domenica, luglio 30, 2023

IL CRITICO RITROVATO. Quel film antifascista incompreso

“Anni difficili” è un film del 1948 diretto da Luigi Zampa, tratto dalla novella di Vitaliano Brancati “Il vecchio con gli stivali”

di 
ITALO CALVINO

Nel 1949 l’autore de “Il barone rampante” recensisce “Anni difficili” Uno spietato e sottovalutato affresco sugli effetti della dittatura in provincia. 

Scomparso troppo presto dalle sale di prima visione, il film Anni difficili rispunta solo oggi in quelle di seconda. Oltre al “cinema-arte” c’è un “cinema-giornalismo”: ecco una distinzione di cui i critici cinematografici non tengono abbastanza conto. Tra un film e un altro ci può essere la differenza che ci può essere tra un poema e un articolo di giornale; eppure essere tutti e due bellissimi, allo stesso modo che la validità d’un poema non toglie nulla alla validità d’un articolo di giornale. 

Editoriale. Salari minimi e salari massimi

Luigino Bruni
Il rapporto tra paga “giusta” e patto sociale

di LUIGINO BRUNI

Il dibattito sul salario minimo tocca il cuore del patto sociale. Da quando il lavoro libero ha sostituito quello degli schiavi e dei servi, sappiamo che il “mercato del lavoro” non è sufficiente per definire il salario giusto. Il mercato, nel gioco di domanda e offerta, stabilisce un salario, ma affinché quel salario sia giusto c’è bisogno d’altro, il mercato da solo non basta, non è mai bastato per garantire la giustizia del salario e dell’economia. Perché il salario è il primo indicatore dei rapporti di potere in una data economia e società. Gli economisti classici, da Smith a Marx, non si ponevano il problema del giusto salario, perché sapevano che il salario era fissato al livello di sussistenza, quindi quello appena sufficiente a far sopravvivere la forza-lavoro. La crescita della democrazia è stata anche un lungo processo di liberazione del salario dalle gabbie della sussistenza e renderlo sempre più degno e giusto, primo strumento di libertà positiva -libertà di vivere la vita che si desidera vivere (Amartya Sen).

sabato, luglio 29, 2023

Castelbuono. Per il sindaco: «Vietato dare cibo ai randagi». Per gli animalisti è illegittimo


Cicero spiega: «I quartieri sono ormai invivibili. Cani, gatti e soprattutto volatili invadono le strade e le lasciano sporche»

Tiziana Albanese Castelbuono

Vietato sfamare cani, gatti e volatili in aree pubbliche a Castelbuono. Lo ha disposto il sindaco, Mario Cicero, con un’ordinanza contro la quale l’Oipa, l’Organizzazione internazionale protezione animali ha presentato immediatamente un’istanza di revoca in autotutela. Per chi viola l’ordinanza è prevista anche una sanzione che va da 25 a 500 euro. Il provvedimento del sindaco dispone «il divieto di somministrare alimenti di qualsiasi natura - si legge nell’ordinanza - anche sterilizzanti, in forma diretta o indiretta, a volatili, cani e gatti randagi su aree pubbliche o aperte al pubblico, centro urbano e zone limitrofe, parco

L’attentato a Paolo Borsellino fu ampiamente annunciato ma da (quasi) tutti ignorato


di Giuseppe Martorana 
Che Paolo Borsellino doveva morire in un attentato il Ros lo scrisse quattro giorni prima che un’auto bomba esplodesse in via D’Amelio. Lo scrisse in una informativa inviata per posta ordinaria alla Procura di Palermo il 16 luglio 1992, tre giorni prima del massacro. La lentezza delle Poste italiane fece arrivare quella missiva il 22 luglio, tre giorni dopo l’eccidio. Una beffa? Una tragica beffa? 
La stessa informativa dei Ros interessava l’allora pubblico ministero Antonio Di Pietro, ma al contrario di Borsellino al magistrato di mani pulite, e alla sua famiglia non venne nemmeno consentito di dormire nella propria abitazione e venne addirittura fatto partire per il Costa Rica, con un nome di copertura. Ad informare i carabinieri del Ros di un imminente attentato nei confronti dei due magistrati era stata una “fonte confidenziale”. Il generale Vincenzo Alonzi, oggi in pensione e nel luglio del ’92 comandante della sezione anticrimine del Ros di Milano, ha indicato davanti a giudici e magistrati chi fu quella “fonte confidenziale”: una prostituta. Quest’ultima viene anche citata nelle motivazioni della sentenza del processo denominato “Borsellino quater”.

Addio nonna Betta. Elisabetta Caponnetto, la tenera custode della migliore Antimafia

Antonino Caponnetto con la moglie Elisabetta

di Nando dalla Chiesa

“Vado a San Michele a Rovezzano”. Il tassista fuori da Santa Maria Novella resta attonito. Insisto: “La chiesa di San Michele a Rovezzano”. La via, replica lui, a cui non sembra vero di potermi rimproverare l’ignoranza della strada. Aspetti che controllo: via di San Michele a Rovezzano. A quel punto si arrende e cerca. “Ah, è un po’ lontana”.

