Francesco Russo attraversa lo Stretto di Messina
“Corleone conquista lo stretto”, scrive entusiasta Francesco sul suo profilo Facebook. Ed ha tutti i motivi per essere felice. È il primo corleonese a cimentarsi in una simile impresa, ottenendo peraltro dei tempi di percorrenza notevoli. Sul sito “Traversata Stretto di Messina” gli stessi organizzatori delle traversate scrivono che “i più veloci di noi hanno impiegato 55 minuti mentre i più lenti 1 ora e 20”. Francesco ha impiegato il tempo certificato di 51,06’, stracciando il tempo teorico dei “più veloci”.
Il tempo certificato di Francesco |
La “traversata”, comunque, è una gara non agonistica che viene organizzata più volte l’anno per consentire agli atleti di misurarsi con se stessi. Richiede tecnica, preparazione, forza di volontà ed una struttura (che fortunatamente Francesco ha trovato nella piscina di Campofiorito) che supporta gli atleti. Giovedì scorso i tempi di tutti i partecipanti sono stati molto buoni.
Francesco Russo ha realizzato un suo sogno, che immediatamente ha dedicato al padre Nicola, prematuramente scomparso. La sua impresa è stata seguita da tutti a Corleone, ma anche nei comuni della zona.
In paese - scrive Francesco - si è sparsa velocemente la voce che un nostro concittadino stava nuotando nelle acque tra il Tirreno e lo Ionio. Tutti increduli seguono la diretta con trepidazione ed emozione. E quando la traversata tocca la Calabria tutti hanno la curiosità di sapere chi è Francesco Russo. A Corleone c'è un solo coro "siamo tutti Francesco Russo", siamo orgogliosi di essere Corleonesi, tutto il paese senza distinzione di età si complimenta.
Questo è quello che ho percepito - dice Francesco - e continuo ancora a percepire. Sono arrivato ieri sera e stamattina la gente mi fermava per complimentarsi e mi ringraziava per aver portato il alto il nome del paese. Spero che questo mio gesto sia di esempio per tutti i ragazzi che capiscono che nello sport i limiti sono solo nella testa e che lo sport può regalare grandissime emozioni. Lo dice una persona che lo sport (tanti tipi di sport) lo ha sempre fatto e che per affrontare molte volte una gara di un'ora deve a volte fare un anno di duro allenamento e tante rinuncie.
“Voglio ringraziare tutti i miei concittadini e soprattutto la piscina Casmda di Campofiorito - aggiunge Francesco -, che mi ha permesso di allenarmi al meglio. Molte cose se li vuoi non li puoi mai fare se non hai una struttura sportiva che te lo consente. A volte ci chiediamo perché al nord nascono molti più talenti del sud: semplice, perché hanno più strutture di noi e non perché siamo meno dotati di loro. Se non avessi avuto la possibilità di allenarmi nella piscina di Campofiorito mai avrei potuto fare quello che ho fatto oggi. Ringrazio il sindaco Oddo, la sua amministrazione e in, particolare, lo staff di Casmda, per l'impegno che mettono nel gestire con serietà la struttura. Spero che tutto questo sia di esempio per tutti i ragazzi ad intraprendere questo sport meraviglioso”.
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