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| Nelle foto: una foto di Sergio Fregoso, Silvia Lotti al lavoro, una panoramica, l’opera-totem di Silvia Lotti, Silvia Lotti e Silvio Benedetto |
Certamente l’immagine oggi ‘viaggia’ più che mai (onesta o deformata, veritiera o manipolata) per via telematica, raramente si ferma su supporti cartacei. Senza alcuna nostalgia, o forse con quella giusta che non cade nella melanconia, ricordiamo i vecchi album di famiglia con la raccolta di fotografie analogiche supportate da piccole angoliere e con i loro fogli separati da carta velina o simile, ma ciò non ci impedisce di avere attenzione per il nuovo.
Esistono fotografie che, anziché restare celate nei cassetti ricolmi di ricordi familiari di un tempo o nei meandri delle cartelle del computer, vengono invece custodite in musei a loro dedicati (pochi) oppure nelle case di collezionisti (pochi). Collezionisti di fotografie li sono Silvio Benedetto e Silvia Lotti, ecco perché alcune immagini del Levante ligure, più specificamente delle Cinque Terre (La Spezia) sono oggi visibili in Sicilia a Campobello di Licata (Agrigento).
Dialogo con la fotografia
Silvio Benedetto e Silvia Lotti hanno selezionato dalla loro collezione alcuni ingrandimenti fotografici e li hanno messi a disposizione di alcuni amici pittori componenti dell’“Isola che c’è”: per dar modo a ciascuno di scegliere con quale rapportare il proprio fare pittorico e, alla fine, di esporre il risultato del suo lavoro accostato alla rispettiva foto di riferimento. Così è nata la mostra «Dialogo con la fotografia» in atto al Minerva di Campobello di Licata. Hanno ‘dialogato’ pittoricamente Calogero Alaimo (con una foto-reportage di Tano Siracusa), Diego Alù (con un bianco e nero di Silvia Lotti), Patrizia Di Natale (con un fotogramma di scena di Silvio Benedetto), Salvina Di Natale (con uno scatto di Giovanni Rizzo durante una festa devozionale), Fabio Gammacurta (con una foto rielaborata di Diego Romeo), Angelo Monachello (con una rivisitazione digitale di Dario Rigoni di una performance), Pippo Di Giacinto (con un’istantanea di Enrique Bostelmann); oltre ed insieme agli stessi Silvio Benedetto (in dialogo con una foto analogica di Luisa Racanelli che ha fermato un momento teatrale) e Silvia Lotti (con una foto a colori di Sergio Fregoso degli anni ‘80).
Silvia Lotti, spezzina, ha voluto rivedere, ripensare, ricreare un’immagine a lei cara e densa di memorie partendo da quella di Sergio Fregoso dedicata alle donne della sua terra. Lei stessa, parlando col pubblico che visita la mostra, ha commentato: “Questa sintetica fotografia di Sergio Fregoso mi affascina in quanto testimonia qualcosa di autentico, di atavico che accomuna la sua terra, la mia terra (con qualche mio ricordo di bambina), a tanti altri luoghi d’Italia e del mondo, qualcosa che da qualche parte ancora sussiste intatto. Ci vedo un che di totemico in queste due figure. Ne è nata una mia pittura ad acrilico su un pannello in fibra di legno alto e stretto, una specie di totem appunto, e insieme una sorta di ‘albero’ il cui tronco spinge via via le generazioni più antiche verso un ‘alto’ che, qui, non è cielo ma profondità, roccia vulcanica. Un rivolo d’acqua scorre dall’una all’altra verso il basso e, insieme a una certa materia fibrosa, fa da legante al ciclo della vita.”.
Di Sergio Fregoso, accanto a questa fotografia che ha catturato l’interesse di Silvia Lotti, sono esposte diversi altri scatti dedicati a quella faticosa festa corale che è la vendemmia.
La mostra «Dialogo con la fotografia» sarà aperta sino a sabato 4 febbraio 2023 al Minerva di Campobello di Licata e da venerdì 24 febbraio si sposterà al Circolo Unione di Racalmuto sempre in provincia di Agrigento.
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