La bella chiesetta periferica annuncia la sua missione mattutina già all’esterno. Alcuni vigili e carabinieri, qualche auto di servizio. Ma nessun controllo. Solo un appuntamento vagamente solenne, si intuisce, che ha richiamato nella periferia fiorentina quasi un centinaio di persone. Davanti all’altare una bara ricoperta di fiori. Accanto, in attesa di celebrare, don Luigi Ciotti con alcuni sacerdoti locali.

FORUM SANITÀ PUBBLICA. Lunedì pomeriggio assemblea degli aderenti al Forum sanità pubblica presso la Camera del Lavoro di Palermo. Iniziative e mobilitazione per la tutela del servizio sanitario nazionale


Palermo 29 luglio  2023 – Nuovo appuntamento per il Forum per la Sanità Pubblica, assemblea permanente di realtà, associazioni, sindacati, partiti, cittadini e professionisti nata per tutelare il servizio sanitario nazionale e il diritto alla salute, garantito dall’articolo 32 della Costituzione. 

   Lunedì 31 luglio, alle ore 16.30, l’assemblea del forum per la sanità pubblica si riunirà presso il salone della Camera del Lavoro Cgil Palermo, in via Meli, 5 per dare seguito alle proposte presentate  il 3 luglio scorso, al primo incontro per la costituzione ufficiale del forum, presso la Casa della Cooperazione di Sant’Erasmo. 

DALL’EROINA AL CRACK, PERCHÉ LA LEZIONE DI ROCCO CHINNICI E’ PIÙ CHE MAI ATTUALE

Nel quarantennale della strage di via Pipitone Federico, un ricordo e un ritratto attualizzati del magistrato che fu promotore del pool antimafia e degli incontri con i giovani nelle scuole

di PIERO MELATI

La Sicilia è cambiata. Ma, nello stesso tempo, in certe cose, non è cambiata affatto. Un paradosso, un ossimoro. Mentre si vince, anche si perde. Sono trascorsi quarant’anni dalla strage di via Pipitone Federico, provocata da una autobomba armata di 75 chili di tritolo, che oltre al consigliere istruttore del tribunale di Palermo costò la vita al maresciallo Mario Trapassi, all’appuntato scelto Salvatore Bortolotta, al portiere dello stabile Stefano Li Sacchi, provocando altri 17 feriti, tra cui l’allora autista del magistrato Giovanni Paparcuri, sopravvissuto per miracolo ma portando tuttora i segni dell’esplosione. Tanta fu la potenza del “botto” che il tettuccio della Fiat 126 usata per l’attentato venne ritrovato nel pozzo di luce in cima a un palazzo di via Villa Sperlinga 21, alto 26 metri e distante 12 dal luogo del massacro. A Villa Sperlinga, dunque. Una coincidenza macabra, tragica e sciasciana. 

Palazzo Adriano, un nuovo museo per celebrare Cinema Paradiso


Apre al pubblico in occasione del Paradiso Film Fest (dal 4 al 6 agosto a Palazzo Adriano - PA) il nuovo spazio espositivo, totalmente rinnovato, dedicato al film di Giuseppe Tornatore. Un omaggio alla pellicola che rese celebre il picco
lo paese incastonato sui Sicani

Palazzo Adriano (PA) - Inaugura venerdì 4 agosto alle ore 18.00, il Museo Nuovo Cinema Paradiso: proprio nella piazza resa celebre dal film di Giuseppe Tornatore, si accendono i riflettori sul nuovo spazio espositivo che apre finalmente le porte al pubblico in occasione della giornata di apertura della IV edizione del Paradiso Film Fest, un percorso sensoriale e artistico nel mondo e nei segreti del cinema e della musica, con suoni ed esibizioni live per le strade, cinema sotto le stelle e proiezioni di cortometraggi organizzato dal Comune di Palazzo Adriano in collaborazione con la Pro-loco di Palazzo Adriano, in programma fino al 6 agosto.

Corleone, muro di cinta ospedale. L’Asp fa la gara e da l’appalto, ma la foto-opportunity la fanno sindaco e giunta…

La foto-opportunity dell’appalto drll’Asp


Scrive in un comunicato stampa di ieri il comune di Corleone: “Affidati i lavori che interessano il muro perimetrale dell’Ospedale dei Bianchi. Consentiranno non solo di perimetrare il nosocomio in maniera adeguata, ma prevedono anche la realizzazione di pali in cemento armato al fine di consolidare sia via Papa Giovanni XXIII sia la struttura ospedaliera stessa. L’intervento è di particolare complessità geologica e geotecnica. Sono stati dunque necessari studi preliminari utili alla caratterizzazione dei suoli e al dimensionamento delle opere strutturali. La ditta che eseguirà i lavori è la Zedil srl e il quadro economico è circa 300.000 euro. 

Fino al 24 settembre e comunque fino al termine dei lavori, è vietato il transito veicolare e pedonale in via Papa Giovanni XXIII nel tratto compreso tra l’intersezione con via Don Giovanni Colletto e l’ingresso dell’ospedale di via Papa Giovanni XXIII. 

