforma comune, per riaffermare il ruolo sovrano della sanità pubblica riconoscendo al privato “un ruolo di pura ausiliarità”.
E nel frattempo in estate la realizzazione di sessioni di discussione, iniziative, forme di partecipazione collettiva per costruire un consenso sempre più largo intorno alla tutela della salute e al rispetto dei principi fondamentali del Servizio Sanitario Nazionale, di universalità, uguaglianza ed equità.
Tre sono le “urgenze” emerse durante il dibattito: incremento degli investimenti sul servizio sanitario nazionale, abbattimento delle liste di attesa e sospensione dell’intramoenia, de-aziendalizzazione.
Nella Piattaforma tanti i punti su cui saranno incalzate le istituzioni: investire sul personale con un piano straordinario di assunzioni e stabilizzazioni, rilanciare la rete ospedaliera e favorire l’accessibilità ai pronto soccorso sempre più al collasso, attuare e completare la Riforma per lo sviluppo dell’Assistenza Territoriale in un’ottica di forte integrazione, con una rete capillare di servizi sanitari e socio-sanitari territoriali.
E ancora: potenziare il sistema dei consultori pubblici. Migliorare il sistema di residenzialità. Fermare i processi di esternalizzazione, compreso il ricorso a professionisti “a gettone” nelle strutture ospedaliere pubbliche. Riconoscere l’importanza della prevenzione e della promozione della salute.
Sessioni specifiche affronteranno i micro-temi da approfondire per le rivendicazioni.
Intanto il Forum si è dato appuntamento a fine luglio. “Coinvolgeremo - dichiarano gli aderenti al Forum Sanità Pubblica Palermo - tutti i Comuni che fanno parte della Città Metropolitana di Palermo per definire la necessaria mobilitazione”.
Nessun commento:
Posta un commento