Lunedì ore 16 alla Cgil, in via Meli, 5, presentazione del libro “Sanità pubblica addio” di Ivan Cavicchi, docente alla facoltà di Medicina a Tor Vergata e tra i massimi esperti di politiche sanitarie e diritto alla salutePalermo 7 giugno 2023 – Lunedì alle ore 16, presso il salone “G.Bosco” della Camera del Lavoro, in via Meli, 5, si presenta il libro “Sanità pubblica addio, Il cinismo delle incapacità”, il libro di Ivan Cavicchi, docente alla facoltà di Medicina dell’Università Tor Vergata, a Roma, uno dei massimi esperti di politiche sanitarie e di diritto alla salute.
Il libro analizza la situazione della rovina della sanità pubblica italiana. Un libro-denuncia in cui l’assunto di partenza è che nonostante il dettato costituzionale (art.32) sia molto chiaro in merito, nei fatti il diritto alla salute ha smesso da tempo di essere un diritto fondamentale.
Cavicchi ripercorre i passaggi dello smantellamento del sistema sanitario pubblico, sin da quando, nel 1992 (con una controriforma rispetto alla legge 833 del 1978 che aveva istituito il servizio sanitario nazionale) gli ospedali vengono trasformati in aziende sanitarie e i meccanismi gestionali pensati per subordinare il diritto alla salute a esigenze di bilancio.
Ivan Cavicchi mette a nudo gli errori e le politiche che hanno frenato la sanità pubblica e dato il via all’inarrestabile percorso di privatizzazione.
Su questi temi, lunedì, alla presentazione, introdotta da Laura Di Martino, segretaria Cgil Palermo, si confronteranno Ernesto Melluso, medico, che condurrà il dibattito, Giovanni Cammuca, segretario generale Fp Cgil Palermo, Fortunato Corrao, responsabile dipartimento politiche della sanità Cgil Palermo e Gabriella Filippazzo, medico ambulatorio popolare centro storico.
“E' un'occasione importante e siamo felici di avere con noi l'autore per confrontarci su una delle emergenze che attanaglia il nostro Paese e in particolare il Sud- diochiara la segretaria Cgil Palermo Laura Di Martino - Il Governo sta pianificando il collasso del sistema sanitario pubblico nazionale di fronte al quale non ci rassegneremo ma continueremo a mobilitarci insieme a tutti coloro che si riconoscono nei principi fondanti del servizio sanitario: universalità, uguaglianza ed equità".
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