“Anche quest'impegno è stato mantenuto - dichiara il sindaco Nicoló Nicolosi -.

venerdì, luglio 28, 2023

REGIONE SICILIA. Sanità, saltate 241mila visite, 48 milioni per recuperare. Metà della torta va ai privati

L’assessora alla Salute Giovanna Volo Qui accanto, il governatore Schifani e il superdirigente Salvatore Iacolino (foto Mike Palazzotto)

Piano di Schifani per tagliare le liste d’attesa Maglia nera al Policlinico di Messina e all’Asp di Palermo


di Giusi Spica

Un cronoprogramma in due tappe per recuperare 39.506 ricoveri e 241.841 visite ed esami saltati in Sicilia tra il 2020 e il 2022 a causa della pandemia. A nove mesi dal suo insediamento, la giunta Schifani vara un nuovo piano per l’abbattimento delle liste d’attesa, dopo quello che nella scorsa legislatura si è rivelato un flop. Sul tappeto ci sono 48,5 milioni di euro erogati dal governo nazionale e non spesi dalle aziende sanitarie e ospedaliere. Lo fa chiamando in aiuto i privati, ai quali sarà destinata la metà dei finanziamenti. 

Padre Alex Zanotelli: “Rompiamo il silenzio sull’Africa”

Alex Zanotelli

Appello di padre Alex Zanotelli* ai giornalisti italiani: 

Non vi chiedo atti eroici, ma solo di tentare di far passare ogni giorno qualche notizia per aiutare il popolo italiano a capire i drammi che tanti popoli africani stanno vivendo

Scusatemi se mi rivolgo a voi in questa torrida estate, ma è la crescente sofferenza dei più poveri ed emarginati che mi spinge a farlo. Per questo, come missionario e giornalista, uso la penna per far sentire il loro grido, un grido che trova sempre meno spazio nei mass-media italiani, come in quelli di tutto il modo del resto. Trovo infatti la maggior parte dei nostri media, sia cartacei che televisivi, così provinciali, così superficiali, così ben integrati nel mercato globale.

Gli anniversari della politica. IL GIORNO IN CUI LA BALENA BIANCA SI INABISSÒ


Adriano Frinchi

Trent’anni fa si inabissava la Balena Bianca. Il 26 luglio del 1993 a Roma al Palazzo dei congressi dell’Eur l’ultimo segretario della Dc Mino Martinazzoli archiviava sotto gli occhi increduli e rassegnati dei 500 delegati democristiani stremati dal caldo il partito che aveva governato l’Italia dal Dopoguerra e che era stato colpito dagli scandali, dalle inchieste della magistratura e da un crollo dei consensi che appariva inarrestabile. 

La Democrazia Cristiana scompariva per lasciare il posto al Partito Popolare Italiano, restava lo scudocrociato ma con un destino inevitabilmente bonsai. Anche in Sicilia, una delle roccaforti bianche per eccellenza finiva la stagione di potere che sembrava eterna della Dc. Finiva tra scandali e arresti, per mafia e tangenti, e un fuggi fuggi generale di dirigenti ed elettori verso altri lidi politici.

Strage Chinnici, arriva Mattarella. Quell’idea di lavorare in pool che portò al maxiprocesso


Due giorni in memoria del consigliere istruttore ucciso nel 1983. Domani la deposizione delle corone e la messa

Davide Ferrara

L’intuizione del pool antimafia e la lungimiranza sulle figure di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Domani ricorrerà il 40esimo anniversario della strage che nel 1983 provocò la morte del capo dell’ufficio istruzione Rocco Chinnici. Previsti due giorni di iniziative per la commemorazione.

Oggi il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, volerà in città: il Capo dello Stato è atteso alle 10.30 nell’aula magna della Corte d’appello per il seminario Memoria è continuità: il lavoro di Rocco Chinnici, dall’ufficio distruzione di Palermo alla legislazione antimafia italiana ed europea. Un dibattito che vuole ricordare la modernità di cui è stato artefice il magistrato originario di Misilmeri, che ha dato l’impronta all’antimafia moderna aprendo un percorso mai battuto prima e che ha portato ai più recenti sviluppi anche in ambito europeo.

giovedì, luglio 27, 2023

Messaggio dell'Arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice ai palermitani: “Il volto della nostra città e della Sicilia è sfigurato dagli incendi ma, in nome del Vangelo, la nostra speranza non è finita”

Mons. Corrado Lorefice

L'Arcivescovo di Palermo: "Tutti noi sappiamo che non si tratta di un’emergenza. Quello che è accaduto in questi giorni è l’esito ultimo di decenni di decisioni, di scelte, di gesti, di omissioni ma dobbiamo rialzarci in piedi"

Carissime, Carissimi,

sento il bisogno di rivolgermi a voi in questo momento così drammatico per la nostra Isola, per la nostra Palermo. Ieri pomeriggio sono stato in mezzo a voi a S. Maria di Gesù in preda alle fiamme, mentre vegliavamo attoniti i resti carbonizzati di San Benedetto. Mentre la Città bruciava, ho ascoltato i vostri gemiti, visto il vostro pianto e condiviso il vostro smarrimento. Davanti a tutto questo ogni parola pare inutile. Il volto della Città e dell’intera Sicilia è sfigurato.

lunedì, luglio 24, 2023

Emergenza incendi, Fazzese e Pisa, Flai Cgil Palermo: “Sostegno ai tanti forestali e vigili del fuoco che rischiano la vita a queste temperature in mancanza di una riforma e di strategie per la tutela del'ambiente"


Palermo 24 luglio 2023 – Emergenza incendi nel palermitano. La Flai, nell’evidenziare che gli incendi stanno devastando pezzi importanti di territorio a   Monreale, a Piano Gallo a San Martino, conta i danni e le tante occasioni mancate per una riforma del settore che consenta di rilanciare e tutelare le attività di forestazione. 

