L’intervento di Mario Ridulfo
Si è svolta ieri nella sala “Piersanti Mattarella” all’Ars il convegno per la presentazione del progetto di restauro del complesso scultoreo di “land art”, alla presenza dell’autore, l’artista Ettore De Conciliis. L’iniziativa è stata promossa dalla presidenza della Regione, dall’Ars, dagli assessorati ai Beni culturali e Attività Produttive, dal comune di Piana degli Albanesi, dalla Cgil Palermo, dall’associazione familiari Portella della Ginestra, ed illustrata dalla critica d’arte Silvia Mazza e dall’autore del Memoriale. “Questo è il primo passo - ha detto il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo - verso un progetto ambizioso: il riconoscimento del memoriale di Portella come patrimonio dell’umanità dell’Unesco”.
Pubblichiamo L’intervento integrale del segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo.
MARIO RIDULFO
“Perché Civica? perché restauro?
Uno. Senza una educazione civica, non può esistere democrazia duratura.
Due. Restauro, perché senza la cura, senza il prendersi cura della memoria, come delle cose, ogni cosa diventa inutile.
Portella della Ginestra è un luogo, è una meraviglia, che lascia spazio alla immaginazione”.
“Chiunque visiti Portella, può dare spazio alla propria immaginazione. Certo, l'immaginazione, dipende dalla sensibilità personale, cioè, dalla capacità di ciascuno di noi di guardare oltre le cose e oltre lo spazio, oltre le pietre, oltre le pietre e il tempo. Ciascuno di noi, significa, può a modo proprio, scoprire e meravigliarsi.
Magari, ognuno di noi, può trovare se stesso in questo luogo, in questo spazio senza tempo. Anzi, un luogo, in cui il tempo stesso è scandito dalla natura e dall'arte, cioè assieme dalla bellezza”.
“Il memoriale di Portella per tanti siciliani, anzi per tanti italiani - ha aggiunto Ridulfo - non è solo un'opera di impegno civile, ma è un luogo di grande spiritualità Laica. Per il sindacato poi, Portella della Ginestra, è un altare laico, "l'altare della patria" del movimento delle lavoratrici e dei lavoratori italiani. Un luogo di ispirazione unico, tra natura e uomo. Certo, è anche una forma di arte che, diciamo, è ispirata da un monumentale realismo, che interviene nella natura con la realizzazione di questa forma di arte ambientale, di Land Art, di cui il maestro dei concilis è di fatto in Italia, l'iniziatore. Ma le cui radici affondano nella notte dei tempi: da Stonehenge a nazca, ad altri luoghi della storia”.
“Noi, la CGIL di Palermo, assieme alla associazione Portella della Ginestra, abbiamo lanciato nelle scorse settimane un appello e poi una richiesta, affinché il memoriale venga dichiarato (e con esso l'intero spazio), bene culturale della Sicilia.
Secondo noi, questo provvedimento rappresenta la premessa per avviare il percorso di un progetto più ambizioso, quello cioè, di riconoscimento del memoriale quale patrimonio della umanità (Unesco). Oggi, l'appello è ai governi nazionali e regionali, al parlamento siciliano, affinché la cura e il restauro dei luoghi possa dare lunga vita ad un simbolo, non solo della lotta alla mafia, ma anche un simbolo della lotta di liberazione dei braccianti, dei contadini, dei siciliani dal sottosviluppo”.
“Salvaguardare Portella, significa allora, allo stesso tempo, custodire la memoria e consegnarla generazione, dopo generazione alle pagine più gloriose della storia siciliana. Una storia oggi di tutti certo, ma dobbiamo saperlo, fatta da una parte, cioè da coloro i quali ebbero il coraggio di lottare a mani nude contro mafiosi e padroni, spesso contrastati da uno Stato che prima nel nome del diritto (quello feudale), offendeva i diritti più elementari e poi nonostante la legge, contro il diritto (decreti gullo) e i diritti. Una storia, che si può non solo leggere, ma anche toccare, vedere, perfino sentire nel vento che leviga la pietra. Perché si!, anche le pietre parlano a Portella della Ginestra”.
“Queste pietre, questi giganti silenziosi, ci dicono che si senza libertà, non c'è futuro, ma senza giustizia sociale, non c'è libertà, non c'è pace. Dunque, Portella della Ginestra, valorizza il memoriale, l'arte, la bellezza della natura e dell'ingegno dell'uomo, come il memoriale valorizza lo spazio e la storia. A noi spetta questo tempo, quello di proteggere, prendersi cura, affinché la bellezza e la memoria siano fonte di crescita civile per tutto il popolo siciliano”.
3/5/2023
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