L’ospedale di Corleone |
Riprende, più viva che mai, la mobilitazione a Corleone in difesa del “punto nascite” e degli altri servizi sanitari dell’Ospedale dei Bianchi. Su richiesta del Comitato “Voglio nascere a Corleone”, il sindaco Nicoló Nicolosi ha riunito ieri i primi cittadini del comprensorio, insieme ai rappresentanti dei sindacati e del comitato civico, creato per riaccendere i riflettori sulle problematiche del nosocomio e tutelare la salute di grandi e piccoli.
Al termine della riunione è stato deciso di chiedere un incontro al presidente della Commissione Salute, Servizi sociali e sanitari dell’Ars, on. Giuseppe Laccoto. Il sindaco Nicolosi formalizzerà la richiesta lunedì, chiedendo anche la partecipazione dell’assessore regionale Giovanna Volo, del dirigente generale del Dipartimento Pianificazione Strategica dell’assessorato, Salvatore Iacolino, e del commissario straordinario dell’Asp, Daniela Faraoni.
Molti i nodi da sciogliere, in primo luogo la carenza di medici (un problema che riguarda tutta Italia, non la Sicilia o la provincia di Palermo in maniera esclusiva). A soffrire di più sono alcuni reparti, come la pediatria e la cardiologia.
Dal 2020 ad oggi, l’Azienda ha bandito ben 17 concorsi per reclutare pediatri, ma la sede di Corleone è stata puntualmente rifiutata dai vincitori. Ed è assurdo che, nonostante questi insuccessi, l’Asp non abbia posto in atto meccanismi tecnico-giuridici per assegnare comunque dei pediatri al punto nascita di Corleone.
Per quanto riguarda cardiologia, nonostante siano previsti 3 medici in organico, attualmente in servizio ce n’è solamente uno a cui è stato consentito di andare in pensione 3 anni fa. E che adesso ha un contratto part-time libero-professionale dal lunedì al venerdì. Anche in questo caso, i concorsi hanno avuto esito negativo.
La situazione preoccupa non solo gli amministratori locali, ma anche e soprattutto i cittadini. Così è nato il comitato “Voglio nascere a Corleone” che, nel giro di meno di un mese, ha già raccolto 3.000 firme su tutto il territorio, arrivando anche all’Agrigentino. Tra i timori maggiori c’è quello di tante donne in gravidanza che rischiano di non poter partorire all’Ospedale dei Bianchi perché manca la figura del pediatra h24 e che, dopo essere state seguite per 9 mesi a Corleone, sono costrette a rivolgersi ad altre strutture a Palermo, facendo 60-80 chilometri con tutti i potenziali rischi, ad esempio, di un parto urgente.
“Ci facciamo portavoce di tutte le mamme - dice don Luca Leone, parroco di Corleone e tra i promotori del comitato -. Il focus è la nascita, ma la questione è più ampia. Capiamo la carenza di medici, ma la preoccupazione è grande”. “Non ci si può rassegnare all’idea che qui non si possa nascere o che non si possa raggiungere l’ospedale di Partinico perché le strade sono disastrose - fa eco il sindaco Nicolosi -, La faccenda ci sta molto a cuore e per questo chiederemo un incontro con i vertici della sanità regionale. Inoltre, la salute è uno dei capisaldi delle azioni dell’Area Interna e, in fase di progettazione, ci muoveremo sicuramente anche in tale direzione per cercare di migliorare le cose”.
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