“Di nuovo assistiamo oggi a incendi che stanno distruggendo il territorio in tutta la provincia di Palermo.  Incendi dovuti a temperature straordinarie che certo non lasciano spazi a eventuali polemiche sterili. Ma resta l'amaro in bocca – denunciano il segretario Flai Cgil Palermo Dario Fazzese ed Enza Pisa, coordinatrice dipartimento forestazione - per tutto ciò che si sarebbe potuto fare e non si è fatto, l’amaro in bocca, la tristezza e la rabbia.  Sì, la rabbia, per le tante occasioni mancate per elaborare una riforma del settore che consentisse di rilanciare le attività di forestazione in una regione che non scopre oggi di essere soggetta a temperature sempre più alte e al rischio di desertificazione”. 

Caldo record, cantieri edili oggi fermi anche a Palermo, con applicazione della cassa integrazione


Ceraulo, Fillea Cgil: “Sarebbe importante da parte del  sindaco Lagalla un’ordinanza immediata per sospendere i lavori”. 

Palermo 24 luglio 2023 – Anche i cantieri edili principali di Palermo oggi si sono fermati per l’ondata eccezionale  di caldo torrido ed è scattata per la prima volta l’applicazione della cassa integrazione prevista per i lavoratori, sollecitata da giorni dai sindacati. La Fillea Cgil Palermo stamattina all’alba ha visitato le sedi di cantiere e ha avuto un’interlocuzione con le società valutando l’opportunità di fermare i lavori e di fare scattare gli ammortizzatori sociali, per l'appesantimento delle condizioni meteorologiche. 

I rider di Glovo e di Deliveroo rifiutano la sospensione del servizio proposta dal sindacato per il caldo torrido di questi giorni. Nidil: “Preoccupati per la scelta dei lavoratori”


Palermo 24 luglio 2023 – I rider palermitani delle piattaforme digitali Glovo e Deliveroo dicono no alla sospensione del servizio, chiesta da Nidil Cgil Palermo e da far scattare per le giornate di oggi e domani, a causa delle elevate temperature.  
     

E’ la decisione emersa al termine di un confronto sindacale con i lavoratori, che non hanno voluto che il sindacato intervenisse a salvaguardia della loro salute e sicurezza. I rider in questione sono lavoratori autonomi non coperti, in caso di condizioni meteo avverse, da cassa integrazione o da altro ammortizzatore sociale. 

domenica, luglio 23, 2023

I Comitati civici “Vogliamo la strada Corleone-Partinico” e “Voglio nascere a Corleone” hanno incontrato la Città metropolitana di Palermo per i lavori sulla SP4. Avviato un confronto e comunicato un calendario di scadenze da verificare periodicamente

Un tratto della SP4 vicino Corleone che a settembre sarà asfaltato

Su richiesta dei Comitati civici “Vogliamo la strada Corleone-Partinico” e “Voglio nascere a Corleone”, nella mattinata dello scorso 19 luglio si è svolto un incontro presso la Città Metropolitana di Palermo, rappresentata dal Direttore Generale dott. Nicola Vernuccio e dal nuovo Direttore della Direzione della Viabilità ing. Dorotea Martino, per discutere le problematiche relative ai lavori non completati e alle opere di manutenzione straordinaria ancora da realizzare lungo la SP4 per permettere ai cittadini, ai lavoratori e alle imprese di percorrerla in sicurezza.

Durante l’incontro il Direttore Generale e il Direttore della Direzione della viabilità hanno esposto con chiarezza lo stato dei lavori distribuiti nei vari lotti, dando atto (come fatto rilevare dai rappresentanti dei comitati) che l’eccessiva (e a volte non necessaria) parcellizzazione in lotti ha reso necessario un accordo con l’assessorato regionale alle infrastrutture per coordinare meglio procedure e lavori. 

(ALLEGATA LA LETTERA DI IMPEGNO DEL DIRETTORE GENERALE DOTT. NICOLA VERNUCCIO) 

sabato, luglio 22, 2023

LE INTERCETTAZIONI. DELLE CHIAIE E LE STRAGI PROVE DI DEPISTAGGIO PER ARGINARE I SOSPETTI


Il leader nero in Sicilia nel 1992: la pista è in piedi da trent’anni Menicacci spiegava a Romeo che cosa dire

di Alessia Candito e Salvo Palazzolo

«Menicacci non ha avuto nessun rapporto politico con Delle Chiaie. Lo ha difeso in undici processi, ottenuto undici assoluzioni. Ma non condivideva Avanguardia nazionale, lui ha fatto Democrazia nazionale, non era di un movimento extraparlamentare» . Per sottolineare l’enfasi, chiamiamola così, con cui Stefano Menicacci dettava letteralmente la linea al suo factotum Domenico Romeo, gli investigatori che ascoltano e trascrivono le sue conversazioni devono ricorrere a punti esclamativi e maiuscole. Ma forse neanche bastano a trasmettere la vivissima preoccupazione dell’ex parlamentare missino, quando i pm tornano a indagare sulla presenza di Stefano Delle Chiaie in Sicilia negli anni delle stragi. 

