sabato, aprile 08, 2023

Il “Ballo dei Diavoli” toma a far rinascere Prizzi tra fede cristiana e folklore pagano


IL CULMINE DELLE CELEBRAZIONI PASQUALI NELL'ANTICO BORGO È RAPPRESENTATO DALLA SIMBOLICA LOTTA TRA I DIAVOLI E LA MORTE CON GESÙ E LA MADONNA 

Dopo l’inverno arriva sempre la primavera. Una metafora che sa di rinascita e che riempie di significato anche quest’anno le celebrazioni pasquali a Prizzi, da sempre all’insegna della tradizione popolare più pura, quella che l’Associazione Turistica Pro Loco 'Hippana” di Prizzi vuole tenere viva in primis dopo lo stop dovuto alla pandemia. Da qui il senso di rinascita, di risurrezione e di rifioritura che Giuseppe Girgenti, presidente dell’associazione, attribuisce a “U Ballu di Diavuli” un evento unico che per la sua peculiarità ha da sempre attirato nell’antico borgo del profondo entroterra palermitano moltissimi turisti provenienti da ogni parte del mondo. 

Questo pezzo di folklore con pochi eguali rappresenta l’apice dei riti pasquali che prendono il via la Domenica delle Palme e si concludono increscendo il giorno di Pasqua proprio con la rappresentazione che ha come protagonisti due Diavoli e la Morte. I riti della Settimana Santa infatti, a differenza delle altre feste che scandiscono le stagioni agricole, scavano più in profondità per la loro simbologia che riassume l’intera esistenza nel drammatico conflitto tra la vita e la morte. E il “Ballo dei Diavoli’’ nello specifico si rifà alle più remote consuetudini popolari, evidenziando numerosi elementi teatrali delle tragedie greche e richiamando i più antichi ed arcaici rituali che probabilmente si svolgevano a 'Hippana” Successivamente il rito ha assunto un’interpretazione cristiana significando il trionfo del bene sul male, attraverso la vittoria di Cristo Risorto sui Diavoli, per un magico spettacolo dove fede e folklore sono intimamente fuse. Alla Domenica di Pasqua si arriva al termine di unaSettimana Santa ricca di preghiera e suggestione, con la processione del Venerdì Santo. Nel giorno delle resurrezione il paese si sveglia con tre figure incombenti che girano per le vie fin dalle prime luci dell’alba: i due Diavoli e la Morte. I primi indossano una tuta di tela di iuta di colore rosso porpora, che simboleggia il fuoco delFinferno, e un’ampia e pesante maschera di ferro di colore rosso scuro. 
Le maschere, munite di corna di montone, si caratterizzano per la strana forma che ricorda un volto taurino, per una larga bocca dalla quale fuoriescono la lingua e i denti e per due piccoli fori per occhi, tali da ridurre la visuale di chi le indossa. I due diavoli, che si differenziano solo per il colore del vello ovino che ne ricopre le spalle - uno nero e l’altro bianco - agitano in mano e sbattono sulla maschera tranci di catene, a simboleggiare la momentanealibertà del male. Solo durante 'u ballu’’ i Diavoli si moltiplicano, da due a quattro, con le due nuove figure chiamate Diavoli di appoggio ma identici ai primi, i quali hanno lo scopo di coinvolgere quanta più gente possibile per poi scomparire al momento di “u 'ncontru” La Morte indossa una tuta anch’essa di iuta ma di colore giallo, un foulard al collo e un’orrenda maschera di cuoio, che ricorda un teschio, dalla cui bocca escono denti aguzzi. 
Lo strumento che tiene in mano, che nelle fattezze simula una balestra e che così viene chiamato, viene utilizzato per dirigere le malefatte dei Diavoli e per puntare la vittima prescelta. Così abbigliati la Morte e i Diavoli scorrazzano per tutta la mattinata lungo le vie del paese e raggiungono le abitazioni degli amici per ricevere un’offerta o magari qualcosa da bere e da mangiare. Finalmente nel primo pomeriggio,a iniziare da Corso Umberto I, il corso principale, e a seguire in altri cinque tradizionali luoghi dislocati nel paese, vanno di scena gli eventi più attesi della giornata: 'li ‘ncontri' Quello che rende unici e particolari gli Incontri di Pasqua a Prizzi è il caratteristico 'Ballu di Diavuli” che precede ciascuno di essi. Lo spettacolo comincia con l’entrata in strada da parte dei Diavoli e della Morte, che attraverso precise movenze ritmiche, facendosi spazio tra la folla, mimano una danza dal tempo incalzante dettato dalla musica della banda. L’esibizione continua con il coinvolgimento prima di pochi e poi di molti degli spettatori presenti, anch'essi costretti a ballare. 
Quando la Morte con la balestra sceglie una o più vittime da condurre aH’inferno, i Diavoli si preoccupano di accompagnarli in una casa adibita per l’occasione. Qui i prescelti potranno riscattare le loro anime attraverso il pagamento di un obolo, solitamente una piccola offerta in denaro, del tutto libera, per ricevere in cambio i 'cannateddi” caratteristici dolci pasquali di pasta frolla con un uovo sodo al centro e altri gadget. 
Ad un capo della strada si trova la Madonna che indossa un lungo mantello nero, in segno di lutto, dall’altro lato c’è Gesù Risorto in compagnia di due Angeli armati di spada. Prima del momento più atteso, la Morte e i Diavoli devono compiere il rito di purificazione del peccato con il gesto del 'pigliari ‘a paci” ovvero chinarsi per tre volte rispettivamente davanti alle due statue. 
Nel momento più importante, i Diavoli e la Morte cominciano ad agitarsi freneticamente per tentare di impedire l’incontro tra Cristo Risorto e la Madonna e iniziano a correre da una statua all’altra. 
Via via la distanza tra Cristo e la Madonna si riduce fin quando si ritrovano uno di fronte l’altra, e all’intonare dell’inno di Benedizione della banda, le due statue si corrono incontro. 
Al primo inchino il manto nero della Madonna cade per lasciare il posto a quello azzurro smagliante, mentre al terzo inchino i Diavoli, rimasti in trappola, vengono uccisi dalle spade degli Angeli, mentre la Morte ormai epurata dal male può continuare a svolgere il suo libero arbitrio. Al ricongiungimento della Madre al Figlio dalla folla parte un applauso liberatorio e l'invocazione 'li ‘ncontru arriniscì” perché i movimenti di statue e personaggi, sono avvenuti in perfetta sintonia e questo sarà di buon auspicio ed augurio per il resto dell’anno. 
Va sottolineato inoltre che il mantenimento di questa tradizione non avviene solo con la forza di ripartire dopo lo stop pandemico, ma anche creando i presupposti per cui le future generazioni possano portare avanti usanze che non devono essere perdute. Per questo alla tradizione del 'Ballo dei Diavoli',’ sempre durante la mattinata, si aggiunge un’abituale esibizione di danze folldoristiche accompagnata da degustazioni di prodotti tipici locali, nel corso della quale si può assistere 'a trasuta d’i Diavulicchia n’ta chiazza' Si tratta per l’appunto di un momento creato per la prima volta dall’Associazione “Hippana” nel 2014 per rendere partecipi tutti i piccoli che non vedono l’ora di poter partecipare come principali protagonisti al Ballo dei Diavoli, e nel quale 'i bambini mettono in atto quello che poi avverrà in paese nel pomeriggio - spiega Giuseppe Girgenti -. 
È questo il nostro modo di dare ai più giovani una forma di educazione culturale tradizionale legata al luogo in cui sono nati e stanno crescendo”.  

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