L’artista ligure-romagnola presenta le sue opere al Centro Celeste. Si tratta di una raccolta di disegni dove la non comune abilità tecnica nulla toglie alla creatività. Anzi, l’immaginario viene esaltato dall’uso del segno e del colore.
Su Silvia Lotti – che contemporaneamente sta esponendo a Racalmuto (Agrigento) una serie di opere dedicata a Pier Paolo Pasolini ed intitola «Epilogo» – Simonetta La Barbera scrive: “Le sue emozioni trovano anche naturale spazio nelle pagine dei suoi disegni nei quali la realtà ma anche il sogno, la gioia ma anche l’inquietudine del non conosciuto, si uniscono nei guizzanti segni intrecciati e dolcemente colorati, creati dalle sue matite. Ancora una volta Silvia ci regala, per mezzo del suo essere artista, dolcezza, solarità e l’invito a godere quanto più possibile della nostra dimensione umana”.
Non solo la mostra personale di Silvia Lotti intitolata «Di segni e oltre» offre bellissime, elaborate tecniche miste, ma consente di accedere anche alla sua attività di scrittrice essendo le opere corredate, nell’allestimento, di pagine visive contenenti le sue fiabe.
La partecipazione di Lotti (oltre che pittrice e scrittrice, anche attrice) alla Settimana delle Culture di Palermo ha dato l’opportunità al pubblico palermitano di poter assistere alla sua validissima e applaudita prestazione attoriale ne «La Visita», presentata dal “Teatro negli appartamenti”, sempre al Centro Celeste, per la regia di Silvio Benedetto, dove l’artista ha recitato, oltre allo svolgimento scenico, due monologhi da lei stessa scritti: «La stazione» ed «Euridice».
Silvia Lotti commenta in proposito: “Com’è tipico di questa forma teatrale quando i suoi allestimenti avvengono ‘extra muros’, ossia fuori dalla sua sede, l’impianto-base de «La Visita» ha trovato un suo naturale sviluppo a seguito della ‘visita’ che abbiamo fatto al Centro Celeste, struttura la cui articolazione tra ingresso, scalinata, corridoio, stanze (alcune tra loro comunicanti), compresi elementi particolari (come una conchiglia con puttino marmoreo su piedistallo, una grande finestra interna, porte divisorie a due doppie ante) ha suggerito – non poteva essere altrimenti – un itinerario ad hoc. Lì, Silvio ed io abbiamo fatto conoscenza con i suoi proprietari, Gaetano Rappo (psicologo e psicoterapeuta) ed Emanuela Davì (cantante ed architetto), coi quali ci siamo trovati da subito in sintonia e che – non poteva essere altrimenti – Silvio ha coinvolto nell’opera teatrale: eccoli infatti, sulla locandina, nel cast, insieme a Teresa La Cognata (da Licata), Sara e Giovanni Canale (da Casteldaccia) e Maria Sofia Nanfa (di Palermo). Ecco come un incontro tra un regista appassionato di ‘luoghi teatrabili’ e un centro psico-pedagogico – grazie anche all’amico Nicolò D’Alessandro (Museo del Disegno di via Mogia 8, dove è in corso una personale di Silvio) che insieme ad Aurelia ne è stato il promotore – ha dato luogo ad un evento teatrale ‘fresco’ ed emozionante per tutti (attori, collaboratori e spettatori). Tanto da spingerci ad un seguito con nuove idee progettuali.”.
La mostra «Di segni e oltre» di Silvia Lotti a Palermo presso il Centro Celeste di Piazza Verdi 31, resterà aperta sino al 31 maggio 2023.
Distampa.com, 23/5/2023
Nessun commento:
Posta un commento