“Infangare i magistrati scomodi. L’ombra neofascista su Cosa nostra


L’operazione della procura di Caltanissetta e della Dia squarcia il velo su un disegno che aveva come bersaglio gli inquirenti. Si riaffacciano antichi sospetti su convergenze fra eversione e mafia. Il ruolo di Tilgher, capo storico di Avanguardia nazionale

Fango per far inciampare i magistrati scomodi, quelli che disturbano con inchieste che ancora vogliono individuare le mani non mafiose dietro le stragi. False dichiarazioni, depistaggi, bugie per ingarbugliare le inchieste che su quelle pagine di storia della Repubblica sono in corso. I neofascisti tornano al centro dell’attenzione di inquirenti e investigatori e ancora una volta — emerge dall’inchiesta della procura di Caltanissetta diretta da Salvatore De Luca e della Dia — fanno emergere una rete che attivamente lavora per avvelenarei pozzi. I coinvolti? Al momento, solo nomi noti del giro di Avanguardia nazionale, l’organizzazione della destra eversiva fondata da Stefano Delle Chiaie, formalmente sciolta nel 1976, ma che con differenti nomi e strutture anche dopo ha continuato a operare. 

Futuri sposi: serata gratuita con visita e buffet al Leon d'Oro Corleone


Si svolgerà Venerdi 04 Agosto alle ore 18.30 il  𝙒𝙚𝙙𝙙𝙞𝙣𝙜 𝙤𝙥𝙚𝙣 𝙙𝙖𝙮 al Leon d'oro Corleone per tutte le coppie di futuri SPOSI che si vogliono sposare nel 2024, un evento totalmente 𝐠𝐫𝐚𝐭𝐮𝐢𝐭𝐨 e su 𝐩𝐫𝐞𝐧𝐨𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞
 a questo link: https://leondoro.risesoft.it/wedding-open-day

Lucia Saporito la patron di casa non che executive chef al comando della brigata di cucina del Leon d'Oro Corleone ci racconta come si svolgerà l'evento...

venerdì, luglio 21, 2023

Campobello di Licata (Ag), Silvio Benedetto e Silvia Lotti presentano la mostra didattica "ALLA MANIERA DI"


Silvio Benedetto e Silvia Lotti con "L'isola che c'è" presentano alla Saletta Minerva di Campobello di Licata (Ag) la mostra didattica "ALLA MANIERA DI", riunendo pittori affermati e nuove presenze, con un criterio paritario ed un intento comune: portare sempre avanti l'arte e la cultura in maniera autogestita. 

Le tasse e la falsa pace dei ricchi


Giuseppe Savagnone

Responsabile del sito della Pastorale della Cultura dell'Arcidiocesi di Palermo, www.tuttavia.eu. Scrittore ed Editorialista.

I nuovi ostaggi

In Italia c’è una nuova categoria di persone discriminate, perseguitate, bisognose di riscatto e di rispetto. Non sono i cinque milioni e mezzo di nostri connazionali che si trovano al di sotto del livello minimo di povertà, o quell’80% di italiani sempre più poveri che, secondo l’ultimo rapporto Oxfam, possiede solo il 31% della ricchezza, a fronte del 41% nelle mani del 5% di ricchi sempre più ricchi, e neppure i circa cinquecentomila migranti irregolari che vivono nel nostro paese ai margini della vita economica e civile. Sono, invece, i quindici milioni di italiani che non hanno pagato le tasse e che perciò «hanno un conto aperto con l’Agenzia delle Entrate».

giovedì, luglio 20, 2023

Dall’Uomo del Rame all’Uomo del Mare. Le svolte tecnologiche che hanno aperto la storia, al 3° Convegno internazionale di Ragusa


Luci sull’età del Rame: la nascita della pietra squadrata, l’avvento della città storica, la creazione delle navi assemblate, la scoperta del mare, la catena causale che spiega la nascita della scrittura. Un nuovo appuntamento per il progresso della conoscenza storica

Il convegno internazionale di studi «Dall’Uomo del Rame all’Homo faber» che si terrà a Ragusa il 27 e 28 luglio 2023 per il Laboratorio degli Annali di storia e un gruppo di atenei e centri di ricerca italiani ed esteri non è sicuramente un evento ordinario. È importante sottolinearlo perché la posta scientifica in gioco è davvero alta: quella di cercare di dare delle risposte coerenti e risolutive, mancate fino ad oggi, ad una serie di quesiti storici, riguardanti alcuni grandi fatti che persistono nell’ombra: la scoperta del mare, la nascita delle navi assemblate, la nascita della pietra squadrata, con cui furono fabbricate, ad esempio le piramidi egizie, e, argomento di grande fascino, la nascita della scrittura.

Corleone, saranno realizzati dall’impresa AICO Condorzio Stabile scarl i lavori di messa in sicurezza del costone roccioso del Poggio


Consegnati i lavori di “Messa in sicurezza del costone roccioso Cozzo del Poggio a salvaguardia del centro abitato” 1° LOTTO. Saranno realizzati dall’Impresa A.I.CO. Consorzio Stabile scarl, che ha offerto un ribasso pari al 33.1467% sull’importo a base di gara di € 753.092,34 per lavori ed € 20.260,07 per oneri di sicurezza, complessivamente € 773.352,41. 

I lavori, che hanno un quadro economico complessivo di € 1.600.000, sono stati finanziati interamente dal Dipartimento Regionale della Protezione Civile e riguardano la messa in sicurezza del costone roccioso di Contrada Poggio da eventuali distacchi di roccia. 

Rider, caldo record per le strade. Nidil e Filt chiedono alle piattaforme di salvaguardare i lavoratori e di sospendere il servizio nelle ore più assolate


Palermo 20 luglio 2023 – Temperature proibitive, asfalto incandescente. Il caldo da bollino rosso di questi giorni a Palermo rende a rischio il lavoro dei rider, tra le categorie più esposte e meno tutelate. 

Nidil Cgil Palermo e Filt Cgil Palermo lanciano l’allarme e invitano tutte le piattaforme a salvaguardare i lavoratori e anche a valutare l’opportunità di sospendere loro il servizio nelle fasce orarie più calde, tra le 13 e le 16. 

L’unica piattaforma che ha risposto ha dato delle indicazioni “irrisorie” per la tutela del lavoratore (dei locali dove poter utilizzare i bagni e delle fontane pubbliche dove poter riempire le bottiglie) senza attuare una campagna primaria su come proteggersi dal caldo.  

IL 19 LUGLIO. Meloni, un blitz senza piazza. Sulle strade sfila la città che chiede giustizia e diritti


Nel giorno di Borsellino arriva anche Schlein.  Dall’Albero Falcone il corteo della nuova antimafia: “Siamo in tanti, altro che divisivi”

di Alessia Candito

«E tu l’avresti detto mai? Bandiere rosse in via D’Amelio», dice lei, sessant’anni forse, nascosti da grandi occhiali da sole. «E non era ora?», ribatte lui, rughe profonde a scavarne il volto, mani da cantiere, maglia del sindacato. Sono sudati, stanchi, hanno fatto tutto il corteo sotto un sole impietoso e con temperature da forno acceso, per giunta a passo di trotto alla fine, quando si è capito che si rischiava di arrivare tardi al minuto di silenzio. «Ha senso stare qua, dovevamo stare qua», aggiunge lui. 

L’INTERVISTA. Don Luigi Ciotti: “Antimafia usata e abusata. Mi preoccupa questa politica senza memoria e revisionista”


di Giusi Spica

«La politica di oggi, smemorata e revisionista, vuole depotenziare gli strumenti di lotta alla criminalità organizzata, favorendo le zone grigie e la borghesia mafiosa. Serve una presa di coscienza collettiva». È un atto d’accusa durissimo quello di don Luigi Ciotti, che è arrivato a Palermo per celebrare insieme a don Cosimo Scordato la messa privata che Manfredi Borsellino, figlio del giudice ucciso, ha organizzato nella chiesa di San Giovanni Decollato. 

Che senso ha per lei questo anniversario? 
«Sono sempre venuto e continuerò a farlo. Perché abbiamo la responsabilità di trasmettere la memoria alle nuove generazioni. La violenza sparsa deve porre domande, stupore e dubbi. Per me è fondamentale l’incontro con le vittime innocenti e le loro famiglie. L’eredità morale che ci ha lasciato Paolo Borsellino si chiama impegno e responsabilità civile. E ogni cittadino deve trovare il coraggio della ricerca della verità per costruire la giustizia».

Corleone, attivo il Centro turistico riqualificato dopo un finanziamento del Gal Terre Normanne

Gli artisti che hanno esposto nel centro culturale

Lo scorso 15 luglio si è svolta l’inaugurazione dei locali, all’interno della villa comunale, oggetto di un intervento di riqualificazione per la predisposizione di tre centri per il servizio  turistico (informazione turistica , servizio culturale e servizio ricreativo).

L’intervento è stato realizzato in seguito ad un finanziamento  di circa 90.000 euro da parte del GAL “Terre Normanne”, che ha consentito di attuare un progetto presentato dalla Pro-Loco. Lo stesso progetto prevede anche la fornitura degli arredi, delle postazioni informatiche, di dieci bici, di dieci traduttori simultanei e di altri accessori per ufficio.

mercoledì, luglio 19, 2023

Meloni: “Zaki domani sarà in Italia, grazie al presidente al Sisi”


L'attivista laureatosi di recente all'università di Bologna ha ricevuto la grazia dal presidente egiziano. Tajani: 'In politica contano i fatti e ci sono stati'.
 
 

"Domani Patrick Zaki sarà in Italia e gli auguro dal profondo del cuore una vita di serenità e di successi". Così la premier Giorgia Meloni. "Patrick Zaki ha oggi ricevuto la grazia dal presidente egiziano, e voglio ringraziare per questo gesto molto importante il presidente Al Sisi.

Fin dal nostro primo incontro lo scorso novembre io non ho mai smesso di porre la questione, ho sempre riscontrato da parte sua attenzione e disponibilità. E voglio ringraziare l'Intelligence e i diplomatici, tanto italiani che egiziani, che in questi mesi non hanno mai smesso di lavorare per arrivare alla soluzione auspicata". Lo ha detto in un videomessaggio la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

martedì, luglio 18, 2023

Coordinamento 19 luglio: presentato oggi in conferenza stampa il programma del corteo e delle attività in occasione della ricorrenza della strage di via D’Amelio

L’intervento di Rosario Rappa (Cgil)

Palermo 17 luglio 2023 - Questa mattina si è tenuta la conferenza stampa del “Coordinamento 19 luglio” in via D’Amelio per illustrare le attività che le varie realtà del coordinamento hanno organizzato in occasione del corteo “Basta Stato Mafia” in memoria della strage di via D’Amelio.
 

Ed è proprio sul luogo dell’eccidio, in cui in quel terribile 19 luglio 1992 morirono Paolo Borsellino e i cinque agenti di scorta, che alcuni esponenti del Coordinamento 19 luglio si sono riuniti. Un messaggio chiaro, quello lanciato attorno all’Albero della Pace di via D’Amelio: “Non vogliamo parole retoriche ma fatti concreti. Pretendiamo verità e giustizia. E la lotta alla mafia riparte dalla questione sociale e dai diritti”. 

Salvatore Borsellino e il 19 luglio: «In via d’Amelio non vogliamo avvoltoi»

Salvatore Borsellino 

Il fratello del giudice alla presentazione delle iniziative per commemorare la strage: «Meloni sconfessi Nordio»

«Non vogliamo che ci siano avvoltoi in via D’Amelio, ipocriti che portino corone e onori fasulli». Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, il magistrato ucciso dalla mafia nonché animatore del movimento delle agende rosse, soffia sulle polemiche sulla manifestazioni che si svolgeranno a Palermo il 19 luglio, per il 31esimo anniversario della strage di via D’Amelio.

«Ho giurato – spiega Borsellino – che non avrei più permesso simboli di morte laddove c’è l’Albero della pace voluto da mia madre e dove intendo realizzare un Giardino della pace».

L’attacco al ministro Nordio

lunedì, luglio 17, 2023

Morto monsignor Bettazzi, uomo del dialogo con il Pci di Berlinguer

Mons. Luigi Bettazzi ed Enrico Berlinguer

DI ORESTE PIVETTA

Monsignor Bettazzi è morto nella notte di ieri. Aveva novantanove anni (di anni ne avrebbe compiuti cento il prossimo 26 novembre). Molti lo ricorderanno come il prete buono, progressista, democratico, il prete che stava accanto agli studenti e agli operai in lotta (lo potrebbero testimoniare quelli della Olivetti, della Lancia, del Cotonificio Vallesusa), che non temeva di discutere serenamente con i comunisti. 

Ce ne sono stati altri di preti come lui nella storia della Chiesa e molti sono stati protagonisti della storia novecentesca e della cultura del nostro paese, da Zeno Saltini a Primo Mazzolari, da padre David Maria Turoldo a Camillo De Piaz, da Leonardo Boff (stava in Brasile ma quanto peso ebbe la sua Teologia della Liberazione nell’ispirare i movimenti politici non solo ecclesiali attorno al nostro Sessantotto), a don Milani, a don Enzo Mazzi, il parroco

domenica, luglio 16, 2023

Intervista a Roberto Scarpinato: “Ci stiamo avviando verso una deriva ungherese”

Il sen. Roberto Scarpinato

Le iniziative del governo Meloni nell'ambito della giustizia compongono un quadro assai inquietante, che fa fare al nostro Paese molti passi indietro sul terreno dello Stato di diritto, secondo Roberto Scarpinato.

Senatore Roberto Scarpinato, lei oggi è parlamentare eletto come indipendente nelle fila dei 5Stelle ma in qualità di magistrato con una lunghissima esperienza nel campo delle indagini antimafia conosce molto bene il sistema giudiziario italiano. Che idea si è fatto degli interventi – fatti e programmati – del governo Meloni in questo campo?
Io credo che bisogna evitare di guardare le iniziative in campo legislativo di questo governo una alla volta, bisogna invece considerarle nel loro insieme. Se si accostano le tessere l’una all’altra, quello che viene fuori è il disegno complessivo di una maggioranza che intende approfittare

Ponte sullo Stretto, si può fare? Ecco perché no e perché c’è di peggio

Un’ipotesi di ponte sullo stretto di Messina 

Scritto da Econopoly (ilsole24ore) il 18 Agosto 2022 - Post di Marco Ponti, Bridges Research Trust onlus 

Il tormentone del ponte sullo stretto di Messina sembra infinito, e val la pena di riprendere innanzitutto alcuni fatti tecnici non notissimi, che suscitano seri dubbi sulla possibilità di costruirlo. Innanzitutto esiste un recente e articolatissimo studio del 2021 che mette in luce che esistono quattro soluzioni ingegneristiche alternative. Quella sub-alveo (cioè un tunnel scavato sotto il fondale marino), non si può fare perché il mare è molto profondo, e le pendenze necessarie sarebbero proibitive, o lo sarebbero le distanze entroterra da cui il tunnel dovrebbe partire. Poi un tunnel semisommerso ancorato al fondo con dei cavi (noto come “ponte di Archimede”): non ne è mai stato costruito uno, quindi presenta moltissime incognite tecniche di stabilità e tenuta. Il terzo è quello sospeso a campata unica di 3 chilometri di luce, con pilastri a terra di 300 metri, che si dovrebbe per forza fare lontano sia da Messina che da Reggio Calabria,

MAFIA E ANTIMAFIA. “Sul muso del coccodrillo”, Paolo Borsellino a Marsala e ad Agrigento

di NINO CUFFARO

Trentacinque anni fa, nel luglio del 1988, l’associazione Suddovest presentava nel chiostro del museo archeologico Pietro Griffo un libro curato da Peppe Arnone, con la prefazione di Alfredo Galasso, avente per oggetto la riproduzione sintetica della sentenza-ordinanza del maxiprocesso alla mafia della città dei templi, con il titolo: “Mafia, il processo di Agrigento”. 

Un processo istruito dal giudice Fabio Salamone e alle cui indagini lavorarono i magistrati della procura Roberto Saieva, Salvatore Cardinale e Rosario Livatino, coordinati dal procuratore della repubblica Elio Spallitta. Gli atti di quel processo si intrecciano spesso con quelli della sentenza-ordinanza del maxiprocesso di Palermo ed evidenziano chiaramente i rapporti organici tra la mafia agrigentina e quella palermitana, mettendo in luce il ruolo rilevante assunto, in seno alla commissione interprovinciale di cosa nostra, dagli esponenti della mafia di Agrigento.

Intervista a Piero Fassino: «Schlein si ispira ai radical Usa. Ma rassicurare la sinistra non basta»

Piero Fassino

di DANIELA PREZIOSI

Piero Fassino, oggi la premier Meloni vola in Tunisia con la commissaria Ursula von der Leyen. Chiediamo di trasformare la Tunisia in una nuova Libia, o in una nuova Turchia, chiediamo che detenga i migranti in nuovi lager?

Meloni fa propaganda: prima voleva i blocchi navali, poi ha contestato la redistribuzione dei migranti in Europa, ora propone soldi contro campi. Proposta di cui quei paesi sono i primi a diffidare. Forse la accetteranno per prendersi un po' di soldi. Ma sappiamo tutti che quei campi rischiano di diventare luoghi di ogni violenza. E si pone un problema morale che la nostra coscienza non può ignorare. Il tempo della propaganda sta finendo. Perfino Zaia, presidente leghista del Veneto, ora propone il modello di accoglienza diffusa contro i megahub. E dopo tanto tuonare contro i migranti, qualche giorno fa, quasi di nascosto, il governo ha licenziato un decreto che legalizza 500mila ingressi di cittadini stranieri perché ci sono 800mila posti di lavoro vacanti.

Biblioteca Utriana? No, grazie


di TANO SIRACUSA

In un caffè ad Agrigento. Dice un signore ad un amico: “Bisognerebbe che qualcuno, in grado di interloquire con lui, gli parlasse, gli spiegasse…”.

E tuttavia si capisce che spiegare all’interessato come la denominazione ‘Utriana’ possa apparire inopportuna non è facile. Sarebbe imbarazzante per chiunque ed è improbabile che accada. L’intervista rilasciata da Marcello Dell’Utri a Felice Cavallaro sul ‘Corriere della Sera’ non offre varchi o spiragli a futuri ripensamenti. Al contrario, sembra un annuncio meditato che aggira le verità giudiziarie e giornalistiche che lo riguardano attribuendole ai “seminatori di odio”. Esistono le interpretazioni, non i fatti, scriveva il filosofo; e più di un secolo dopo ci muoviamo in un mondo di ombre, di immagini e parole che non sono più gli ormai mitologici ’fatti’, ma appunto le loro interpretazioni.

sabato, luglio 15, 2023

Mufara, ambiente tutelato. C’è il no all’osservatorio


TIZIANA ALBANESE

Si ribadisce, ancora una volta, l’interesse della Regione alla realizzazione dell’opera, tuttavia nell’area in cui insiste il progetto dell’osservatorio astronomico, esistono vincoli di inedificabilità assoluta». È quanto si legge nella nota dell’assessorato regionale al Territorio, guidato da Elena Pagana, acquisita giovedì scorso dal Comune di Petralia Sottana, in riferimento al progetto presentato dall’Agenzia spaziale europea, in accordo con l’Asi e con la Fondazione Gal Hassin di Isnello.

Memoriale di Portella, dopo le sollecitazioni si ripulisce l’area


Leandro Salvia

Piana degli albanesi - Operai forestali a lavoro per ripulire dalle erbacce il Memoriale di Portella della Ginestra. Il caso era stato sollevato sulle pagine del nostro giornale. A renderlo noto ieri è stato il sindaco Rosario Petta: «A seguito di accordo con l’assessorato regionale Agricoltura diamo corso agli interventi di pulizia e decoro del sito storico del memoriale di Portella della Ginestra, luogo simbolo della lotta per i diritti dei lavoratori, di contrasto alla mafia ed a breve sito di interesse culturale».

A sollecitare la pulizia dell’area di circa un ettaro era stato nei giorni scorsi Francesco Petrotta, portavoce dell’associazione Portella della Ginestra, formata dai sopravvissuti e dai familiari delle vittime e dei testimoni della strage del primo maggio del 1947. In una nota dell’associazione veniva evidenziato lo stato di incuria e la presenza di rovi e sterpaglie in tutta l’area attorno al Sasso di Barbato, ritenuta sito di interesse storico e culturale.